dimsum

Alla scoperta dei Dimsum

dimsum

Ritorniamo a parlare dei Dimsum, i piccoli bocconcini di cibo che arrivano dritti dritti dalla Cina e si preparano a diventare il nuovo must Europeo, dopo i ristoranti cinesi e il sushi giapponese. La domenica in Cina è proprio il giorno ideale per consumare i Dimsum, infatti spesso i genitori portano i bambini per il pranzo in queste sale da tè e si incontrano con i nonni, passando alcune ore insieme a consumare queste deliziose mini portate e a chiacchierare. Infatti mentre a Londra, e di seguito in Europa, la moda dei Dimsum si è legata molto facilmente al concetto di aperitivo, quindi prima di cena, in Cina i Dimsum vengono consumati con più facilità in mattinata, oppure a ora di pranzo, e sono anche una variante dei festeggiamenti casalinghi, ad esempio per la festa della mamma o per il Capodanno cinese.

Il rituale dei Dimsum appartiene alle sale da tè e infatti il termine Yum cha (ovvero bere il tè) indica l’intero pranzo, e si lega come abbiamo già raccontato ieri alle soste che facevano i viaggiatori e i mercanti lungo la Via della Seta. Inizialmente infatti i Dimsum non erano considerati un vero e proprio pasto, ma solo degli spuntini, fino a quando non sono diventati un caposaldo della cultura alimentare cinese e se ne consumano in grandi quantità proprio per essere un pasto completo ad esempio, e anche un pranzo di festa.

Giallo zafferano, ricette a volontà!

giallo zafferano

Grafica molto carina e semplice, una divisione per categorie chiara e di facile intuizione, una serie di sezioni speciali davvero molto utili e in alcuni casi anche particolari. Questo è Giallo Zafferano, un sito molto conosciuto e visitato dagli utenti di internet che cercano ricette, curiosità, preparazioni originali e la possibilità di interagire con tutti gli altri amanti della buona cucina!

Nella home page troviamo innanzi tutto la categorizzazione delle ricette, per conoscere le preparazioni delle singole portate, e poi proprio come qui su Ginger tutta una serie di categorie ben definite, i piatti di mare, le ricette vegetariane, quelle per le festività, i sughi e le salse, le ricette con il cioccolato e quelle afrodisiache e poi anche una sezione molto interessante con le ricette base.

Se andiamo nella sezione Scuola di Cucina possiamo davvero trovare moltissimi consigli utili, infatti questa parte del sito è divisa in quattro sottocategorie: come pulire, come cuocere, come tagliare e come preparare. Si possono trovare tantissime dritte utilissime per sapere come spellare un peperone, come pulire il pesce, come tagliare un pollo intero e come cuocere le castagne!

Halloween party: sfizi salati

Halloween 7

Abbiamo già trattato Halloween, scoperto le origini e le tradizioni antiche legate a questa festa e poi ci siamo soffermati sulla preparazione dei dolci e delle decorazioni per preparare un buffet con i fiocchi. Per rendere la festa perfetta però, che sia per dei bambini, degli adolescenti o degli adulti non importa, bisogna arricchire il buffet anche con qualcosa di salato, che andrà poi decorato con macabre invenzioni e con simbologie fantastiche proprio come le torte e i pasticcini. Ma prima facciamo un salto negli Stati Uniti.

In America la festa è arrivata attraverso l’immigrazione europea e inizialmente era legata ai culti religiosi delle singole comunità. A mano a mano che passava il tempo però la festa prese brutte connotazioni, il 31 ottobre divenne la notte dell’anarchia e il vandalismo aumentò a dismisura, motivo per cui la fu annullata. Tornò in voga durante la Seconda Guerra Mondiale per poi divenire, dopo il conflitto, la tipica notte magicamente orrenda che tutti noi conosciamo. Halloween è davvero una festa adorata dai bambini, che ha preso piede proprio perchè le aziende hanno puntato su di loro dedicando alla festività tutta una serie di dolci, gadget e costumi.

Halloween party: i dolcetti

2997147154_bb39fb107c_o

Halloween. La festa di Ognissanti. Come tutti sappiamo si celebra il 31 ottobre, negli Stati Uniti e in Canada, ed è caratterizzata dalla decorazione delle zucche, “dolcetto o scehrzetto”, maschere terrificanti, festeggiamenti vari. Quello che non tutti sanno è che la festa affonda le sue origini in Europa. L’anno veniva diviso in due parti in base alla transumanza del bestiame, questo periodo andava proprio tra ottobre e novembre, gli animali venivano chiusi al caldo per permettere loro di superare l’inverno. Questo era il periodo di Halloween.

La festa si diffuse in Europa con i Celti. Questa popolazione festeggiava la fine della bella stagione facendola coincidere con il loro capodanno, proprio alla fine di ottobre. La concezione del tempo celtica, indicava che in questo periodo, che si trovava fuori dalla normale condizione spazio-temporale, il velo che separa i vivi dai morti si assottigliava, e quindi i vivi potevano accedere al regno dei morti.

La cucina di City a soli 2€

cityChi di voi non conosce City il famoso giornale/quotidiano distribuito gratuitamente a Roma, Milano, Torino, Bologna, Napoli, Genova, Firenze, Verona e Bari? Forse solo chi non vive in queste città, o non le frequenta per motivi di studio o lavoro. Il giornale fa parte del gruppo editoriale del Corriere della Sera e viene distribuito alle uscite delle metropolitane, davanti alle Università, alle aziende  e alle strutture pubbliche. Potrete vedere persone di ogni età sfogliare le pagine di questi piccoli quotidiani, che parlano non solo di fatti di cronaca e costume nazionale, ma anche di cultura e sport, e si concentrano sui fatti cittadini e regionali, che spesso incuriosiscono e interessano di più le menti assonnate della prima parte della mattinata.

Ciò che ci interessa davvero è che City, a partire da questa settimana e per altre cinque settimane, offre delle piccole guide culinarie, ricche di fantastiche ricette e volte al risparmio e alla creatività. Su Ginger&Tomato questo argomento non poteva non essere trattato!

Dal Giappone con furore: Tempura

tempura

TEMPO: 50 minuti| COSTO: alto| DIFFICOLTA’: media

VEGETARIANA: NO | PICCANTE: NO | GLUTINE: SI | BAMBINI: SI


Tempura, uno dei piatti tipici della cucina giapponese. Per prepararlo così come dovrebbe essere, qualche suggerimento per renderlo il più vicino alla cucina tradizionale del Giappone.

La pastella è fondamentale. I dettami della tradizione culinaria giapponese dicono che la pastella per la tempura dovrebbe risultare quasi trasparente. Se volete provare a realizzarla così, a regola d’arte, dovrete prepararla con farina di frumento, tuorli d’uovo e acqua ghiacciata. Per le capesante invece un consiglio che vale per qualsiasi preparazione: quando andate a comprarle controllate sempre che la loro carne sia soda e di color bianco panna, con una parte rosso corallo, e che non abbia delle sfumature o dei segni scuri. In più accertatevi che abbiano quel piacevole odore di mare caratteristico del pesce e dei molluschi di qualità.

Una nota di storia. La salsa di soia, che accompagna questo piatto così come molti altri della cucina giapponese, è ottenuta dai semi di soia fermentati. E’ di origine cinese e fu imporata in Giappone da un monaco buddista intorno al 500 d.C.

Un soffice dolce di ricotta, direttamente dalle ricette Weight Watchers

dolce di ricotta

TEMPO: 30 minuti + 30 di cottura| COSTO: medio| DIFFICOLTA’: facile

VEGETARIANA: SI | PICCANTE: NO | GLUTINE: SI | BAMBINI: SI


Quest’oggi una brevissima e facilissima ricetta, direttamente da quel ricettario dietetico che spopolò tra gli anni ’80 e ’90: la Weight Watchers. Sembra che questa specie di dieta che si concentrava moltissimo sulle quantità e sul pesarle in modo estremamente preciso avesse davvero effetto. E in verità devo dire che per quel che mi posso ricordare mia nonna e alcune amiche la seguivano, e dimagrirono davvero!

Ma a parte il metodo Weight Warchers in sè, ho trovato questo ricettario che continene tante preparaziono davvero sfiziose e che sembrano saporite e che in più sono anche dietetiche! Ho deciso per oggi di proporvi questa ricetta del dolce di ricotta perchè mi sembra sempre molto utile consigliare dei dolci che possono essere preparati e mangiati anche quando si è a dieta, per non privarsi mai di questi deliziosi sapori, e poi anche perchè è un bel modo di iniziare la settimana quello di proporre una ricetta con la sempre deliziosa e versatile ricotta che in questo caso farcisce un dolce così semplice. Buona dieta allora!

Pizza: la pasta base

pizza pasta base

TEMPO: 20 minuti + riposo e cottura| COSTO: basso| DIFFICOLTA’: media

VEGETARIANA: SI | PICCANTE: NO | GLUTINE: SI | BAMBINI: SI


Oggi vi coinvolgo in una mia prima volta. Quella con la pizza. Da giovane donna di origini napoletane quale sono non mi ero mai azzardata a preparare una pizza fatta in casa. Dovevo sentirmi pornta. Capire quale era il momento giusto. Lo è stato ieri sera.

Mi sono messa a cercare una ricetta per la pasta base nel mio libro di cucina napoletana, ma una ricetta vera e propria non c’era, solo tante varianti per tante pizze diverse. A questo punto mi sono rivolta a a internet, il compagno che ormai ci guida e ci rassicura nella preparazione di tutti i piatti possibili e immaginabili. Ma niente mi convinceva davvero. Mi sono allora affidata alla mia creatività, combinando dosi e ingredienti. Mi sono dovuta affidare al lievito secco perchè al supermercato erano finiti i panetti di lievito morbido. Ho aiutato la pasta a crescere adagiandola sul calore del computer come mia nonna faceva con quello del termosifone.

Da giovane donna moderna ho affrontato questa prima volta con timore e riverenza, lasciandomi inebriare dal profumo che poco a poco veniva fuori dalla cucina, e mordendo e assaporando una pizza deliziosa. Non posso far altro che consigliarvela.

Ferragosto in compagnia con il cous cous vegetariano

Cous cous

TEMPO: 1 ora e 1/2| COSTO: basso| DIFFICOLTA’: medio-bassa VEGETARIANA:SI | PICCANTE:SI | GLUTINE: SI | BAMBINI: NO


La prima parola che mi viene in mente quando penso penso al cous cous è convivialità. Già, perchè non c’è niente di più bello che sedersi a tavola di fronte ad un unico grande piatto ed attingere la propria porzione in armonia con gli altri. Troppo spesso al giorno d’oggi consumiamo i nostri pasti  velocemente, a volte neanche in casa, magari ad un freddo bancone. Quale occasione migliore che quella del ferragosto per riscoprire il piacere di stare a tavola in compagnia?

Il cous cous può essere un buon pretesto per riscoprire questo piacere. Quella di oggi è una ricetta vegetariana: prevede infatti tra le verdure le zucchine, le carote, i peperoni, e la cipolla, inoltre i ceci e le spezie. E’ un ottimo primo o piatto unico a seconda della quantità e del fatto che potreste aggiungere della carne di manzo o di pollo o straccetti. Allora augurandovi di passare uno splendido ferragosto, vi lascio questa ricetta, sperando che piaccia anche a voi.