Questo dolce vi stupirà, perché tutti, quando parlano di plumcake, si apettano un dolce morbido…invece questo “plum-crok” è croccante, o meglio è un misto di croccantezza e morbidezza.
Lo zucchero di canna che metterete al fondo del vostro stampo, creerà sul vostro dolce una “pellicina” molto sottile e croccante quasi un velo.
Il “plum-crok” è una merenda graditissima e molto golosa per grandi e piccini.
Oggi vi propongo una ricetta davvero molto semplice e versatile, ma soprattutto economica e dato il periodo credo non sia poco…!
Prima di illustrarvela però vi do due suggerimenti:
Un’idea alternativa per utilizzare questa frittata al forno? Un aperitivo improvviso con gli amici…tagliatela a quadrucci e servitela anche fredda come stuzzichino rustico …. il successo è assicurato!
Volete provare a far mangiare le verdure e le uova a chi magari non ne va matto? Vi garantisco che questo è uno dei metodi migliori, se poi fate intingere nel Ketchup i pezzetti di frittata, sarà impossibile resistevi!
Si avvicina la notte del 31 ottobre, corrispondente in Italia al giorno di Ognissanti, mentre in America e Canada, alla celebre (grazie sicuramente ai numerosi telefilm americani per cui andiamo tanto pazzi) festa di Halloween. Alzi la mano chi non ha mai sentito la frase “dolcetto o scherzetto?” Oltre ad avere un certo fascino legato al mistero ed alla paura che la circonda, io personalmente la amo più che altro perchè la considero un’ottima scusa per tentare di riprodurre in cucina mostri, zucche intagliate, dita mozze, mele stregate e quant’altro possa servire ad incutere un certo timore, salvo poi avere la possibilità di gustarlo allegramente in compagnia. Sapete che la parola Halloween deriverebbe dalla contrazione della frase “all hallows eve” che contraddistingue appunto la notte di Ognissanti ? Le origini di questa festa sarebbero da individuarsi nella credenza popolare che durante la notte del 31 ottobre, coincidente tra l’altro con la fine del periodo caldo, le anime dei morti, tornassero tra i vivi per scegliere i nuovi corpi di cui impossessarsi nell’anno seguente. Ovviamente i vivi, non volendo che ciò accadesse, rendevano le loro dimore impraticabili, facendo in modo che fossero buie e inospitali. Inoltre, e quì sarebbe l’origine dei travestimenti, sceglievano dei vestiti vecchi e creavano abbigliamenti spaventosi con lo scopo di tenerli lontani.
Trovo che il Pollo sia una fonte pressoché inesauribile di ricette, si può cucinare in bianco o anche al pomodoro, alla griglia o in intingolo, al vino o all’aceto sarà comunque eccellente, sempre che la materia prima sia più che buona. Ecco io sono una sostenitrice del fatto che il Pollo non si può acquistare al supermercato, é troppo bianco e tira sempre fuori troppa acqua in cottura. Spesso i polli della grande distribuzione sono davvero pieni di antibiotici e fanno più male che bene, il pollo bisogna comprarlo ruspante oppure biologico. Per cucinare bene é necessario sempre partire da materie prime di grande qualità.
In questa stagione poi possiamo tranquillamente farci coccolare da piatti un pochino più sostanziosi ed confortevoli. Ecco secondo me questa ricetta rientra nel novero del “comfort food” tanto declamato dalla cucina inglese. Si tratta di una pietanza infatti piuttosto semplice ed anche veloce da preparare, ma dal gusto e profumo capaci di avvolgerti in una coccola senza confini, soprattutto se servita in una tipica serata autunnale, di quelle un pochino umide e piovose. Per completare il tutto potete godervi questo piatto con un buon bicchiere di Cabernet Sauvignon, asciutto ed odoroso.
TEMPO: 5 minuti + la cottura di 35 minuti| COSTO: medio-basso | DIFFICOLTA’: media | VEGETARIANA: si | PICCANTE: no | GLUTINE: no | BAMBINI: si
Come avrete notato Halloween si sta avvicinando e noi qui di Ginger sono già diversi giorni che vi proponiamo idee e spunti divertenti per preparare una cena degna delle Streghe! scherzi a parte quello che vi propongo oggi é una riso alla zucca, cucinato però al forno e profumato con dei finocchi. Insomma un classico rivisitato in chiave moderna, che sfrutta il sapore dolce e vellutato della zucca e lo accosta con la punta di menta e aspro tipica del finocchio. Inoltre la cottura al forno lascerà voi libere dal rimestare continuamente il risotto ed i sapori liberi anch’essi di fondersi al meglio. Insomma secondo me é un gran piatto, cremoso, colorato, saporito e donerà alla vostra tavola uno splendido profumo autunnale.
TEMPO:2 ore e 45 minuti|COSTO:basso|DIFFICOLTA’:bassa
VEGETARIANA:SI|PICCANTE:NO|GLUTINE:NO| BAMBINI:SI
Il freddo è ormai arrivato, e con lui arriva anche il periodo delle zuppe e delle creme, calde e fumanti che ristorano e ritemprano al rientro la sera dopo aver affrontato il freddo e, forse, la pioggia fuori casa. Oggi, trattando questo tema, vi propongo la Zuppa di ceci alla madrilena. Abbiamo già parlato in passato, di ricette come i ceci e verdure al curry, dallo stile un po’ etnico, ma la Zuppa di ceci alla madrilena è un tipo di zuppa, molto simile alla nostra zuppa di ceci, impreziosita però dall’aggiunta degli spinaci.
Per combattere il freddo, in tavola, e preparare dei piatti a base di ceci, potremmo preparare una crema di ceci o la più tradizionale pasta e ceci, ma se avete voglia di un buon brodo caldo e saporito, accompagnato da verdure e parti più sostanziose allora vi consiglio la Zuppa di ceci alla madrilena. Preso dalla foga, quasi, quasi mi scordavo di dirvi che la Zuppa di ceci alla madrilena è un ottimo piatto della cucina vegetariana.
Non so voi, ma spesso quando mi ritrovo a dover preparare un dolce per qualche ricorrenza particolare, magari per fare un regalo o semplicemente per doverlo consumare in casa, trovo qualche difficoltà sulla decorazione. Non sempre la fantasia viene in mio soccorso ed allora la presentazione lascia un po’ a desiderare, riducendosi ad una spolverata di zucchero a velo o, se sono in vena, ad una glassa di cioccolato, o palline colorate di zucchero. Certo è che con il fondente di zucchero il problema non si pone perchè da quella pasta bianca e candida, con la giusta manualità, vengono fuori delle decorazioni meravigliose.
Ecco perché spesso vado in cerca di ispirazione sul web. A volte passo interi pomeriggi ad ammirare i dolci decorati e le torte in mmf (marsh mallow fondant) o in fondente di zucchero appunto, che sembrano delle vere e proprie sculture. Alcune persone ne hanno fatto una vera e propria professione, creando cake su commissione per eventi particolari tipo lauree, battesimi, comunioni e addirittura matrimoni. Rimango sempre estasiata di fronte a queste creazioni per la cura riservata ai dettagli, ai minimi particolari. A volte sembrano quasi finte tanto sono perfette. Vi lascio una serie di foto di dolci ricette che ho trovato molto interessanti sperando che vi siano di ispirazione e la ricetta della pasta di zucchero che vi servirà qualora vi voleste cimentare nelle decorazioni.
Abbiamo già trattato Halloween, scoperto le origini e le tradizioni antiche legate a questa festa e poi ci siamo soffermati sulla preparazione dei dolci e delle decorazioni per preparare un buffet con i fiocchi. Per rendere la festa perfetta però, che sia per dei bambini, degli adolescenti o degli adulti non importa, bisogna arricchire il buffet anche con qualcosa di salato, che andrà poi decorato con macabre invenzioni e con simbologie fantastiche proprio come le torte e i pasticcini. Ma prima facciamo un salto negli Stati Uniti.
In America la festa è arrivata attraverso l’immigrazione europea e inizialmente era legata ai culti religiosi delle singole comunità. A mano a mano che passava il tempo però la festa prese brutte connotazioni, il 31 ottobre divenne la notte dell’anarchia e il vandalismo aumentò a dismisura, motivo per cui la fu annullata. Tornò in voga durante la Seconda Guerra Mondiale per poi divenire, dopo il conflitto, la tipica notte magicamente orrenda che tutti noi conosciamo. Halloween è davvero una festa adorata dai bambini, che ha preso piede proprio perchè le aziende hanno puntato su di loro dedicando alla festività tutta una serie di dolci, gadget e costumi.
Halloween. La festa di Ognissanti. Come tutti sappiamo si celebra il 31 ottobre, negli Stati Uniti e in Canada, ed è caratterizzata dalla decorazione delle zucche, “dolcetto o scehrzetto”, maschere terrificanti, festeggiamenti vari. Quello che non tutti sanno è che la festa affonda le sue origini in Europa. L’anno veniva diviso in due parti in base alla transumanza del bestiame, questo periodo andava proprio tra ottobre e novembre, gli animali venivano chiusi al caldo per permettere loro di superare l’inverno. Questo era il periodo di Halloween.
La festa si diffuse in Europa con i Celti. Questa popolazione festeggiava la fine della bella stagione facendola coincidere con il loro capodanno, proprio alla fine di ottobre. La concezione del tempo celtica, indicava che in questo periodo, che si trovava fuori dalla normale condizione spazio-temporale, il velo che separa i vivi dai morti si assottigliava, e quindi i vivi potevano accedere al regno dei morti.
Cupcakes, già il nome catapulta in un mondo di dolcezza, un regno colorato dove la fantasia prende piede e si sfoga liberamente. Un regno di gusto ma al tempo stesso un’arte: l’arte di saper conciliare la golosità e la forma. Ne abbiamo già parlato, è vero, ma le varietà e le possibili decorazioni sono talmente tante che è un peccato lasciarle passare inosservate.
Il mio intento oggi è quello di lasciarvi una ricetta base dei cupcakese mostrarvi una serie di suggerimenti visivi dai quali prendere spunto qualora vogliate cimentarvi, o semplicemente darvi la possibilità di ammirare queste piccole opere d’arte. In rete girano moltissime immagini, si parte dalle semplici glasse colorate fino ad arrivare a delle vere e proprie sculture in miniatura utilizzando il marshmallow fondant. Alle volte penso proprio che se ne avessi uno davanti non riuscire neanche ad assaggiarlo tanto sono belli, per paura di sciuparlo. Poi certo, la golosità prende il sopravvento, ed io lo sono tantissimo. Io metto la ricetta, voi metteteci la fantasia.
Qualche mese fa ho trattato con molta passione e interesse le ricette sui dolci al caffè. Ero e sono molto interessata all’argomento perchè non amando moltissimo il caffè come bevanda ma apprezzandone tantissimo il profumo e l’aroma trovo delizioso non solo il cappuccino, ma anche tutte quelle preparazioni che utilzzano il caffè, e quindi principalmente le torte che ne custodiscono l’aroma.
Questo dolce non è facilissimo da preparare, non per quanto rigurda la crema o l’impasto, ma per la meringa, una delle preparazioni più difficili in assoluto per quanto riguarda la pasticceria, visto che quando la si fa in casa non ha mai la consistenza e la delicatezza di quando la compriamo nei forni o di quando la gustiamo in pasticceria o al ristorante. Tentar non nuoce, anche fino a quando non vi verrà bene, e soprattutto in questa ricetta è fondamentale che il sapore sia buono, la meringa farà parte della torta, anche se non sarà perfetta esteticamente, poco spumosa ad esempio, si noterà meno!
Mai assaggiato un Rambutan, o uno Star-fruit? Mai osservate le forme incredibili del Durian, o i colori sensuali e cangianti di un Lychee? I frutti esotici sorprendono per la loro imprevedibilità, incuriosiscono, ed essendo spesso molto difficili da trovare sono quel genere di rarità che gustiamo con particolare piacere. Se riuscite a trovarli nelle drogherie esotiche delle vostre città (sempre più piene di prelibatezze di terre lontane) o se doveste icontrarli durante un viaggio, vi consigliamo di provarli. Sono tutti imperdibili.
1. Rambutan
Proviene dall’arcipelago malese e Sud-est asiatico
Nonostante la buccia molto pittoresca il Rambutan ha un sapore simile al lychee e molto dolce e anche questo frutto sta benissimo nel tè. Basta strizzare la polpa e dolcificare la bevanda, che deve essere servita molto fredda, e servirla in dei bicchieri trasparenti con all’interno un frutto intero.
Ebrei e Marmellata di visciole. A Roma, in Via del Portico d’Ottavia, nel cuore di quello che oggi, per convenzione,
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