Challah French Toast

La Challah (pronuncialo challà) è un pane tradizionale ebraico che assomiglia parecchio ad una grande brioche. A base di uova farina e zucchero, la Challah viene eseguita con olio invece che burro per rispettare la tradizione ebraica di non usare latticini nel pane (per permettere associazione anche con alimenti a base di carne, secondo le regole della kasherut), e questa particolarità la distingue dalla brioche classica.

Questo pane tradizionale intrecciato fa parte della cerimonia dell’inizio dello Shabbat, in cui rendendo grazie a Dio viene suddiviso tra i membri della famiglia seduti intorno al tavolo. Noi compriamo la Challah nelle piccole pasticcerie ebraiche ogni venerdì e lo mangiamo con piacere in vari modi: tostato con burro e marmellata, spalmato di Ma la colazione migliore del fine settimana rimane il French Toast fatto con la Challah. Cos’è il French Toast? Beh, ancora una vecchia ricetta popolare francese “nobilitata” e riproposta nel Nuovo Mondo. In Francia si chiamava “Pain Perdu” (pane perso) ed era una classica ricetta per riutilizzare il pane raffermo. Decisamente una ricetta ‘povera’ ma molto gustosa! Quindi ecco la ricetta.

Grigliata d’agnello all’aceto balsamico e rosmarino

Arriva il sole e presto comincerà la stagione delle grigliate all’aperto. Il barbecue in america del nord è il perfetto status simbol del benessere della classe media.
Con l’inizio dell’estate, la cucina si trasferisce in giardino o sulla terrazza e gli utensili passano inesorabolmente tra le mani del Re del Barbecue…. l’uomo di famiglia! Maneggiare il fuoco, si sa, non è roba da poco e dalla semplice bistecca alle grigliate più sofisticate, i nostri mariti, che mai oserebbero prendere il nostro posto in cucina, si cimentano in tornei sempre più spettacolari sotto i nostri occhi meravigliati…

Eh si! L’estate è proprio una bella stagione per noi donne … che bello chiaccherare tra di noi con un bicchiere di punch in mano mentre i nostri uomini si danno da fare intorno al fuoco !
La ricetta che vi offro oggi abbina l’agro e dolciastro dell’aceto balsamico alla carne di agnello, rivelandone il sapore particolare che la distingue. Viene servita questa bellissima grigliata con dei coloratissimi peperoni, zucchini e melanzane tagliati a listarelle e pennellati di olio di oliva e aglio tritato, grigliati sulla stessa brace. Apprezzatissime intorno a queste cotolettine sono pure le patatine tagliate a cubetti piccoli e rosolate all’olio d’oliva con aglio e rosmarino, da fare in padella o direttamente nella carta stagnola sulla brace (attenti ci vuole più tempo per le patate!)

La Caïpirinha, esperienza brasiliana

La Caïpirinha (pronuncialo ‘caipirigna’) è diventata un cocktail mondialmente conosciuto, a base di Cachaça, un’acquavite locale, zucchero di canna, limoncini verdi e ghiaccio.

Ma lasciatemi raccontarvi la mia esperienza su questa bevanda leggendaria non solo in Brasile. Eravamo appena arrivati a Bahia, le dieci del mattino, avevamo un incontro con i nostri clienti nel Hall dell’albergo e mi preparavo mentalmente per un buon caffè brasiliano. Il pensiero di un ‘vero’ caffè forte e vellutato accarezzava la mia mente da quando eravamo scesi dall’aereo e non vedevo l’ora di assaporarne l’aroma. La Hall dell’albergo sembrava una foresta tropicale, con le poltroncine e tavolini disseminati sotto piante altissime, come in un giardino pieno di sole: per noi che arrivavamo dall’inverno canadese, era come entrare in Paradiso. Eccoli, i nostri clienti ! Sorrisi, abbracci, accoglienza festiva…e primo giro di Caïpirinha! Li per li non ti rendi conto di quello che stai bevendo; è una bibita fresca, dolciastra, ghiacciata, che ti mette in allegria dal primo sorso.

E poi mentre tu ne bevi uno, loro ne hanno già presi due, quindi, ti dici, non puo’ essere cosi forte; ti rilassi e ti concentri sull’incontro. Dopo poco più di un’ora e 3 giri (per noi – 6 per loro) di Caïpirinha, non sembra neanche più una riunione di lavoro: ormai sappiamo tutto dei nostri figli, delle nostre famiglie, di dove ci piace andare in vacanza, i nostri cibi preferiti… e, ovviamente, si comincia subito a pensare al pranzo. Ma prima del pranzo, si sa, ci vuole l’Aperitivo!

“Popcorn” Cajun, dalla Louisiana a ritmo di blues

Cajun, cucina esotica al ritmo di blues, direttamente dalla Louisiana, profondo Sud degli Stati Uniti. Lo stato della Louisiana è un vero miscuglio multi-etnico, di creatività e arte, e l’arte culinaria di questo popolo non poteva essere da meno.

Come gli abitanti della Louisiana, così anche la cucina, si divide in Creola, quella tipica della popolazione locale di New Orleans incrocio di Indiani d’america, spagnoli, francesi e africani, ed in Cajun, di tradizione franco canadese.

I piatti di questa terra sono coloratissimi, come le chiassose feste di strada sulle note delle bande che suonano dal vivo, e mescolano un incredibile numero di ingredienti e sapori, proprio come le origini del suo popolo.

Torte nuziali, ecco le migliori del mondo. Galleria fotografica / Parte Prima

Il nostro articolo sulle torte nuziali ha avuto un grande successo. Questo significa, immagino, che tantissime “sposine in divenire” si dilettano a cercare in giro per il web la torta di nozze perfetta per il loro giorno più importante.

Cimentarsi in questa impresa non è una cosa per comuni mortali, (se voleste comunque provarci guardate qui) considerando che spesso queste torte sono dei veri e propri capolavori di alta pasticceria. Per questo siamo sicuri che siano tantissimi gli utenti (e non c’è distinzione tra uomini e donne, per le cose belle) che apprezzeranno questa carrellata di dolci da sogno.

In questo articolo di Ginger, ci proponiamo di raccogliere una serie di immagini e di link dei migliori pasticcieri di tutto il mondo, che hanno trasformato il compito di realizzare belle torte nuziali in manufatti incredibili, che non sfigurerebbero in un museo. Queste torte sfidano la legge di gravità, e hanno combinazioni di colori che costringono gli artisti a lavorare come alchimisti con coloranti ed essenze. La maggior parte di questi sono inglesi o americani, perchè nella tradizione anglosassone, più che da noi, c’è il mito dell’originalità della torta da “sfoggiare” a tutti i costi il giorno del matrimonio. In questi ultimi anni le creazioni multipiano, o i dolci “a tema”, si stanno diffondendo anche da noi. Basta frequentare qualche fiera del settore. Ma l’impeccabilità raggiunta da quelle che vi mostriamo, difficilmente scade nel kitch, come troppo spesso dalle nostre parti capita.

Potrete ispirarvi a queste fotografie, facendo impazzire il cuoco del vostro catering (date uno sguardo ai commenti più in basso, c’ è chi l’ha fatto), oppure potreste provare addirittura ordinarle se avete un portafoglio ben fornito (ma in fatto di spese per il matrimonio, si sa, si fanno follie) per farvele recapitare a casa. Questo tipo di torte, o per lo meno la maggior parte, sono realizzate con un semplice pan di spagna aromatizzato e una glassa di zucchero colorata e modellata, tenuta in piedi da armature più o meno complicate, a seconda del caso.

Completano questa galleria, le immagini di piccole figurine degli sposi da mettere sopra la torta, che spiccano per originalità. Potete tilizzare questa variante più economica, ma sicuramente d’effetto, per rendere indimenticabile anche la torta nuziale più semplice.

Cucinare con gli avanzi: fajitas di pollo marinato

Quante volte al termine di un pranzo domenicale in famiglia o di una cena tra amici ci siamo ritrovati del pollo, del manzo o del vitello avanzato? Sapete che è possibile riciclarli senza che nessuno se ne accorga e per di più ricevendo molti complimenti? Provate preparando delle ottime fajitas di pollo marinato (al posto del pollo ovviamente mettete la carne che avete). Piatto forte della cucina messicana sono le gustosissime tortillas cucinate in vari modi. Quando le tortillas sono ripiene di carne già cotta e condite con la salsa al guacamole prendono il nome di fajitas e sono davvero buone!
Seguite la ricetta che vi presentiamo e poi fateci sapere

Fajitas di pollo marinato (ingredienti per 4 persone)

  • 4 petti di pollo
  • 12 tortillas di farina
  • 4 grosse cipolle bianche
  • 1 peperone verde
  • 1 cucchiaino di salsa di soia
  • 1 cucchiaino di salsa Worcestershire
  • 1 cucchiaio di olio d’oliva
  • 200gr di panna fresca
  • 4 cucchiai di pomodori a dadini
  • 100gr di emmental a scaglie
  • sale e pepe

Casey’s Jr. I migliori Hot Dog di Disneyland

Il nome Disney sembra essere curiosamente legato a quello di Casey.
Casey Jr. train ride è il trenino del lungometraggio animato Dumbo, l’elefante volante. Ed è una delle attrazioni più vecchie dei parchi Disney. Il primo esemplare di trenino elettrico vide la luce addirittura nel 1955 nel primo parco a tema Disneyland ad Anaheim in California. L’attrazione attraverso gli anni è passata negli altri parchi come quello di DisneyWorld in Florida, di Tokio Disneyland, in Giappone, fino ad arrivare al più recente Hong Kong Disneyland. Originariamente era un trenino su rotaia, reso celebre dal buffo faccione animato del treno, dall’espressione sorridente, molto amato dai bambini. Era apparso nelle sale con Dumbo nel 1941 e più recentemente compare in Bug’s Life.

Nell’evoluzione avuta nei parchi Disney, come Disneyland Paris, l’attrazione di Casey’s si chiama Le Petit Train du Cirque e si trova nella parte Nord Est di Fantasyland, in una zona quasi nascosta, dietro la ferrovia del Disneyland Railroad.

Ma c’è anche un’altra attrazione con questo nome, dentro Disneyland Parigi. Non è un trenino ma un ristorante, situato all’angolo occidentale della Main Street, con vista sul castello incantato. Si chiama appunto Casey’s Corner. E’ un ristorante a tema, dedicato ad un eroe del baseball (la cui statua la trovate accanto alla porta d’entrata) ed è pieno di memorabilia sui leggendari campioni di questo sport. Lo stile è quello dei chioschi dei primi del 900′ che si affacciavano sui parchi dei bambini, ed in effetti, a Disneyland l’amosfera è davvero perfetta.

Almond Cake, la torta di mandorle all’americana

Il mandorlo è una pianta originaria dell’Asia, ma il merito di averla piantata e diffusa nel territorio italiano va tutto attribuito ai Romani, che da veri buongustai, apprezzavano il seme di questa pianta, dalla forma allungata e di color avorio, la mandorla.

Chissa però quanti bocconi amari avranno dovuto mandar giù prima di diffondere l’albero di mandorle, infatti, la mandorla dolce, quella che usiamo abitualmente in cucina, ha una sorella, la mandorla amara, che viene usata prevalentemente in farmacia o per la produzione di profumi.

La mandorla oggi è un ingrediente insostituibile della pasticceria mediterranea, la pasta di mandorle, ad esempio, è un elemento che viene usato nella pasticceria francese e tedesca, come in quella siciliana.

Cupcakes, dolcezza in miniatura

cupcakes cioccolato

Si chiamano cupcakes e sono mini-torte monoporzione morbidissime. E’ questo l’ultimo trend in tema di dolci, ed arriva dritto dritto dagli Stati Uniti. Celebri anche in Inghilterra le cupcakes sostituiscono i pasticcini o le torte nell’accompagnare il , ma sono ricercatissime anche per le feste di compleanno dei bambini e per le celebrazioni come i matrimoni.

cupcakes compleanno

Queste piccole torte che assomigliano a dei muffins farciti, prendono il nome dalla loro “taglia”: sono grandi come una tazza da tè. Grazie al loro essere mignon possono rappresentare bene un dolce strappo alla dieta. Utilizzate alle feste al posto della classica torta di compleanno possono soddisfare i gusti di tutti gli invitati (ognuna ad un gusto diverso!) ed essere un’idea simpatica ed alternativa per spengere le candeline: pochi giorni fa una mia amica ha festeggiato i 18 anni e al posto della torta le è stato portato un lunghissimo vassoia che conteneva 18 cupcakes, ognuna con una candelina.

Il punto forte delle cupcakes però non è la dolcezza, ma la decorazione: al pari dei bento di cui abbiamo parlato pochi giorni fa, queste minitorte possono trasformarsi in vere e proprie opere d’arte. Per quanto riguarda le ricette per prepararle vi basterà ridimensionare le dosi di una classica torta e poi usare la vostra fantasia per decorarla. Noi di Ginger vi forniremo una ricetta classica, una cupckes alla vaniglia e vi spiegheremo come decorarla semplicemente, il resto però sta a voi!

Le tortillas messicane: fajitas, tacos, burritos, empanadas e enchiladas

tortillas
Le tortillas, sfoglie di mais o frumento utilizzate per accompagnare altri cibi, possono essere definite a tutto diritto il simbolo della cucina messicana. Esistono molti tipi di tortillas e cambiano nome a seconda di come vengono farcite, piegate e cotte.
  • Burritos: sono preparate con la farina di frumento e sono farcite con pesce, carne o riso. Sono a forma di fagottino, con i bordi che vengono chiusi con gli stuzzicadenti.
  • Empanadas: possono essere di frumento e mais e sono diffuse soprattutto in Sud America. Sono a forma di mezzaluna e possono essere farcite anche con la frutta e servite come dessert
  • Enchiladas: assomigliano ai nostri cannelloni e vengono cotte in forno
  • Fajitas: vengono servite come semplici tortillas, senza alcuna farcitura. Con un po’ di pollo e insalata vicino
  • Tacos: tortillas di mais farcite e piegate a metà

Pizza hawaiana: delizia agrodolce o insulto dei sapori?

piza hawaiana
No, non fatevi ingannare dal nome non stiamo per darvi una ricetta proveniente dalla Hawaii ma il termine “pizza hawaiana” ha origini ben diverse. La pizza hawaian è infatti un’ invenzione tutta americana che deve il suo nome al semplice fatto che tra gli ingredienti compaiono delle fette di ananas sciroppata. L’ ananas è, infatti, posizionata in cima alla pizza, con prosciutto crudo, così da avere un gusto piuttosto dolce, decisamente differente dalla pizza italian style.
La pizza hawaiana è molto comune negli Stati Uniti occidentali. Se l’ America è un paese vario, stravagante e multiculturale lo è anche nei sapori. Questo tipo di pizza è considerata una vera delizia da goumet sia in America che in Inghilterra, un pò meno in Italia; decisamente consigliata per gli amanti del sapore agrodolce ma anche per chi vuole sempre sperimentare dei gusti nuovi ed alternativi a questo riguardo Ginger vi segnala la ricetta originale
Pizza hawaiana ( per circa 4 persone)

Tomato ketchup in insalata di avocado

Non è vero che si sposa solo con hamburger e patatine. La più colorata e gustosa delle salse è un jolly della cucina, che regala sapore anche a carne, pesce e verdure: la salsa più divertente della dispensa. La più amata dai bambini, che impazziscono per il colore rosso e per il sapore agrodolce. Ma dov’è nato il ketchup? La ricetta che conosciamo oggi, a base di pomodoro, aceto e zucchero, è stata inventata negli Stati Uniti. La prima versione, però, è d’origine asiatica. il nome, infatti, deriva da «kecap», salsa malese a base di pesce.

Occidentale od orientale, il ketchup ha comunque qualità riconosciute. «Consumato in quantità moderate, circa un cucchiaio a pasto, non fa litigare con la bilancia: 100 grammi forniscono meno di 100 calorie», spiega la dottoressa Diana Scatozza, specialista in scienza dell’alimentazione. «In più, è facilmente digeribile perché privo di grassi». E il suo ingrediente base, il pomodoro, è la principale fonte di licopene, una sostanza dalle proprietà antiossidanti. Dunque, largo al ketchup. Da riscoprire oltre al consumo tradizionale, con hamburger e patatine: questa salsa, infatti, può essere protagonista di piatti a base di pesce, carne e verdure.
Volete la prova? Portate in tavola la ricette che vi proponiamo! Facile, ultrarapida e all’insegna del gusto.

MacHuevo, Samurai Pork Burger, Maharaja Mac: Storia di McDonald’s dalle origini ai giorni nostri

Il mcDonald’s è ormai diventato un fenomeno sociale: migliaia di adolescenti, bambini e in buona parte anche adulti, amano mangiare il classico hamburger nel fast food più famoso al mondo. In ogni grande centro commerciale non manca il punto ristoro McDonald’s, cosicchè anche chi non è un consumatore abituale di Macmenù ed Happy meal, si trova spesso seduto ad un tavolo con davanti un vassoio pieno di patatine, ketchup e maionese. La strategia economica all’americana colpisce tutti, ma proprio tutti, anche noi italiani. Si, perchè anche i più accaniti sostenitori della buona cucina e della dieta mediterranea almeno una volta nella vita si troveranno a consumare il cibo veloce, tra un acquisto e l’altro o semplicemente perchè i bambini insisteranno per avere il loro tanto agognato happy meal con sorpresa.