Il risotto al radicchio rosso è un primo piatto saporito e gustoso, l’ideale per chi sta facendo i conti con i sensi di colpa post abbuffate natalizie. Purtroppo il pranzo di Natale si sa, è un’occasione per fare il pieno di calorie e di prelibatezze iper caloriche, per questo cominciare con un primo un po’ più leggero potrebbe essere una buona idea. Lo so che è difficile tornare alle nostre sane abitudini dopo tante pietanze prelibate e soprattutto dato che ci sono ancora cioccolattini, panettoni e frutta secca in giro per casa, ma ricordatevi che i benefici di un’alimentazione sana funzionano sin dal primo pasto, quindi forza e coraggio! Questa è la ricetta del risotto al radicchio rosso trevigiano, un piatto originario del Veneto ma che ormai spadroneggia sulle tavole di tutt’Italia con le relative varianti, come il risotto al radicchio e pancetta oppure speck. Questo è un piatto gustoso e molto colorato che si presta molto bene ad alcune varianti come ad esempio quella di mantecarlo con il gongorzola o il taleggio. Inoltre è adatto anche a chi soffre di intolleranze al glutine. Quella che vi propongo è la ricetta per preparare il risotto in pentola, se invece avete il Bimby e volete risparmiare un bel po’ di tempo e di fatica potete seguire questa ricetta. Quando preparerete il risotto ricordatevi sempre di tenere da parte qualche bella foglia di radicchio per impiattare il risotto, farete davvero un figurone!
Cucina | Veneta
Una ricetta di Natale dal Veneto, bollito di manzo al cren
Le feste, la corsa ai regali, la preparazione meticolosa e il rituale dell’albero o del presepe. Il Natale arriva così, tra tradizione, nastri, neve, dolci e panettoni. Il Natale è una festa ricca di tradizioni che restano immutate nel tempo e che vengono trasmesse di padre in figlio. I gesti, i colori, ma soprattutto i sapori, sono sempre gli stessi anno dopo anno. I menu natalizi sono sempre ricchissimi e ogni regione italiana mangia un piatto particolare. Oggi parliamo di un piatto tipico del Veneto, ma diffuso anche in Piemonte, Trentino, Friuli ed Emilia Romagna. Si tratta del bollito di manzo accompagnato dalla salsa al cren. Il cren o rafano è una radice che cresce spontanea sia in pianura che in montagna a bassa quota, dalla cerchia alpina all’Appennino Tosco-Romagnolo; a volte è presente anche più a sud, ma raramente, in Lazio e Basilicata. Meno conosciuta di altri condimenti per pietanze a base di carne, la salsa di cren è in realtà una ricetta presente da tempo nella tradizione culinaria di varie regioni italiane e rimane, per gli estimatori dei sapori forti e decisi, uno dei migliori accompagnamenti per bolliti e arrosti in genere. E’ preparata con diverse varianti a seconda delle regioni, ed è presente in particolar modo nella cucina Veneta, dove durante il pranzo di Natale si usa per accompagnare il bollito di carne. Il bollito è un secondo piatto che si ottiene lessando un pezzo di carne di manzo assieme a verdure, erbe aromatiche e spezie. Per ottenere un ottimo bollito adoperate dei tagli di carne presi dal quarto anteriore del manzo, lessate la carne in una pentola stretta e alta aggiungendo circa 3 litri di acqua per ogni kg di carne e 12-15 gr di sale; il bollito va cotto a fuoco basso per circa 3 ore.
Dalla Cucina Veneta, la ricetta del: Fegato alla Veneziana
TEMPO: 20 minuti| COSTO: basso| DIFFICOLTA’: bassa
VEGETARIANA:NO | PICCANTE:NO | GLUTINE: NO | BAMBINI: NO
Mettiamoci in viaggio e muoviamoci in lungo o in largo per il nostro stivale per raggiungere una delle mete più richieste in assoluto da tanti turisti in tutti i mesi dell’anno: il Venezia. Città del carnevale, delle calli e del rubacuori Casanova; ma anche luogo di grande cucina. La Cucina Veneta nasconde piatti da sapori decisi e genuini, tutti da riscoprire.
Il piatto che vi descriverò è una portata dal sapore un po’ difficile. Infatti, non è gradito a tutti i palati, perché il suo gusto è molto forte e sanguineo, un sapore tutto particolare ed un po’ difficile da cogliere, trattasi del fegato. Ma nella ricetta del Fegato alla Veneziana il gusto invadente del fegato viene ingentilito dalle cipolle. E adesso la ricetta del Fegato alla Veneziana.
Piatti tipici di Carnevale: gli gnocchi e la ricetta degli Gnocchi al ragù di funghi
TEMPO: 15 minuti + il tempo per preparare gli gnocchi| COSTO: medio-alto| DIFFICOLTA’: media
VEGETARIANA:SI | PICCANTE:NO | GLUTINE:SI | BAMBINI:NO
Per Carnevale le strade delle città si riempiono di gente in maschera e gli scherzi e l’allegria impazza per tutti gli angoli delle strade. Quasi ogni città ha una propria maschera tipica, Colombina è quella di Venezia, Gianduja è la maschera di Torino, Pulcinella quella di Napoli e la lista potrebbe continuare a lungo. Ma vorrei soffermarmi su una maschera molto particolare tipica del veronese: Papà Gnocco.
Questa maschera, infatti, è particolarmente legata al mondo gastronomico. La figura è quella di un personaggio cicciottello e rubicondo dalla lunga barba bianca che in mano regge una grossa forchetta che infilza uno gnocco. Gli gnocchi veronesi sono un piatto tipico del periodo carnevalesco, risalenti ad un’antica tradizione chiamata Bacanal del gnocco. Eccovi una proposta per gli gnocchi di carnevale: gli Gnocchi al ragù di funghi.
Ricette della cucina Veneta: Risi e bisi
TEMPO: 40 minuti| COSTO: basso| DIFFICOLTA’: medio-bassa
VEGETARIANA:NO | PICCANTE:NO | GLUTINE: SI | BAMBINI: SI
Oggi andiamo virtualmente in visita in Veneto, e assaggiamo uno dei piatti più conosciuto della cucina veneta: Risi e bisi, ovvero riso e piselli! Il veneto è terra di riso e di risotti, di antica tradizione nella cucina di questa regione, infatti, vi sono mille ricette per preparare i risotti. I Risi e bisi sono una delle ricette più radicate e più diffuse in tutta la regione.
Per preparare questo piatto vi consigliamo di utilizzare del riso Vialone, varietà di riso con marchio IGP, Indicazione Geografica Protetta, coltivato esclusivamente nel veneto e precisamente nell’area della Bassa Veronese. Un piatto molto semplice, ma cucinato con prodotti di alta qualità. La ricetta dei Risi e bisi.
Festa del radicchio rosso di Dosson
Festa del radicchio rosso di Dosson LUOGO: Dosson di Casier, Treviso | DATA: dal 22 al gennaio all’1 febbraio 2009|
Campania e Veneto a tavola fino al 20 dicembre
Fino al 20 dicembre 2008 Sorrento sarà protagonista di una serie di giornate gastronomiche dove i maggiori esponenti del mondo goumand internazionale si incontreranno per confrontarsi e “sfidarsi” . Saranno sul palco del Tasso per a “A teatro con i protagonisti, premio Villa Massa” e nelle sale del Vittoria per “Campania & Veneto si incontrano a tavola“.
In sala arriveranno anche 350 studenti provenienti dagli Istituti alberghieri e del turismo della Campania e della Puglia. Le Giornate Gastronomiche Sorrentine rappresentano un omaggio ai prodotti agroalimentari italiani e alle tradizioni enogastronomiche di eccellenza, uno degli appuntamenti del settore più importanti a livello nazionale. Si svolgono in un luogo, come la Costiera sorrentina, che ha raggiunto punte di eccellenza nell’arte della gastronomia, segnalate da tutte le guide.
Festa del radicchio a Treviso e Castelfranco Veneto fino al 17 dicembre
Fino al 17 dicembre 2008 continuerà la festa del Radiccchio all’interno della kermesse enogastronomica di Treviso e Castelfranco Veneto. La coltivazione iniziò nella seconda metà del secolo XVI a Dosson, località vicina a Treviso, mentre oggi la zona di produzione si estende per buona parte della provincia, anche nella zona di Quinto e Zero Branco.
Nel cuore della zona di produzione di questa speciale cicoria, riconoscibile per il suo caratteristico colore scuro e le striature bianche le due città organizzano iniziative all’aperto, mostre, degustazioni, in collaborazione con i ristoranti della zona e i produttori. Sono previste degustazioni, nella Camera di Commercio, fino al 17 dicembre, e per la giornata di chiusura il 17 la Loggia dei Trecento ospiterà il concorso per la premiazione dei migliori produttori di radicchio.
L’estasi del radicchio a: RossoTreviso 2008
ROSSOTREVISO LUOGO: Treviso | DATA: dal 12 al 21 Dicembre 2008| ORA: 10.30| PRODOTTI TIPICI: radicchio rosso di Treviso IGP
Breganze tra vino e violino, gastronomia e musica
La cantina Beato Bartolomeo organizza il 4 dicembre una serata dal titolo: “Come nasce un violino, come nasce un grande vino”, un evento che fonde la tradizione eno-gastronomica con quella artigianale, che si terrà a Breganze in provincia di Vicenza a partire dalle ore 21 con la partecipazione straordinaria del rinomato liutaio Fabio Della Costa.
La serata si aprirà con la spiegazione, passo per passo di come si arriva a produrre il vino Torcolato da parte dell’agronomo ospitante Alberto Brazzale, mentre il maestro Della Costa mostrerà le fasi di lavorazione che portano alla creazione del violino Torcolato.
24^ festa del mandorlato a Cologna Veneta
Il fantastico mandorlato di Cologna Veneta: frutto di ispiraziobni culinarie, ricette e testi letterari di notevole successo, questo alimento – che nasce nel 1840 grazie all’intuizione di Rocco Garzotto, il quale decise di amalgamere tra di loro miele, uova e mandorle – ha fatto la fortuna di un intero paese, preso d’assalto nel corso della festa del mandorato.
Pastin in Piazza: a Belluno in degustazione il 22 e il 23 novembre
La Valbelluna resta una delle località italiane maggiormente suggestive, a cavallo tra culture e mondi che intrecciano tradizioni differenti. Belluno, nota per le sue temperature glaciali che ne fanno il capoluogo italiano più freddo nel corso dell’inverno, è la città che meglio ne rappresenta e conserva le differenti influenze: celti, romani, longobardi e lo splendore economico degli anni della Repubblica di Venezia sono i momenti più emblematici della parabola ascendente di Belluno. Da due anni in testa alle classifiche stilate da Legambiente ed altre associazioni affini per sostenibilità dell’ecosistema urbano, la città nasconde importanti tradizioni culinarie che richiamano ogni anno l’attenzione di numerosi turisti.
Bigoli col Tocio, un piatto tutto Veneziano
TEMPO: 1 ora e mezza| COSTO: medio-alto| DIFFICOLTA’: media
VEGETARIANA: NO | PICCANTE: NO | GLUTINE: SI | BAMBINI: SI
Immaginativi le gondole ondeggianti sul mare della laguna di Venezia, i palazzi ed i ponti che si intrecciano per la città. In questa passeggiata immaginaria mi sembra quasi di poter sentire i profumi che fuoriescono dalle finestrelle delle cucine ed invadono le calli. Sull’onda di questa pensieri vi descrivo la ricetta di oggi: i Bigoli col Tocio
I Bigoli col Tocio, un piatto tutto veneziano. Iniziamo dalla pasta, i Bigoli, questa specie di spaghetti di pasta fresca, tipica della cucina veneta, dal diametro spesso e dall’impasto ruvido, pronto ad accogliere ed abbracciare i sughi. Passiamo poi al Tocio, la parola con cui si indica il sugo della carne, o meglio, il sugo della carne cotta in tecia, in padella. Eccovi la preparazione.