Calamari ripieni di patate e provola con salsa ai carciofi

TEMPO: 1 ora e 15 minuti | COSTO: elevato | DIFFICOLTA’: media

VEGETARIANA: NO | PICCANTE: NO | GLUTINE: NO | BAMBINI: SI

Un’idea alternativa per un secondo a base di pesce?  I calamari ripieni di patate e provola accompagnati con salsa ai carciofi! Quanto sono buoni! L’accostamento patate e provola non mi è nuovo, infatti uso anche preparare dei mega ravioloni con lo stesso ripieno, tuttavia accostato ai calamari rende questa ricetta saporita e al contempo light.

Non è proprio una ricetta veloce, tuttavia si potrebbe fare anche a meno di preparare la salsa ai carciofi, io l’ho voluta inserire nella preparazione in quanto ci troviamo in periodi di feste e l’impreziosire un piatto con delle salse particolari fa si che queste ricette possano essere preparate sia per giornate di festa importanti e sia inserite nei menù di tutti i giorni.


Calamari ripieni con patate e provola e salsa ai carciofi

Ingredienti per 6 persone:

6 calamari puliti (15 cm circa di lunghezza) | 1kg di patate | 2 cucchiai di parmigiano grattuggiato | 200gr di provola | 1 uovo | 2-3 tuorli | 6 rametti robusti di rosmarino | sale e pepe q.b. | per la panatura:
2 uova | 200gr di pangrattato | per la salsa: 4 gambi di carciofo | 2 spicchi di aglio | olio extravergine di oliva q.b. | sale e pepe q.b.

Festa del Cioccolato a Palombara Sabina il 21 dicembre

Il 21 dicembre 2008 si terrà a Palombara Sabina (Rm) la II° edizione della Festa del Cioccolato organizzata dal Comune di Palombara Sabina e dall’Associazione Q33. La “Sabina Chocolate”, evento gratuito, si svolgerà all’interno  del Castello Savelli, dove i produttori artigianali lasceranno gustare le loro golose creazioni per l’intera giornata.

Non mancheranno momenti ludici per i più piccoli e numerose iniziative dedicate alla cioccolata, mostre, proiezione di film, corsi di degustazione professionali e la presentazione di libri. Sono previste per l’occasione anche visite guidate al Castello ed alla torre restaurata e un raduno di auto d’epoca nella piazza sottostante. Alle 10:30 ci sarà l’apertura della manifestazione. Si proseguirà alle 11 con la presentazione della mostra fotografica dedicata al cioccolato; alle 11:30 è previsto uno spettacolo per bambini e sempre in  mattinata sarà organizzato un raduno di auto d’epoca in p.zza Vittorio Veneto.

Sagra dell’olio d’oliva a Bellegra il 7 dicembre

Il 7 dicembre 2008 si svolgerà a Bellegra in piazza del Municipio la “Sagra dell´olio d´oliva”, per celebrare uno dei prodotti tipici del Paese le cui campagne sono ricche di uliveti ed in particolare della classica tipologia di olive denominate “Rosciole” che garantiscono la produzione di un olio extravergine d´oliva puro, incontaminato e gustoso.

Nella città dei Panorami così denominata perchè posta a 815 metri d´altezza tra la Valle del Sacco e la Valle dell´Aniene in provincia di Roma, sarà possibile ammirare una delle viste più stupende ed incantevoli “. La manifestazione avrà inizio a partire dalle ore 10 con l´inaugurazione del Mercatino di Artigianato e Prodotti Tipici a cui parteciperanno gli artigiani del posto e proseguirà con l´apertura di numerosi stand gastronomici nei quali sarà possibile degustare le bruschette con l´olio extravergine d´oliva e pranzare con spaghetti con aglio, olio e peperoncino e vino locale. Sarà anche possibile degustare i classici dolci di Bellegra fatti a mano secondo le ricette tradizionali e caldarroste con vin brulè.

Tortelloni della vigilia, giorno di magro per eccellenza!

TEMPO: 1h e 30′ per la preparazione e 50′ cottura | COSTO: medio| DIFFICOLTA’: elevata

VEGETARIANA: SI | PICCANTE: NO | GLUTINE: SI | BAMBINI: SI

E’ tradizione, nella mia famiglia, preparare per il cenone della vigilia, il 24 dicembre, dei tortelloni di magro. Cucinare piatti di magro significa non utilizzare carne ma non sempre questa tradizione viene rispettata. L’astinenza dalle carni o giorno di magro è un precetto generale della Chiesa Cattolica che impone di non mangiare carne il venerdì e gli altri giorni prescritti.

I tortelloni sono un eccellente piatto che potete preparare anche altri giorni della settimana. Un consiglio: potete preparare i tortelloni con mezza giornata di anticipo, lasciandoli stesi su un ripiano fra due teli. Sono ottimi anche conditi con solo burro e formaggio. Per accelerare la preparazione della sfoglia, potete usare, con ottimi risultati, la macchinetta per la pasta.


Tortelloni della vigilia

Ingredienti per 4/6 persone:

300gr di farina bianca | 4 uova | 400gr di ricotta romana freschissima | 500gr di pomodori pelati in scatola | 100gr di formaggio grana grattugiato | 70gr di burro | 2 cucchiai di olio d’oliva | 50gr di prezzemolo tritato finemente | 1 cipolla di media grossezza affettata | 1 spicchio d’aglio | 5 foglie di basilico | un pizzico di zucchero | un pizzico di noce moscata | sale e pepe

Contorno per la vigilia di Natale: i Carciofi farciti

TEMPO: 40 minuti | COSTO: basso | DIFFICOLTA’: bassa

VEGETARIANA: NO | PICCANTE: NO | GLUTINE: NO | BAMBINI: SI

La vigilia di natale è tradizione preparare il cenone, rigorosamente di magro come usiamo dire noi a Roma. In particolar modo è gettonatissimo il pesce con contorni che, detto tra noi, di magro hanno poco e niente. A dimostrazione di ciò lo è la ricetta che vi presento quest’oggi: i carciofi farciti. I carciofi sono una di quelle verdure molto diffuse a nord di Roma, vuoi perché è diffusa la coltivazione del famoso carciofo romanesco ma anche perché sono delle verdure di stagione. A questo proposito impazzano sia nella vigilia di Natale che durante i pranzi del 25 carciofi cucinati in vari modi: dai classici carciofi fritti, ai carciofi alla giudia (o per meglio dire fritti alla maniera giudaico – romanesco) ai carciofi farciti in vari modi. Preparateli come ve li suggerisco io, sono davvero eccezionali.


Carciofi farciti

Ingredienti per 4 persone:

8 Carciofi interi | un limone | 50gr di burro | 100gr di salsiccia | 2 cucchiai di pane grattato | 2 cucchiai di grana grattugiato | 50gr di olive verdi | un ciuffo di prezzemolo | un uovo |2 o 3 cucchiai di olio | uno spicchio di aglio | sale e pepe

Ricette di natale: spezzatino con marroni

TEMPO: 1 ora e 30 minuti | COSTO: medio | DIFFICOLTA’: media

VEGETARIANA: NO | PICCANTE: NO | GLUTINE: NO | BAMBINI: SI

In un menù tradizionale il secondo piatto fa da padrone. Per questo è bene prepararlo con cura, scegliendo la ricetta giusta per ogni occasione. Ma attenzione: un ricco secondo a base di carne richiede anche un contorno adeguato. In questi giorni non mancheremo di fornirvi idee e soluzioni originali per le festività natalizie. Lo spezzatino con i marroni rappresenta di certo un secondo importante che potrete realizzare anche in una domenica e non necessariamente durante le feste.

Come alcuni sapranno seguendoci da un po’ sono di Roma e dalle mie parti c’è stata sempre l’usanza di farcire cacciagione e pollame con le castagne. Lo spezzatico con i marroni poi, a parere mio, è sicuramente un modo alternativo per cucinare lo spezzatino di maiale.

 Ricordo a quanti non lo rammentassero la differenza tra le castagne e i marroni (perché ovviamente non sono la stessa cosa!): le prime sono piu’ piccole, con un lato schiacciato e l’altro leggermente bombato e la buccia marrone scuro. Un riccio ne puo’ contenere anche tre. I marroni, invece sono piu’ grossi e ogni riccio ne contiene uno solo. E’ comunque sottinteso che per la preparazione di questa ricetta se anche non trovate i marroni , si può fare anche con le castagne.

Gnocchi al vino bianco

TEMPO: 15 minuti | COSTO: basso | DIFFICOLTA’: bassa

VEGETARIANA: SI | PICCANTE: NO | GLUTINE: SI | BAMBINI: NO

Un modo diverso per preparare gli gnocchi? Al vino bianco. La ricetta degli gnocchi al vino bianco l’ho trovata su una rivista nella sezione menù rapidi, l’ho vista e sono andata subito a provarli; risultato: eccellente. Solo 15 minuti di tempo per la preparazione e il sapore è davvero gustoso. Magari poco adatto ai bambini ma, per loro, molte sono le ricette che consigliamo quasi quotidianamente.


Gnocchi al vino bianco

Ingredienti per 4 persone:

farina g 150 |pangrattato g 100 | parmigiano grattugiato g 50 |burro g 20 |un uovo |un tuorlo |vino bianco secco dl 0,5 |2 spicchi d’aglio | 6 foglie di salvia|cannella in polvere | sale e pepe

Fiori di zucca ripieni

TEMPO: 1 ora | COSTO: medio | DIFFICOLTA’: media

VEGETARIANA: SI | PICCANTE: NO | GLUTINE: SI | BAMBINI: SI

Sono sempre stata abituata a degustare i fiori di zucca ripieni con la mozzarella, il prosciutto cotto ed un pezzetto di alice! Ottime direte voi, e io concordo pienamente, tuttavia nel caso vogliate fare dei fiori di zucca ripieni un po’ diversi dal solito vi consiglio di seguire la ricetta che sto per darvi! A base di verdure, un impasto reso morbido dalle patate, questi fiori di zucca ripieni faranno un successone!


Fiori di zucca ripieni

Ingredienti per 4 persone:

100 gr di zucchine|100 gr di fagiolini verdi|150 gr dì patate farinose|sale|pepe|1 ciuffetto di basilico |1 cucchiaio di origano fresco|2 spicchi d’aglio|50 gr di Parmigiano|1 uovo|5 cucchiai di olio di oliva |24 fiori di zucca

Tagliatelle funghi e melanzane

TEMPO: 30 minuti | COSTO: medio | DIFFICOLTA’: media

VEGETARIANA: SI | PICCANTE: SI | GLUTINE: SI | BAMBINI: SI


L’autunno ha il sapore dei funghi. Le tagliatelle con funghi e melanzane sono un piatto che di solito preparo la domenica, elaborato ma che piace a tutti. Quando arrivano le giornate un po’ più tristi, mi piace ritrovarmi in cucina a creare manicaretti gustosi da offrire poi ai miei cari. Esistono moltissime varietà di funghi di bosco, dal prezzo molto più elevato: i più noti sono i porcini, gli ovoli, le spungole, le russole, i finferli, i gallinacci. Quelli invece più abbordabili ed ugualmente buoni sono il Prataiolo o Champignon, il Plerotus Ostreatus , l’Agaricus e il Pioppino. ma ora bando alle ciance e andiamo a preparare queste gustose tagliatelle!

Tagliatelle funghi e melanzane (ingredienti per 4 persone)

350gr di tagliatelle
150gr di funghi di bosco
1/2 melanzana
3 spicchi d’aglio
un ciuffetto di prezzemolo
olio extravergine d’oliva
peperoncino rosso
sale

Cicoria in padella, il sapore della cucina povera

Un’erba di cui prima si faceva un largo uso nella cucina Italiana, dalla cucina Laziale a quella Meridionale, e di cui ora si è persa un po’ la consuetudini di adoperala è la Cicoria. Un tempo era tanto comune usare la cicoria, soprattutto tra le famiglie meno facoltose, poiché questo tipo d’erba, che cresce spontaneamente in terreni asciutti ed incolti ed è facilmente riconoscibile, poteva essere raccolta direttamente nei campi.

Con gli anni di benessere che ci sono stati, la pratica di raccogliere la cicoria nei campi si è persa, e visto che prima era simbolo di povertà, per apparenza è stata allontanata dalle tavole.
Ma per noi le apparenze non contano e ci fa piacere dare più importanza al sapore delle cose.
Il caratteristico sapore rustico e amarognolo della cicoria la rende particolarmente adatta per accompagnare pietanze grasse o dai sapori delicati.

Pajata di vitello arrosto

Dopo i mitici rigatoni con la pajata, vi presentiamo un’altra ricetta appartenente alla cucina romana, la pajata di vitello arrosto. Scrive Livio Jannattoni nella sua opera “La cucina romana e del Lazio“: la Pagliata (pajata in romanesco) rientra nelle componenti di quel “quinto quarto” del bovino (frattaglie, testa, coda), sulle quali si applicò un tempo “la cucina povera“, fino ad elaborare e realizzare piatti eccellenti, che costituiscono tuttora un vanto della romana gastronomia.

 Qualcosa di veramente straordinario, quell’umile punto di partenza e il corrispettivo traguardo, rusticamente trionfale. Tanto da far festa increduli ancora oggi. “Pagliata” (o pajata), si legge ad esempio ne La mia cucina. Grande enciclopedia illustrata, una pubblicazione di sicuro pregio e di ampie dimensioni. “Uno dei più sconcertanti piatti della cucina regionale italiana, in questo caso della romanesca. Si tratta dell’intestino di vitello, contenente ancora il chimo.

 La pagliata, che spesso viene preparata dal macellaio, si presenta sotto forma di anelli di budello, legati con il filo, e contenente una crema biancastra, leggermente granulosa. Per chi non è nato a Trastevere o nei Borghi”, si trova costretto ad affermare ancora quel compilatore, “accettare questo cibo, anche se saporito e delicato, costa un certo sforzo: ma una volta superati i pregiudizi, lo si apprezza”.

Rigatoni con la pajata: origini e storia di questo piatto millenario

Continuando il nostro viaggio attraverso le delizie dell’antica cucina romana, oggi parleremo dei famosissimi rigatoni con la pajata. Fin dall’antichità la dieta romana fu improntata dal consumo di prodotti locali, di estrazione contadina. Dal III secolo a.C. circa sulle tavole dei ricchi appaiono sempre di più cibi complessi e raffinati che avevano bisogno di una lunga lavorazione effettuata di solito da veri e propri cuochi pagati o da schiavi ben istruiti per questo. Con il passare dei secoli, la cucina in epoca imperiale divenne sempre più complessa, e spesso gli stessi invitati si scandalizzavano per le ricette bizzarre, delle quali abbiamo un esempio nel Satyricon di Petronio.

 Di quest’epoca tra tutte le ricette la più famosa è il garum, una salsa di pesce prodotta con la sovrapposizione in un’anfora di vari tipi di pesce alternati con erbe aromatiche. La Pajata è senza dubbio il piatto più rappresentativo della cucina tradizionale romana e, in particolare, di Testaccio. La ricetta originale usa come ingrediente fondamentale il vitello, ma a causa dei divieti per la mucca pazza, attualmente si utilizza l’intestino d’agnello.

 I rigatoni con la pajata nascono come pietanza apprezzata dagli scortichini, i lavoranti dell’antico Mattatoio di Testaccio che, a fine giornata, ricevevano assieme ad una misera paga, il cosiddetto quinto quarto ovvero gli scarti delle carni macellate (interiora, zampe e lingua). Con i loro sacchetti di carne, gli scortichini si recavano nelle vicine osterie della zona e chiedevano che gli scarti degli animali venissero utilizzati per preparare piatti sostanziosi per sfamare le famiglie. Nacque così la pajata, piatto della tradizione popolare romana oggi apprezzato da gourmet e turisti che continuano a lasciarsi affascinare dai sapori decisi della nostra città. Sapori che devono continuare ad esser tramandati, per non rischiare di perdere il contatto con le nostre radici.

Rigatoni con la pajata (ingredienti per 4 persone)

800gr di intestino di manzo
200gr di rigatoni
50gr di pancetta
cipolla
sedano
prezzemolo
aglio
salsa di pomodoro
un bicchiere di vino bianco secco
qualche chiodo di garofano
aceto
pecorino grattugiato
una piccola aggiunta di sale (non troppo, la pajata è molto saporita)
pepe
olio extra vergine di oliva