Si chiama ciauredda è un piatto tradizionale della Basilicata: è un secondo piatto ricco a base di verdure, in particolare le fave, le patate e i carciofi che vengono soffritti e poi arricchiti dalla presenza della cipolla e della pancetta.
Praticamente sono un piatto di verdure stufate dal sapore primaverile cui si aggiunge i sapore delle fave e dei carciofi.
Avete pochi ortaggi in casa? Avete voglia di un contorno saporito, gustoso, ma al tempo stesso economico? La ricetta delle patate raganate o arraganate è quello che fa per voi: si tratta di una ricetta della tradizione lucana, della Basilicata che viene servita come contorno insieme alla carne. Il nome della ricetta deriva poi dalla gratinatura delle patate e dalla presenza dell’origano.
Il piatto può anche essere servito come portata unica: è una teglia a base dilatate tagliate sottili che vengono arricchite dalla presenza del pangrattato bello croccante, di cipolle tagliate a fette, di pomodori.
Primavera, stagione di fave fresche! Da gustare crude accompagnate a del salame e del buon pecorino oppure da utilizzare per cucinare dei piatti più particolari. La ricca tradizione culinaria italiana è piena di ricette regionali a base di fave fresche. E visto che questo è il periodo perfetto per questo tipo di legumi, perché non proporre qualche buona ricetta a base di fave che provenga da una della magnifiche terre che percorrono il nostro Stivale? Buttiamoci sul piatto nazionale, la pasta, e raggiungiamo la Basilicata per scoprire la cucina lucana con i Fusilli con le fave.
Il baccalà con i peperoni cruschi è una ricetta tradizionale della Basilicata, perfetta per essere preparata al tempo della vigilia o del pranzo di Natale. Si tratta di una preparazione molto saporita caratterizzata dal il contrasto tra il croccante dei peperoni cruschi (si tratta di peperoni dolci seccati al sole, prodotto tipico lucano) ed il morbido e sapido del baccala’, ed è anche cromaticamente molto invitante, con il forte contrasto tra il rosso ed il bianco. Il baccalà è il protagonista indiscusso delle pietanze di pesce della cucina lucana. Costoso ma di facile conservazione, il baccalà rappresentava il piatto speciale per le feste o le particolari ricorrenze. I peperoni secchi invece, detti “cruschi”, sono una delle specialità della Basilicata, e sono normali peperoni rossi essiccati. I migliori si trovano nella zona di Senise dove vengono raccolti, infilati a collana con un filo di cotone doppio chiamato ’nzerta e lasciati asciugare al sole. I peperoni “cruschi” conferiscono ai piatti un sapore molto particolare, dal retrogusto amarognolo, che sorprende chi li gusta per la prima volta. Oltre che secchi questi peperoni si possono consumare freschi. Mentre, ridotti in polvere, sono utilizzati per insaporire alcuni tipi di formaggi e salumi di produzione locale. Questa ricetta è molto conosciuta, anche il Cucchiaio d’Argento la cita tra le ricette regionali. E’ semplicissima e veloce, ma gustosissima. L’unica piccola difficoltà sta nella frittura dei peperoni cruschi che devono diventare colorati e croccanti ma non devono assolutamente bruciarsi. Purtroppo però per ottenere questo risultato c’è bisogno di un pizzico di attenzione in più.
Il Natale dei lucani oggi si presenta così: tradizioni, profumi, colori, festa, corsa ai regali e tanta buona cucina. L’unica festa religiosa che per eccellenza, riesce a mantenere sempre vivi riti e modi di fare che si trasmettono di padre in figlio. Anno dopo anno i gesti sono sempre gli stessi, anche se il rito che si ripete con più forza è quello della cucina. Nella giornata di Natale si riscopre il piacere di una tavola imbandita e di riassaporare i gusti di una volta e che appartengono alla propria tradizione culinaria.La ricetta di oggi è tipica della tradizione lucana e unisce due ingredienti tipici di questa terra: gli strascinati e la lucanica. Gli strascinati sono un tipo di pasta di farina di grano duro, fatta in casa.Il nome “strascinato” deriva dal modo in cui si ottiene, letteralmente trascinando un pezzettino di pasta sotto le dita, su un piano chiamato “cavarola”. La lucanica invece, elemento di prestigio della gastronomia lucana, è una salsiccia di carne di maiale molto apprezzata anche a livello europeo, proveniente da maiali allevati allo stato semi brado ed insaccata in budello. L’unione di questi due ingredienti ci regala un primo piatto decisamente gustoso. La carne, lasciata cuocere lentamente nel nostro ragù, lo insaporisce dei suoi grassi e la nostra pasta fatta in casa sembra nascere apposta per accogliere tanta bontà.
Tra i contorni più usati in estate, ma anche nel resto dell’anno vi sono le deliziose patate! Il modo più semplice per prepararle è di farle bollite e poi condirle a proprio piacimento, dalla maionese al semplice olio con qualche fogliolina di prezzemolo.
Un insalata di patateè un ottimo piatto unico, ricco e sostanzioso che riesce a colmare anche gli stomaci delle persone più voraci. Per non parlare delle patate al cartoccio, che si rivelano un’ottima soluzione per preparare un piatto che sia di gradimento anche dei vegetariani.
Insomma le patate sono proprio le migliori alleate che un cuoco possa avere in cucina, riescono sempre a risolvere le situazioni più difficili. Aggiungiamo una nuova ricetta alla lista e prepariamoci a cucinare e Patate al diavolicchio, una piccante ricetta della cucina lucana!
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