Come cucinare un arrosto ripieno semplice

arrosto ripieno

Questa ricetta, davvero estremamente semplice nella sua preparazione, è l’ideale se vi cimentate per la prima volta nella cottura dell’arrosto e in una sorta di imbottitura, che poi imbottitura non è perchè le fette di formaggio verrano adagiate tra le fette di carne, creando comunque un’unica preparazione filante da portare in tavola e affettare. Credo che questo piatto oltre ad essere molto semplice, magari per un pranzo in famiglia, accompagnato da patate al forno o da verdure lesse o gratinate, è un ottimo test per imparare a conoscere i pezzi di carne che vengono arrostiti e imbottiti, studiarne la consistenza, per poi passare alle fasi successive di cottura e imbottitura sempre più difficili.

La carne è sempre abbastanza facile da preparare, sicuramente è più immediata e più veloce anche, rispetto al pesce ad esempio, però ci sono delle ricette che prevedono dei tempi di cottura, alcuni particolari abbinamenti con i sughi e poi rosolature, imbottiture per le quali ci vuole un po’ di pratica prima di poter pensare di prepararle per una cena o un pranzo in cui inviterete tutta la famiglia o gli amici.

Testarsi con le cose semplici è sempre un buon modo per fare pratica, vi consiglio di provare questa ricetta, facile e saporita, che vi darà implicitamente nella sua preparazione tutta una serie di dritte per le ricette più difficili e che presuppongono una conoscenza più ampia e particolare della carne e dei suoi tagli.

Come fare il Ragù bianco

Ragù bianco

Di agnello, di funghi, di coniglio o di triglie … queste sono solo alcune delle ricette per fare il ragù. Quello più tradizionale e più famoso ovviamente rimane il ragù di carne e salsa di pomodoro. Ma tra gli altri modi, vi è una maniera un po’ differente per preparare un ottimo ragù, fare cioè il Ragù Bianco, ovvero privo della salsa. Apparentemente, il Ragù Bianco, potrebbe sembrare poco adatto a condire per bene un buon piatto di pasta, per la mancanza appunto della salsa che solitamente si unisce strettamente alla pasta. Invece, il Ragù Bianco è perfetto per abbinarsi a molti tipi di pasta.

Tagliatelle fatte in casa, tortellini e rigatoni e oltre a questi tipi di pasta, con il Ragù Bianco, si possono condire anche delle lasagne o del riso. Insomma con il Ragù Bianco potrete proprio farne di tutti i colori!. Dovrete usare solo un accortezza al momento della preparazione del Ragù Bianco, dovrete evitare cioè di farlo asciugare troppo e fare in modo che rimanga un po’ del fondo di cottura, questo sughetto, che si sarà insaporito con la carne, sarà assorbito dalla pasta e servirà a legare la pasta e Ragù Bianco.

Preparare la mostarda di frutta alla senape

mostarda di frutta

Vedendola così nella vetrina di un negozio la mostarda potrebbe essere scambiata facilmente per della frutta candita, immersa nel miele e pronta per decorare qualche bel dolce, natalizio magari. La mostrada, così come la intendiamo in Italia indicandola con questo termine, è un prodotto culinario a base di zucchero e frutta, con l’aggiunta di senape, ed è utilizzata per accopagnare carne, formaggi e comunque piatti salati, e inoltre ha un sapore molto forte e piccante.

Il termine rimanda al corrispettivo francese, moutarde, che però ha in comune con la nostra mostarda solo l’utilizzo della senape. In effetti in francese la parola moutarde sta ad indicare sia la senape che le preparazioni che implicano l’utilizzo di quest’ultima, come l’ottima senape di Digione, preparata con aceto, sale e grani di senape, molto piccante e davvero deliziosa. Mustum Ardens è il termine che richiama la mostrada, e compare per la prima volta in un testo francese del 1288, e indicava proprio un mosto, del vino, che veniva arricchito dai semi di senape, diventando così aredente, piccante, ardens per l’appunto.

In Italia la produzione di mostarda è molto diffusa, è un prodotto che si consuma in inverno e durante le feste natalizie. Le città più famose per la produzione di mostarda sono quelle della pianura padana, Mantova, Vicenza e soprattutto Cremona, infatti anche la foto ritrae proprio la famossissima e deliziosa mostarda di Cremona. Esistono comunque anche altri tipi di mostarda, quella piemontese, quella bolognese e quella siciliana, ognuna con le sue particolarità e con le sue varianti di preparazione.

Torta di mele e castagne glassate: come preparare i marrons glacé in casa

torta di mele e castagne

Questa non è una delle classiche torte di mele, ve ne accorgerete già leggendo la ricetta. Infatti tra gli ingredienti non compare il lievito per dolci. Infatti più che torta la definirei un dolce alle mele e marrons glacés. Quando ho trovato la ricetta mi aveva subito colpita per l’abbinamento tra mele e castagne, ma non mi aveva convinta troppo per via, appunto, del fatto che non prevedesse il lievito. Ma, siccome sono a perta alle sfide ed agli esperimenti, ho voluto cimentarmi ugualmente nella preparazione di questa torta alle mele e castagne glassate, ed ho fatto decisamente bene. Si ottiene un dolce umido grazie alla presenza dell mele e alla piccola quantità di farina prevista, solo 50 gr. I marrons glacé regalano quella nota dolcissima ed autunnale che in questo periodo dell’anno non guasta mai.

Prepariamo le verdure sott’olio!

sott'olio

Preparare le verdure sott’olio è come preparare le marmellate, dona quel senso di cibi sani e fatti in casa impareggiabile. Così come le marmellate anche peperoni, melanzane, funghi e quant’altro sott’olio possono essere un’idea per i ragali di Natale, e visto che prima di essere consumate le conserve è meglio che riposino chiuse, al buio e in luoghi freschi e asciutti almeno per un mese iniziate a pensare a cosa volete preparare per la vostra famiglia e i vostri amici!

Ricordate sempre di sterilizzare i barattoli di vetro e i coperchi. Potete o immergerli in acqua in ebollizione, lasciandoli per un po’ e poi facendoli sgocciolare e asciugare bene senza asciugarli con canovacci (che potrebbero lasciare peletti o “contaminare” il barattolo sterilizzato) oppure alcuni consigliano di riempire i barattoli d’acqua e di porli in forno, lasciando bollire l’acqua al loro interno.

Come fare le Tartine miste al sapore di mare

Tartine miste al sapore di mare

L’altra sera mi trovavo, per caso, seduto ad un tavolino in di un bar. L’orario, non era proprio quello dell’aperitivo, ma per la precisione quello del tè, le 17.00. Il locale, proponeva, a qualsiasi ora, un menù-aperitivo comprensivo di calice di prosecco e tartine. Io, non ero ancora nello spirito dell’aperitivo, ma una coppia seduta al tavolino di fianco al mio ha ordinato il menù-aperitivo. Osservando lo scarso piattino delle tartine, mi è venuta l’idea di preparare una ricetta di pesce, le Tartine miste al sapore di mare.

Per le Tartine miste al sapore di mare, non bisogna esagerare nella quantità e nella varietà degli ingredienti, ricordiamoci che in ogni caso, si tratta sempre di un’entrée, che deve aprire l’appetito, non toglierlo! Su questa base ho elaborato 3 tipi di Tartine miste al sapore di mare. Come tipo di pesce da utilizzare ho scelto i più comuni per uno stuzzichino: gamberetti, salmone e pesce spada affumicato. Ma quello che rende le Tartine miste al sapore di mare veramente appetitose è l’abbinamento con gli altri ingredienti. Assaggiare per credere!

Il fondente di zucchero, idee per le decorazioni

nautical cupcakes

 

TEMPO: 20 minuti| COSTO: basso| DIFFICOLTA’: medio-bassa

VEGETARIANA:SI | PICCANTE:NO | GLUTINE: SI | BAMBINI: SI


Non so voi, ma spesso quando mi ritrovo a dover preparare un dolce per qualche ricorrenza particolare, magari per fare un regalo o semplicemente per doverlo consumare in casa, trovo qualche difficoltà sulla decorazione. Non sempre la fantasia viene in mio soccorso ed allora la presentazione lascia un po’ a desiderare, riducendosi ad una spolverata di zucchero a velo o, se sono in vena, ad una glassa di cioccolato, o palline colorate di zucchero. Certo è che con il fondente di zucchero il problema non si pone perchè da quella pasta bianca e candida, con la giusta manualità, vengono fuori delle decorazioni meravigliose.

Ecco perché spesso vado in cerca di ispirazione sul web. A volte passo interi pomeriggi ad ammirare i dolci decorati e le torte in mmf (marsh mallow fondant) o in fondente di zucchero appunto, che sembrano delle vere e proprie sculture. Alcune persone ne hanno fatto una vera e propria professione, creando cake su commissione per eventi particolari tipo lauree, battesimi, comunioni e addirittura matrimoni. Rimango sempre estasiata di fronte a queste creazioni per la cura riservata ai dettagli, ai minimi particolari. A volte sembrano quasi finte tanto sono perfette. Vi lascio una serie di foto di dolci ricette che ho trovato molto interessanti sperando che vi siano di ispirazione e la ricetta della pasta di zucchero che vi servirà qualora vi voleste cimentare nelle decorazioni.

Halloween party: sfizi salati

Halloween 7

Abbiamo già trattato Halloween, scoperto le origini e le tradizioni antiche legate a questa festa e poi ci siamo soffermati sulla preparazione dei dolci e delle decorazioni per preparare un buffet con i fiocchi. Per rendere la festa perfetta però, che sia per dei bambini, degli adolescenti o degli adulti non importa, bisogna arricchire il buffet anche con qualcosa di salato, che andrà poi decorato con macabre invenzioni e con simbologie fantastiche proprio come le torte e i pasticcini. Ma prima facciamo un salto negli Stati Uniti.

In America la festa è arrivata attraverso l’immigrazione europea e inizialmente era legata ai culti religiosi delle singole comunità. A mano a mano che passava il tempo però la festa prese brutte connotazioni, il 31 ottobre divenne la notte dell’anarchia e il vandalismo aumentò a dismisura, motivo per cui la fu annullata. Tornò in voga durante la Seconda Guerra Mondiale per poi divenire, dopo il conflitto, la tipica notte magicamente orrenda che tutti noi conosciamo. Halloween è davvero una festa adorata dai bambini, che ha preso piede proprio perchè le aziende hanno puntato su di loro dedicando alla festività tutta una serie di dolci, gadget e costumi.

Halloween party: i dolcetti

2997147154_bb39fb107c_o

Halloween. La festa di Ognissanti. Come tutti sappiamo si celebra il 31 ottobre, negli Stati Uniti e in Canada, ed è caratterizzata dalla decorazione delle zucche, “dolcetto o scehrzetto”, maschere terrificanti, festeggiamenti vari. Quello che non tutti sanno è che la festa affonda le sue origini in Europa. L’anno veniva diviso in due parti in base alla transumanza del bestiame, questo periodo andava proprio tra ottobre e novembre, gli animali venivano chiusi al caldo per permettere loro di superare l’inverno. Questo era il periodo di Halloween.

La festa si diffuse in Europa con i Celti. Questa popolazione festeggiava la fine della bella stagione facendola coincidere con il loro capodanno, proprio alla fine di ottobre. La concezione del tempo celtica, indicava che in questo periodo, che si trovava fuori dalla normale condizione spazio-temporale, il velo che separa i vivi dai morti si assottigliava, e quindi i vivi potevano accedere al regno dei morti.

Come fare il Salmone al forno

Salmone al forno

 

TEMPO: 40 minuti| COSTO: medio-alto| DIFFICOLTA’: bassa

VEGETARIANA:NO | PICCANTE:NO | GLUTINE:NO | BAMBINI:SI


Quest’oggi vorrei proporvi un modo molto semplice, ma molto gustoso, per cucinare il salmone: il Salmone al forno. Questa ricetta per cucinare il pesce, prevede un metodo di cottura che permette di far conservare al pesce tutto il suo sapore delicato, ed inoltre, il Salmone al forno, è una portata molto digeribile.

Il procedimento di cottura del Salmone al forno, segue i principi della cottura al cartoccio, ovvero di chiudere l’alimento da cucinare in un foglio d’alluminio e lasciare che cuocia con i propri vapori, così facendo tutte le sostanze nutritive del salmone e degli altri ingredienti rimangono all’interno e non vanno perdute.
Il Salmone al forno può essere un modo alternativo per preparare questo tipo di pesce rispetto a ricette come il salmone al mango o al più complesso coulibiac di salmone.

Dal Giappone con furore: Tempura

tempura

TEMPO: 50 minuti| COSTO: alto| DIFFICOLTA’: media

VEGETARIANA: NO | PICCANTE: NO | GLUTINE: SI | BAMBINI: SI


Tempura, uno dei piatti tipici della cucina giapponese. Per prepararlo così come dovrebbe essere, qualche suggerimento per renderlo il più vicino alla cucina tradizionale del Giappone.

La pastella è fondamentale. I dettami della tradizione culinaria giapponese dicono che la pastella per la tempura dovrebbe risultare quasi trasparente. Se volete provare a realizzarla così, a regola d’arte, dovrete prepararla con farina di frumento, tuorli d’uovo e acqua ghiacciata. Per le capesante invece un consiglio che vale per qualsiasi preparazione: quando andate a comprarle controllate sempre che la loro carne sia soda e di color bianco panna, con una parte rosso corallo, e che non abbia delle sfumature o dei segni scuri. In più accertatevi che abbiano quel piacevole odore di mare caratteristico del pesce e dei molluschi di qualità.

Una nota di storia. La salsa di soia, che accompagna questo piatto così come molti altri della cucina giapponese, è ottenuta dai semi di soia fermentati. E’ di origine cinese e fu imporata in Giappone da un monaco buddista intorno al 500 d.C.

Pizza: la pasta base

pizza pasta base

TEMPO: 20 minuti + riposo e cottura| COSTO: basso| DIFFICOLTA’: media

VEGETARIANA: SI | PICCANTE: NO | GLUTINE: SI | BAMBINI: SI


Oggi vi coinvolgo in una mia prima volta. Quella con la pizza. Da giovane donna di origini napoletane quale sono non mi ero mai azzardata a preparare una pizza fatta in casa. Dovevo sentirmi pornta. Capire quale era il momento giusto. Lo è stato ieri sera.

Mi sono messa a cercare una ricetta per la pasta base nel mio libro di cucina napoletana, ma una ricetta vera e propria non c’era, solo tante varianti per tante pizze diverse. A questo punto mi sono rivolta a a internet, il compagno che ormai ci guida e ci rassicura nella preparazione di tutti i piatti possibili e immaginabili. Ma niente mi convinceva davvero. Mi sono allora affidata alla mia creatività, combinando dosi e ingredienti. Mi sono dovuta affidare al lievito secco perchè al supermercato erano finiti i panetti di lievito morbido. Ho aiutato la pasta a crescere adagiandola sul calore del computer come mia nonna faceva con quello del termosifone.

Da giovane donna moderna ho affrontato questa prima volta con timore e riverenza, lasciandomi inebriare dal profumo che poco a poco veniva fuori dalla cucina, e mordendo e assaporando una pizza deliziosa. Non posso far altro che consigliarvela.

Comfort Food: il French Toast alla Nutella

french toast

TEMPO: 10 minuti | COSTO: medio-basso | DIFFICOLTA’: media | VEGETARIANA: si | PICCANTE: no | BAMBINI: si | GLUTINE: si

Secondo voi esiste qualcosa di più confortante della Nutella? credo proprio di no. La Nutella é una di quelle invenzioni letteralmente geniali che mette sempre tutti d’accordo. Va bene sia su le cose salate come la pizza sia sul pane appena tostato oppure spalmata sopra dei fragranti frollini. I francesi, che in fatto di pasticceria sono dei veri goduriosi, lo chiamano Pain Perdu e gli anglosassoni ed americani invece French Toast. ma di cosa si tratta? bene innanzitutto si tratta di un vero classico delle colazioni e dei brunch: negli Usa e in Uk si trova spesso accompagnato alle Pancakes, in francia invece si mangia di sovente in primavera e in estate accompagnato dalla frutta fresca. Poi si tratta di un superbo panino fritto nell’uovo e nel burro. Dunque perché allora non impreziosire ulteriormente questa golosità farcendola con la Nutella? eccovi allora gli ingredienti per preparare dei superbi e ghiotti french toast per 4 persone