Oggi prepariamo l’hummus, una crema a base di ceci, un piatto tradizionale della cucina mediorienale: è un piatto povero, ma molto nutriente visto che viene preparato con i ceci, ricchi di proteine. Ingrediente indispensabile dell’hummus è la tahina, una crema a base di semi di sesamo tipica della cucina mediorientale a base di semi di sesamo che vengono tritati insieme a olio e sale.
Preparare la tahina è molto semplice: dovrete lasciar tostare in padella per qualche minuto i vostri semi di sesamo, ma a fiamma non troppo alta.
Il cous cous sta diventando un piatto molto diffuso anche in Italia: è facile da preparare, sazia e può essere molto versatile, adatto per la preparazione di piatti unici anche a base di verdure e di carne. Ma se avete ecceduto e avete preparato fin troppo cous cous, non temete: non avrete gettarlo via, ma dovrete utilizzarlo per una ricetta di riciclo.
La ricetta dei pomodori ripienidi cous cous è esattamente quello che fa per voi.
Gli italiani sembrano amare sempre di più la cucina etnica, entrata sulle nostre tavole accanto ai piatti della tradizione: è il caso del cous cous di origine nord africana che viene spesso e volentieri utilizzato per la preparazione di piatti unici. Il cous cous è un alimento economico, leggero e può essere arricchito dalla presenza di carne, pesce e verdure per la realizzazione di un piatto unico: oggi però proponiamo la ricetta delle cipolle rosse ripiene di cous cous, utilizzando l’ingrediente come ripieno aromatizzato per le cipolle.
Pesce fresco, pomodori maturi e mandorle dolci: questi gli ingredienti principali del cous cous alla trapanese, uno dei piatti tipici della Sicilia famoso non solo in Italia, ma in tutto il mondo. La sua popolarità è data dalla presenza di ingredienti caratteristici dell’isola che si uniscono alla bontà del cous cous tipico della cucina nordafricana.
È un piatto che profuma di mare e che viene esaltato dal gusto delle mandorle dolci. È un piatto completo ottimo soprattutto in estate e perfetto anche per un buffet o un pranzo informale.
Se vi piace la cucina etnica, avrete già provato a cucinare il cous cous: oggi proponiamo una variante per un piatto unico, il cous cous con gli ortaggi.
È un piatto economico e completo che si prepara davvero in poco tempo, che sazia e che potrete sperimentare per una cena estiva un po’ alternativa magari personalizzato anche la scelta degli ortaggi scelti.
Che ne direste di preparare un buon piatto dai sapori esotici? Il kebab di pollo e verdure alla griglia è quello che fa per voi: si tratta di un secondo piatto di carne che viene marinato nello crema di yogurt aromatizzata.
La cottura in forno vi consente la preparazione di un piatto leggero e non grasso e per rendere il vostro kebab un secondo piatto completo, potrete accompagnare il vostro kebab allo yogurt con le verdure alla griglia.
Alimento tipico del Maghreb, il cous cous alla tunisina resta uno dei piatti completi più apprezzati in buona parte del mondo. In Algeria, Tunisia, Marocco, il cous cous è un piatto di uso comune di cui ovviamente esistono molte versioni regionali, oppure familiari, che rendono il cous cous un piatto molto variegato ma che conserva alcune caratteristiche comuni a tutte le ricette. Per prima cosa, il cous cous è sempre cotto a vapore sopra una speciale pentola che contiene lo stufato di carne o il brodo, preparato rigorosamente con la carne di agnello, di montone o di pollo, a cui vengono aggiunte le spezie. Oggi vi proponiamo una ricetta che non pretende di essere originale ma che certamente somiglia a un tradizionale cous cous alla tunisina.
Un modo per preparare il cous cous in maniera veloce senza rinunciare al gusto che questo alimento sa regalarci? Prepariamo il cous cous con un insalata alla menta. Non dimentichiamo, del resto, che il cous cous è un piatto, ma anche un passe partout verso una cultura ed un modo del tutto particolare d’intendere la vita ed i riti che la scandiscono.
Tradizionalmente il cous cous viene servito in un grande piatto rotondo, con la carne o il pesce e le verdure al centro. Il brodo va servito in una ciotola a parte, e ogni commensale può aggiungerlo a piacere. Il cous cous si mangia con il cucchiaio (i più “esperti” lo mangiano anche con le mani) e ognuno attinge alla porzione davanti a sé nel piatto (non ci sono piatti individuali), una condivisione che sicuramente aumenta la convivialità ed esalta il valore simbolico. Non dimentichiamo che il linguaggio dei segni è quanto mai importante nelle modalità di consumo di questo piatto dalla storia antica. Preparare e consumare il cous cous sono attività legate alla partecipazione religiosa e non a caso questo piatto viene spesso offerto ai poveri in occasione della sadaqa, l’elemosina. Ma ora, dopo qualche chicca storico- culturale prepariamo il cous cous con l’insalata di menta
Il tagine (o tajine) marocchino è un tegame poco profondo in terracotta vitrificata di forma circolare il cui coperchio, anch’esso in terracotta, è a forma di cono. Grazie a questa particolare forma riesce a cuocere gli alimenti quasi “a vapore”, donando alle ricette un sapore stufato diverso dalla tradizionale cottura. Dal nome della pentola anche il nome delle preparazioni che vi vengono realizzate, che possono essere di verdure, di carne e di pesce, quindi abbiamo tagine di pollo, tagine di pesce ma anche tagine di carciofi, patate e peperoni.
In Marocco il tagine viene posizionato su un braciere, chiamato Bajmar, mentre per usarlo su dei normali fornelli si utilizzano dei rompi fiamma. I tajine sono dei perfetti souvenir da portare come regalo di ritorno dal viaggio in Messico, dal momento che sono anche dei bellissimi oggetti ornamentali: sono spesso infatti smaltati e decorati. La cottura con il tagine è molto lenta ma lascia gli alimenti morbidissimi e gustosi.
I veri tagine devono essere realizzati con questo particolare tegame, ma potete ovviare alla sua mancanza potete usare anche una pentola a pressione od una normale pentola in terracotta, compensando il minor gusto con abbondanza di spezie e accompagnandolo in tavola con un cous cous.
La ricetta che vi proponiamo oggi per sperimentare la cottura tipica del tagine è classica e semplice, tagine di manzo e piselli.
La cucina etiope è saporita, spesso piccante e la carne, quando è possibile, ne costituisce un alimento importante. Il wot è uno stufato piccante, con salsa di pomodoro, cipolle e spezie, e può essere preparato con diversi tipi di carne come il manzo e il pollo, appunto doro. Lo spezzatino di pollo è generalmente accompagnato dal pane tipico, l’injera, una specie di piadina più morbida ed alta. Il doro wot è servito sopra questo particolare pane, usato a mo’ di piatto. Il forte sapore piccante è dato originariamente dal berberrè, una miscela che si ottiene dalla polvere di peperoncino mescolata ad altre spezie.
Il doro wot può essere un modo alternativo per cucinare il pollo, sempre che vi piacciano i sapori piccanti. Vediamo come si prepara.
DORO WOT (POLLO SPEZIATO IN SALSA)(Ingredienti per 4 persone)
Il coriandolo è una delle spezie più antiche, molto diffuso in Medio Oriente e, da qualche tempo anche in Europa Orientale. La pianta da cui deriva questa spezia è della solita famiglia di quella del cumino, dell’aneto e del prezzemolo, infatti è anche conosciuto come “prezzemolo cinese“. Le sue virtù terapeutiche sono molte, ma in particolare favorisce la digestione e combatte le coliche. Lo usavano anche i Romani e Plinio scriveva che mettendone i semi sotto il cuscino all’alba era possibile curare il mal di testa.
Il coriandolo si trova sia fresco in foglie sia sotto forma di semi, interi ma anche già macinati. Le foglie fresche possono essere usate in sostituzione del prezzemolo e daranno un tocco in più ai vostri piatti con il loro aroma fresco ed un po’ esotico. Per averlo sempre a disposizione potete anche coltivarlo in giardino o in un vaso, vi basta avere dei semi (lasciateli quasi in superficie) ed innaffiarli frequentemente; in tre settimane circa avrete il vostro coriandolo fresco.
La cucina in Senegal è molto ricca, variegata e saporita un po’ come il suo popolo. Cordiale e sempre allegro. Si compone di una varietà di piatti a base di verdure, di riso e di pesce e dell’ immancabile cous cous. E’ vero che se vuoi conoscere un popolo devi mangiarci insieme e mangiare ad una tavola senegalese significa prima di tutto ospitalità e poi generosità. Le portate infatti sono molto abbondanti e ricche in particolare in presenza di ospiti.
Una ricetta classica della cucina senegalese è il thiéboudiene un piatto unico a base di riso, pesce e verdure e qui di seguito Ginger vi propone la sua succulenta ricetta. Il dentice farcito è un ottimo piatto unico, nutriente e saporito. Il pesce è un alimento con alte qualità nutritive e digestive, particolarmente indicato nella cucina dietetica, ricco di sali minerali e vitamine. Dentice farcito ( ingredienti per 4 persone)
Continuiamo la nostra esplorazione attraverso la cucina afro-mediterranea presentando stavolta la ricetta di un paese dalla storia antichissima, l’Egitto, ed una delizia dei campi e degli orti: le fave.
Anche le fave avevano un posto d’onore sulle tavole dei nostri progenitori. Venivano consumate fresche- anche a crudo, come testimonia ad esempio l’usanza latina e poi laziale di consumare deliziosi spuntini a base di pecorino stagionato il cui sapore piccante viene temperato dal dolce dei legumi– oppure secche, sia come ingrediente principe di saporite zuppe, sia come comprimari, con altri vegetali, di piatti veramente eccezionali.
Fra queste, v’è una antichissima ricetta egiziana in cui le fave- secche, ricche in proteine ed a basso costo- si trasformano in saporite, profumate polpette che non hanno nulla da invidiare a quelle a base di carne. E’, ancora una volta, un piatto le cui origini si perdono nel tempo, ma che non manca mai sulle tavole dell’Egitto di oggi: è la Ta’ amia, polpette di fave secche al comino e papavero.
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