Come fare le Tartine miste al sapore di mare

Tartine miste al sapore di mare

L’altra sera mi trovavo, per caso, seduto ad un tavolino in di un bar. L’orario, non era proprio quello dell’aperitivo, ma per la precisione quello del tè, le 17.00. Il locale, proponeva, a qualsiasi ora, un menù-aperitivo comprensivo di calice di prosecco e tartine. Io, non ero ancora nello spirito dell’aperitivo, ma una coppia seduta al tavolino di fianco al mio ha ordinato il menù-aperitivo. Osservando lo scarso piattino delle tartine, mi è venuta l’idea di preparare una ricetta di pesce, le Tartine miste al sapore di mare.

Per le Tartine miste al sapore di mare, non bisogna esagerare nella quantità e nella varietà degli ingredienti, ricordiamoci che in ogni caso, si tratta sempre di un’entrée, che deve aprire l’appetito, non toglierlo! Su questa base ho elaborato 3 tipi di Tartine miste al sapore di mare. Come tipo di pesce da utilizzare ho scelto i più comuni per uno stuzzichino: gamberetti, salmone e pesce spada affumicato. Ma quello che rende le Tartine miste al sapore di mare veramente appetitose è l’abbinamento con gli altri ingredienti. Assaggiare per credere!

Giuggiole sotto spirito, un ottimo digestivo

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TEMPO: 30 minuti + tempo macerazione| COSTO: medio| DIFFICOLTA’: difficile

VEGETARIANA: SI | PICCANTE: NO | GLUTINE: NO | BAMBINI: NO


Abbiamo già incontrato le giuggiole in passato, concentrandoci sulla loro estrema dolcezza e quindi preparando qualcosa di molto adatto nella preparazione di dessert e dolci, la marmellata di giuggiole. In questa ricetta invece andiamo su un argomento completamente diverso, i digestivi e ciò che possiamo preparare in casa da soli.

Tutti conoscono qualcuno che sa fare il limoncello in casa, così come il fragolino o qualche altro liquore o digestivo più comune, questa ricetta invece vi garantisce una certa originalità, visto che non parliamo del più classico brodo di giuggiole, che oltretutto non so se sanno preparare in molti, ma di un vero e proprio liquore, dal doppio utilizzo, che avrà però bisogno di 6 mesi di macerazione.

Una volta pronto non solo sarà ottimo da sorseggiare, soprattutto se amate i sapori dolci anche per gli amari di fine pasto, ma le giuggiole saranno la vera innovazione, infatti esse stesse, più del liquore da loro ricavato, avranno proprietà digestive, potrete presentarle ai vostri ospiti in un piattino o in una ciotolina e loro potranno mangiarne un paio per avere un dolcissimo effetto digestivo.

Cocktail d’estate, per chi oltre a mangiare sorseggia con classe!

Cocktail_estate

Si beve, e tanto. L’arsura che ci ha preso in questi giorni di caldo asfissiante, le enormi quantità di acqua consumate, i succhi che nel giro di 24 ore sparivano dal frigorifero, il desiderio di una birra al calar del sole, sperando nella brezza del mare per risollevarsi e non rischiare di scontare il consumo di un po’ di alcool, magari di qualche cocktail, per tutta la notte.

Queste 4 semplici ricette sono molto dissetanti, fresche e al sapor d’estate. Le prime due sono alcoliche mentre le altre sono assolutamente neutre, alla frutta e al caffè, e io vi consiglio di provarle, per due motivi. Il primo, che riguarda quelle alcoliche, è che è sempre molto carino accogliere gli amici a casa, sul terrazzo magari, o anche condividere  con loro una serata nella casa che si è affittata insieme per l’estate, con un cocktail preparato con le nostre mani, nuovo, diverso, casalingo ma sofisticato ed elegante, che rende piacevole stare insieme e spillucare qualcosa di salato, come se si fosse fuori ma restando in casa.

Per quanto riguarda le bevande analcoliche io cerco sempre di mettere in frigo qualche variante fresca, rispetto all’acqua intendo, e oltre ai soliti succhi o al thè freddo è simpatico anche preparare delle bevande fresche, e anche sostanziose, come lo spumone o quelle che contengono la frutta frullata, per sorseggiare non solo qualcosa di diverso, ma anche di un po’ speciale.

Ricette estive: frappè con gelato allo yogurt e fragole

Frappè
TEMPO: 15 minuti | COSTO: basso | DIFFICOLTA’: bassa

VEGETARIANA: SI | PICCANTE: NO | GLUTINE: SI | BAMBINI: SI


Cosa si fa quando il caldo impazza e noi ci ritroviamo in casa cercando un po’ di refrigerio, che, almeno in questi giorni, sembra difficile, se non impossibile da ottenere? Anche con i condizionatori accesi è un’impresa ardua trovare un po’ di sollievo. Ed allora, tornando a noi, che si fa? Se non si ha la fortuna di trovarsi in vacanza, magari nella classica casa al mare dove basta attraversare la strada per tuffarsi in acqua, l’alternativa è questa: prepararsi un ottimo frappè.

Il frappè è una delle bibite più golose che ci sia, non richiede particolari attrezzature o abilità e si prepara in cinque minuti. Già, basta frullare tutti gli ingredienti insieme per ottenere una bevanda fresca ed accattivante. Oltretutto, aggiungendo il gelato e la frutta preferita otteniamo una bibita sana ed energetica, proprio quello che ci vuole in questi giorni duranti i quali l’afa ci butta a terra.

La ricetta di questo frappè con gelato allo yogurt e fragole si trovava da tempo sulla mia personale lista delle preparazioni da testare, credo di averla scovata su uno di quegli opuscoli che si trovano gratuitamente al super. Ve la consiglio vivamente. Sostituite pure la frutta prevista con quella che preferite, così come il gusto di gelato. Personalemente trovo adattissimo quello allo yogurt, ma anche alla panna o alla vaniglia dovrebbero stare bene.

Gli antipasti della Spagna: tapas di verdure

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Questi piattini di verdure riescono a offrirci, grazie al loro triofo di aromi e di colori, il vero profumo dell’estate, e secondo la tradizione delle tapas, richiamano visioni del mediterraneo e dell’oriente, si destreggiano tra spezie e sapori che riescono anche a farci fare il giro del mondo. Sono piccole delizie da portare in tavola, che colorano l’atmosfera e si fanno assaporare con leggerezza, creando nuove suggestioni e combinazioni sorprendenti.

Gran pisto manchego

Ingredienti per un vassoietto: 1 peperone verde, 1 peperone rosso, 1 zucchina grande, 1 melanzana, ½ kg. di pomodori maturi o in scatola, 1 cipolla rossa, olio d’oliva, sale.

Sbucciate e tritate la cipolla. Lavate i peperoni e puliteli bene, tagliateli a dadini, fate lo stesso anche con la melanzana e la zucchina. Se i pomodori sono freschi privateli dei semi e tritateli. In una padella soffriggete la cipolla con poco olio, quando si sarà imbiondita aggiungete i peperoni e dopo qualche minuto anche la zucchina, la melanzana e il pomodoro. Cucinate per una ventina di minuti, a fuoco basso, mescolando di tanto in tanto. Le verdure dovranno disfarsi quasi del tutto. Salate a piacere, mescolate ancora e servite subito. Il pisto manchego può essere gustato anche freddo.

Antipasti estivi: le Tapas di carne

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Iniziamo il nostro viaggio nella preparazione delle tapas, e partiamo dalla carne. Bocconcini di maiale e di agnello, polpettine speziate, dadini di chorizo (la squisita salsiccia spagnola), sono tantissime le variati e le varietà delle piccole delizie da preparare e disporre tutte insieme sulla tavola, accompagnate da vino rosso o sherry.

Nel nostro brevissimo excursus proveremo a toccare con la punta delle dita questi piccoli piatti tipici della Spagna, una terra vicina e allo stesso tempo esotica, dove i sapori tradizionali occidentali, che anche noi conosciamo bene, si mescolano con gli aromi di Africa e Oriente, dando vita a una cucina elaborata e a tratti arabeggiante.

Le tapas: un viaggio tra origini e tradizioni

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Iniziamo il nostro viaggio alla scoperta delle tapas. Si pensa che sia l’Andalusia, regione famosa per i suoi vini, la terra d’origine delle tapas. La leggenda vuole che siano nate a Siviglia, verso le metà dell’Ottocento, per accompagnare il vino o lo sherry. Un’altra storia tramandata nei secoli vuole che le tapas siano state preparate per la prima volta nel XIII secolo per Alfonso X el Sabio (il saggio), re di Castiglia. Il sovrano, durante una malattia, era costretto ad assumere porzioni di cibo e vino, molto limitate, tra i pasti principali, e pare che, una volta guarito, avesse deciso che gli fosse sempre servito del cibo, accompagnato dal vino, tra il pranzo e la cena. Insomma, qualsiasi sia l’orgine, molto velocemente si espanse in tutta la Francia la tradizione delle tapas.

La parola tapas deriva dal verbo tapar, ovvero coprire. Questo perchè nelle locande andaluse il boccale di vino veniva servito tapado, quindi coperto, da una fetta di pane, di prosciutto, formaggio o salame, o anche da un piattino che conteneva qualcosa da mangiare. Tutto questo per evitare che dentro vi cadessero insetti. Insomma, vino coperto da cibo, anche l’etimologia porta sempre a questa tradizione della bevuta, accompagnata da piccole quantità di cibo, basti pensare, che proprio in Andalusia, le tapas ancora oggi vengono servite con questo spirito di accompagnamento, e quindi sono gratuite, comprese nella bevuta!

Aperitivo, antipasto e stile di vita: una settimana con le Tapas

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Avete mai sentito parlare di Tapas? A me non era nuovo come termine, poi dopo una piccola escursione on line, alla ricerca di molteplici informazioni per un’eventuale vacanza spagnola, ho scoperto la loro origine, le peculiarità, il significato, insomma, sono entrata nel mondo di questi piccoli gioielli gastronomici.

Le tapas sono dei deliziosi aperitivi culinari, che non hanno niente a che fare con il nostro happy hour, sono una tradizione, anche una forma d’arte volendo, e un vero e proprio modo di socializzare che davvero si allontana molto dall’aperitivo all’italiana, che spesso è un solo un modo per farsi vedere, apparire, frequentare il locale più in del momento, o come mi è capitato di sentirdire, nemmeno troppo raramente, “un modo per cenare spendendo poco”! Insomma nel nostro caro bel paese questa moda del pre-cena è divenatato più uno status simbol, che un modo come un altro per stare con gli amici e divertirsi; quello che accade in Spagna è invece molto interessante, proprio dal punto di vista sociale e profondo, e nella piccola introduzione di oggi e in quella di domani ci addentreremo proprio all’interno di questo mondo festoso e genuino. Siete pronti a ir de tapas?

Originale ed estiva: Bavarese di riso aromatizzata al tè

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TEMPO: 1 ora | COSTO: medio | DIFFICOLTA’: media

VEGETARIANA: SI | PICCANTE: NO | GLUTINE: NO | BAMBINI: SI


Tendenzialmente sono una che cerca sempre di conoscere le regole base, che sia per rispettarle, per infrangerle, per variarle o per modificarle non importa, provo a partire da un punto fisso per spaziare. Ma non sempre è così, magari crescendo si acquista sicurezza e non c’è più bisogno di sapere sempre da dove iniziare o quale sia il giusto modo per farlo, insomma, tutta questa introduzione sembra aver poco a che fare con la cucina, serve solo per dirvi che non ho mai preparato una Bavarese Classica, ma quella di riso sì! Certo, se anche la cucina può simulare alcuni tratti della vita, azzardare una ricetta non comporta drastici cambiamenti quotidiani o a lungo termine, però pensarci mi ha fatto sorridere, non ho mai fatto nemmeno una crema inglese, che sta alla base della Bavarese!

Il nome Bavarese deriva da una bevanda francese, un mangia-e-bevi, composto da tè, latte e liquore (e in questa ricetta ritorna il tè), mentre la Baverese che tutti noi conosciamo comunemente è un dolce preparato con crema inglese, gelatina e panna, molto gustoso e adatto a tutte le stagioni, visto che si possono aggiungere alcuni ingredienti, a seconda del clima, cioccolato o aromi come la cannella o lo zenzero, in invero, frutta in estate, e poi anche marmellate di ogni gusto.

Insomma, già da sè la Bavarese è un dolce che tende a variare e ad avere molte sfacciattature, questa è davvero estrema, una preparazione a partire dal riso.

Aperitivo a Milano: tutti in mongolfiera!

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Natro Summer Experience

LUOGO: Milano, Parco Sempione | DATA: dal 2 luglio al 12 luglio | ORA: 18,30- 22,30 PRODOTTI TIPICI: fiumi e fiumi di birra nastro azzurro.


Munitevi di antizanzare, apribotiglie e binocolo. Se siete in zona Milano, stasera aperitivo a Parco Sempione su una mongolfiera. Si avete letto proprio bene, una  m o n g o l f i e r a nel bel mezzo di Milano. Tutto è successo grazie a Nastro Azzurro, che ha organizzato davvero un bel diversivo per queste calde serate milanesi.

Se ancora non ve ne siete accorti, nel bel mezzo di Parco Sempione è stato allestito il Nastro Summer Experience,  un Temporary Lounge Bar, che ultimamente piace tanto a questi milanesi, con djset e litri e litri di fresca e chiara birra, senza ombra di dubbio Nastro Azzurro!

Questi eventi promozionali stanno divetando davvero sempre più interessanti. Trovo che l’aperivo al parco sia già una bella iniziativa, se mi metti una mongolfiera a disposizione poi….

Non siete mai saliti su una mongolfiera??
Bene, questa è la vostra occasione. Potete davvero vivere una situazione surreale, esperienza imperdibile. Avere l’opportunità di sorseggiare una birra gelata a 20 metri di altezza e provare l’ebbrezza di ammirare tutta Milano da una nuova prospettiva, vi sembra poco? E la città che finalmente si strende e si perde all’orizzonte. I milanesi avranno tempo fino al 12 luglio, poi l’evento Nastro Summer Experience, toccherà altre città fino alla fine di agosto, quali Roma e Otranto.

Ecco come prenotare il volo.

Aperitivi d’Estate: Caipiroska alla Frutta

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La  Caipiroska é un classico cocktail estivo che rivisita in chiave “moderna” la Caipirinha, il noto cocktail brasiliano a base di cachaca e lime. Lo rivisita nel senso che si sostituisce la cachaca con la vodka e si aggiunge la frutta fresca. Chi in estate non ha mai assaggiato la capiroska alla fragola? praticamente nessuno. Tra l’altro quando é preparata con la frutta fresca diventa una vera delizia, amata soprattutto dalle donne. Infatti questo cocktail è apprezzato soprattutto dalle femmine, forse perché si tende a prepararlo con della frutta rosa? oppure perché ha un sapore decisamente più dolciastro rispetto agli altri cocktail? ad ogni modo se avete una cena tra voi ragazze e volete proporre un aperitivo diverso dal solito calice di vino bianco, considerate la Caipiroska. Io ve la propongo al Pompelmo rosa perché mi piace particolarmente, ma se volete attenervi alla moda allora quella alla fragola è sicuramente la più gettonata. L’unica raccomandazione é il bicchiere rigorosamente “high ball” oppure “old fashioned”.

Aperitivo a Milano: giovedì sera in Triennale!

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Ecco una delle soddisfazioni di abitare a Milano. Preziosa iniziativa questa della Triennale di Milano. Attiva già da un po’, ha preso piede alla velocità della luce, ma solo ora mi sento pronta ad affrontarla.

Questa è la proposta per oggi: 10 euro Speciale Triennale (Triennale Design Museum, tutte le mostre e Aperitivo al DesignCafé)

Sto parlando dell’aperitivo in Triennale il giovedì sera: la Triennale rimane aperta fino alle 23.00 e da la possibilità di aperitivo e cena con Cracco. Si avete letto bene, fino alle 22.00, quindi dopo l’aperitivo, è possibile cenare alla Triennale di Milano, alla carta con le proposte ideate ed elaborate dallo chef Carlo Cracco.

Oggi casualmente è giovedì. Che faccio, provo? Credo che stavolta sarà diverso.

Fino ad ora ho consapevolmente, fermamente e volutamente snobbato questo evento. Con sommo rammarico, visto che l’attrazione verso questo genere di situazioni è forte. Ma la mente è stata più forte del cuore, ho resistito con le unghie a lasciarmi trascinare nell’ennesimo evento che mi avrebbe stancamente deluso. Perchè alla fine la delusione che ogni meravigliosa occasione Milanese come questa si trasformi in un perfetto HAPPY HOUR DI PAURA, stanca.

Ribadisco. Stavolta sarà diverso.

Freschi Aperitivi Estivi: Tequila Fresa

tequilafresa

TEMPO: 10 minuti | COSTO: basso | DIFFICOLTA’: media

VEGETARIANA: SI | PICCANTE: NO | GLUTINE: NO | BAMBINI: NO


Continua la saga dei freschi e curiosi aperitivi estivi. Anche stavolta la proposta viene dal passato, dai fulgidi anni ’40.  Un’idea facile e veloce per variare un po’ l’ora del relax post-lavoro, quella che precede la cena: l’ormai irrinunciabile happy hour.

Se siete stanchi di andare per locali? Siete esausti di pellegrinaggi alla ricerca di un benedetto parcheggio dove lasciare la macchina per qualche ora di sano svago? Volete solo godervi un meritato cocktail ghiacciato?

Bene, la vostra unica alternativa è gustarvelo a casa vostra, tra le proprie mura armati di ventilatore o ventaglio alla mano, oppure seduti su una comoda sdraio sul terrazzo o in giardino. Liberi poi di condividere il momento con chi vi aggrada, o se lo merita!

Risolto il problema luogo del delitto, ora dovrete armarvi di pazienza e creatività davanti al vostro personalissimo ed esclusivo minibar: cosa mi bevo oggi??

Don’t worry. Ci viene in soccorso Distillate, prezioso sito che ci fa da staffetta per aggiornamenti modaioli e mondani, talvolta gustosi come in questo caso. Direttamente da Gourmet, ecco a voi il cocktail più trendy della settimana, il Tequila Fresa riveduto e corretto dalla sottoscritta secondo il mio personalissimo gusto. A voi l’ardua sentenza.

Aperitivi & bicchieri: è di qualcuno questo bicchiere?

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Sempre per rimanere in tema aperitivi & bevande,  sento il bisogno di segnalare un problema che mi sta affliggendo in questi giorni estivi di happy hour con gli amici: qui lo dico e non lo nego, se c’è una cosa che odio è quando nel bel mezzo di una serata mi sparisce il bicchiere.

Luogo del misfatto? Il famigerato aperitivo nei locali con tavoli degnamente imbanditi per l’occasione, con il continuo viottolo  avanti e indietro per procacciarsi il cibo, quello che alla modica cifra di  una bevuta ti permette di mangiare  e spelluzzicare qua e la.

Il lato divertente di un buffet in piedi, una festa o un aperitivo è sicuramente quello di potersi muovere, chiaccherare girando per il posto. Uno degli inconvenienti più fastidiosi di questi sempre più usuali eventi socio-gastronomici è che non prevedono di stare fermi e seduti ad un tavolo, quindi le mani sono sempre super impegnate tra bicchieri, cellulari, sigarette e finger food. Ed è li che accade il fattaccio: appoggi il bicchiere un attimo, lo lasci li accanto a te, ti distrai un attimo e…. riesce a sparire nel giro di un secondo, più veloce di un bimbo appena entrato al supermercato. E magari era ancora mezzo pieno!

Fosse per me scriverei il nome di ognuno su ogni bicchiere, prorpio come alle feste delle medie. Ma c’è chi ha aguzzato l’ingegno, trovando una soluzione ancor più divertente e di sicuro appeal per una interessante linea di bicchieri.