Eventi a Milano: Griglie Roventi

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4° Campionato Mondiale di Barbeque

LUOGO: Milano (Mi) presso Parco Forlanini | DATA: domenica 28 giugno 2009 | ORA: 10:00 | PRODOTTI TIPICI: carne di ogni tipo forma e misura, tutto ciò che fa parte del meraviglioso mondo del barbeque.


Estate tempo di grigliate! Preparate canovacci e forchettoni, stirate il cappellone da chef e munitevi di grembiule. Questo fine settimana dovete essere pronti per questo imperdibile appuntamento meneghino. Puntale arriva anche quest’anno Griglie Roventi, il campionato mondiale di barbeque che fa tappa a Milano, precisamente al Parco Forlaini.

Evento promosso dal Consorzio di Promozione Turistica Veneto e Regione del Veneto, finalmente per la prima volta sconfina dal Veneto casa base fino in Lombardia, la tappa milanese di Griglie Roventi di cade proprio questa domenica 28 giugno. Le altre tappe toccheranno l’Austria con la super finale alla spiaggia di Caorle.

Lo scopo? A parte l’arte del gozzovigliare e il puro gareggiare a suon di carbonella, il fine primo di Griglie Roventi è  sicuramente quello più alto, cioè di promuovere la carne bovina e i vini a DOC della terra Veneta.

Ci saranno i campioni in carica del Marocco, pronti ed agguerriti per difendere il prorpio titolo dalle grinfie delle coppie sfidanti, giocando di astuzia, sapore, profumi e spettacolari coreografie. Cosa non si fa per conquistare il favore della giuria e vincere il tanto agognato trofeo di Miglior grigliata!

Estate e design: ironiche alternative alla dieta per la prova costume.

asparagus plateL’estate si avvicina inesorabile, e con lei anche l’imminente e l’incubo della prova costume.  In questi giorni non sento altro che parlare di dieta, salute, sport…. il caldo mi attanaglia nel corpo e nella mente, sono esausta da ore di nuoto, arrivo a sera e fisso il mio misero piattino per cena, mezzo vuoto con insalatina malcondita e dietetico pollo ai ferri.

Un incubo. Di birra o vino non se ne parla neanche.

Stanchi di diete miracolose, micro porzioni ed estenuanti sedute in palestra o nei centri massaggi? Sapete perchè tutto questo si sta trasformando in un vero e proprio dramma?

Facile. Perchè siamo come i bambini, le cose serie non ci piacciono, controvoglia la nostra costanza e l’impegno a portare a termine qualcosa tentenna. Personalmente devo riderci abbastanza sopra e tornare a giocare con il disagio per vivere meglio Ecco quindi la mia soluzione, scovata tra i miei giri iperbolici sul web.

Invece di fissare delusi e depressi il piatto scarno di golosità e prelibatezze, mentre sognamo maritozzi con la panna o salamelle grondanti maionese, adesso possiamo dilettarci col gioco più intuitivo che l’infanzia con la settimana enigmistica tra le mani ci ha insegnato ad amare: l’arte di unire i puntini.

Ecco a voi Connect the Dots , il piatto che nasconde un disegno visibile solo unendo i punti in ordine crescente.

Una Ricetta Estiva per gustare la Frutta: gli Smoothies

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Guardando bene in giro per il mondo, noi di Ginger abbiamo scoperto che tra le nuove tendenze nella cucina dell’estate troneggiano gli Smoothies. La nuova filosofia che pervade molti locali é quella proprio dello “spirito sano in un corpo sano” e quindi va bene mangiare con gusto ma mantenendo sempre una base di prodotti freschi e di stagione. Ed é proprio nell’ottica di coniugare una cucina estiva, veloce, gustosa, sana e nutriente che sono nati gli Smoothies. Ma che cosa sono? Si tratta di veri e propri “frullati” che possono avere una base di 3 o di 2 frutti di stagione. Alla frutta poi si abbinerà un profumo, ovvero una spezia -cannella cardamomo menta fiori d’arancia- ed anche un goccio di latte. Quello che si otterrà sarà una bevanda estremamente fresca e gradevole che si potrà servire come Aperitivo d’Estate, oppure come fine pranzo estivo in alternativa al Gelato.

Cucinare è un’ arte? Nuovi e curiosi piatti da portata

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Cucinare è un arte? Beh beh, suona tanto come una domanda retorica. A grandi linee direi assolutamente di si. Ferran Adria lo ripete fino allo sfinimento. Facile da affermare quando sei considerato uno dei migliori cuochi al mondo. Ma come facciamo noi comuni mortali che ci affrettiamo a far la spesa appena usciti da lavoro, oppure che ci inventiamo cene estemporanee con frigo praticamente vuoto? Come possiamo imparare questa innata arte? E se non fossimo proprio capaci di rendere speciale ogni nostro piatto?

C’è chi ci ha riflettuto parecchio su questo dilemma. Immagino la scena amletica di arte o non arte, esaminando i pro e i contro, fino poi ad arrivare ad una equa soluzione che ponesse tutti sullo stesso piano e con lo stesso punto di partenza.

Presumo che sia questo il fine primo dell’idea da cui nascono questi piatti: per togliersi ogni dubbio sul concetto di arte culinaria o sulle peculiarità che una ricetta deve possedere, il design ci viene in soccorso, concependo questi particolari piatti da portata.

In effetti, quando abbiamo tra le mani qualcosa di prezioso, quanto attingiamo a tutta la nostra creatività,  fatto giusto giusto dalle nostre sante manine, nasce dal profondo di noi stessi il desiderio di incorniciarlo per conferire un aurea di sacralità e rispetto per tanto lavoro e passione.

Può un uovo al tegamino raggiungere tali vette di sacralità e arte?

Libri e cucina: The Big Fat Duck Cookbook

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Come un senso di deja vu. Già lo abbiamo accennato in vecchi post di Ginger & Tomato: il connubio food e fotografia si fa sempre più forte e palpabile anche dai non addetti ai lavori.  Basta sentire, gardarsi intorno. La cucina sconfina sempre di più nell’arte e in tutto ciò che è affine alla comunicazione, al di sopra del nudo e crudo atto di mangiare. La fotografia si fa sempre più veicolo per la perfetta scienza della gastronomia e veilletà culinarie, sembra la forma di comunicazione più adatta a trasmettere tuttociò che è intrinseco e non visibile del cibo.

L’ennesima conferma? Il progetto che unisce la fotografa Dominic Davies e lo chef Heston Blumenthal.

Dalla loro collaborazione è nato The Big Fat Duck Cookbook, un bel librone di ricette e fotografia che prende il titolo proprio dal ristorante di Heston Blumenthal.

Con un attegiamento e una visuale piuttosto insolita verso alll’immagini classiche di piatto a cui siamo abituati, questo progetto editoriale si fa sicuramente notare. Non passa certo inosservata la cucina molecolare, con i suoi fumi e fumacchi, spume colorate, strati e particelle.

Il foodstyling di queste ricette? Abbastanza aggressivo. Diciamolo. Tutto quello a cui non siamo abituati. Scordatevi la bella teglia di pasta al forno fatta da suor Germana, qui troverete tazze fumanti che sembrano almbicchi, letti di ignote verdurine verdi vanadio, spolverati da strani composti liofilizzati.

Impeccabili immagini, che quasi perdono un po’ il senso e il calore intrinseco nell’idea più classica che tutti abbiamo di cucina. Ma forse prprio per questo aprono i nostri gusti e sensazioni a temi e sapori non ancora sperimentati.

Forse è arrivato il momento di trovare una nuova lettura di ciò che ci trascina in cucina?

Cucina e Design: Pop’s’stache, bevendo sotto i baffi!

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Donna baffuta sempre piaciuta? Al di là di domande etiche ed estetiche (non è questo il luogo per pensieri così profondi), a cosa associate i baffi in ambito sociale e eno-gastronomico?

La definizione per eccellenza di un lauto pasto è assolutamente da leccarsi i baffi. Poi ci sarebbero i tempi passati dei baffi di latte dopo il caffelatte e biscotti, e anche chi se la ride sotto i baffi.

Probabilmente Shane Blomberg, Andrew Reeves and John Healy, i tre designer che hanno avuto questa idea, se la stanno davvero ridendo sotto i baffi. O quantomeno bevendo.

Ecco a voi Pop’s’stache, i primi baffi da bottiglia, da attaccare alla vostra bevanda preferita, per poter bere sotto i baffi. Sicuramente, vista la varietà di tipologie di baffi che hanno messo a disposidione, riconoscerete la vostra bottiglia tra mille.

Quale stile vi rappresenta di più, di questi stilosissimi baffoni di plastica?

Food vs Blog: fioccano concorsi per bloggari culinari

concorso bicchierini golosi

Il connubio tra food e fotografia si fa sempre più sentire. Sul web imperversano mini-concorsi e contest tra food blogger e amatori. E noi? Che aspettiamo a tuffarci nel magico mondo di questo l’ho fatto io, lo fotografo, vi faccio sbavare e me lo magno?

Ma partiamo dall’inizio. In principio fu il blog, per scrivere, fotografare e raccontare cosa mangiare e come cucinare. Dal nudo e crudo io mangia, passando a veri e propri capolavori di foto-blog enogastronomici. I mostri sacri del food blog sono noti e arci noti. Non è questo il momento per stilare classifiche o declamare. Passiamo tosto alle notizie pratiche. Di tutti i concorsi in cui mi sono imbattuta in questi giorni, trovo questo uno dei più carini e creativi. Quindi è il primo di una lunga serie di eventi che presumo come importante da tenere di conto e segnalare.

Prendete carta e penna ed iniziate a segnarvi questa data: 19  giugno. Avete si e no ancora una settimana. Paura eh!

Si, perchè avete tempo fino al 19 giugno per partecipare a Bicchierini Golosi. Grazie al blog di Lo Spilucchino prendiamo atto della notizia: ideare una golosa ricetta da bicchierino, realizzarla, fotografarla… e sperare di vincere!

Ma c’è di più, le sorprese non finiscono qui.

Vini nel Mondo: manca poco, anzi pochissimo!

vini nel mondo

VINI NE MONDO 2009

LUOGO: Spoleto | DATA: dal 30 maggio al 2 giugno | PRODOTTI TIPICI: eno-gastonomici, incontri, degustazioni, laboratori ed esposizioni di vino e preziose cantine.


Ritorna un prezioso appuntamento questo fine settimana di ponte che ci fa avvicinare sempre di più al clima vacanziero e festoso dell’estate. Per chi non avesse ancora programmato niente di particolarmente interessante o alternativo ad una quattro giorni spaparanzati su un telo da mare all’ombra di un ombrellone in riva a chissà quale località balneare, ecco una valida opzione eno-gastronomica per trascorrere un tranquillo weekend last minute di degustazione.

Per chi non avesse ancora capito, sto parlando di Vini Nel Mondo, che dopo il successo del 2008 ripropone un interessante appuntamento per tutti gli interessati a conoscere ed approfondire il vasto mondo dei vini e delle cantine.

Il tutto si svolge in pochi giorni, ma ricchi e densi di laboratori, esposizioni, degustazioni, incontri e confronti coi produttori ed i professionisti del mestiere.

Una rassegna che permette a produttori e consumatori di discutere su un piano comune: la magia e l’attrazione verso questo prezioso ed ambito prodotto: il vino.

Spoleto ospita e fa da padrone di casa, apre le porte delle sue dimore, un rapporto privilegiato ed esclusivo per conoscere ed esplorare attraverso questo Vini Nel Mondo, le nuove realtà e tendenze del momento.

Il programma di questi quattro giorni è denso e ricco, ce la faremo a gustarci tutto il gustabile?

A Cena con Delitto !

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Avete presente Invito a cena con delitto? Il film commedia anni ’70 dove cinque famosi investigatori venivano invitati a trascorre un weekend nella casa di uno strano e ricchissimo personaggio, con tanto di cena e delitto in pieno stile classico film giallo. Chi è cresciuto pranzando con Angela Lansbury alias Signora in Giallo, e cenando col Tenente Colombo, sa di cosa parlo. Signori e signore, siete tutti invitati ad una Cena con Delitto. Ce la farete a trovare l’assasino tra una portata e l’altra?

Una cena diversa dal solito, dove mettere alla prova le proprie doti d’investigatore, raccogliendo gli indizi, individuare movente ed arma del delitto, ricostruendo la scena del crimine e riuscire a scoprire ed arrestare il colpevole. Come la parte integrante di un film o di un libro, preparatevi ad interpretare il ruolo del perfetto detective: non ci sarà Sherlock Holmes che tenga, risolverete enigmi meglio di Hercule Poiret, interrogherete gli indiziati al pari del Commissario Maigret, vi districherete tra gli indizi con la classe di Ellery Queen.

Tutto questo durante la Cena con delitto, ogni tavolo sarà una squadra investigativa in competizione con tutte le altre, pronta a gareggiare e mangiare, tentando di risolvere il misfatto. Interrogatori ed analisi degli indizi fino ad arrivare a svelare il mistero.

Alla fine della cena ogni squadra investigativa indica colpevole, movente e arma del delitto. La squadra che indovina sarà la vincitrice.

Ma dove e quando vi chiedete?
Facile.. continuate a leggere.

Identità London: identità golose raggiunge Londra

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Identità London 2009 – I° edizione

LUOGO: Londra | DATA: 29-30 giugno 2009 | ORA: 10.00


Noi abbiamo già parlato e discusso, ce le siamo già godute le nostre Identità Golose. Saranno pronti loro? A fine giugno sbarca a Londra la piazza della cucina Italiana, The Italian Chef Congress, ovvero Congresso Italiano della cucina d’autore. L’annuale appuntamento di incontro e discussione gastronomico-culinaria tra pochi giorni debutterà all’estero, trascinando tutta baracca e burrattini.

Fondata dal giornalista e food editor Paolo Marchi nel 2004, si è rapidamente guadagnato una reputazione all’interno del mondo culinario, diventando come una piattaforma su cui gli chef di fama a livello mondiale si possono incontrare e scambiare idee, offrendo anche la possibilità di dare uno sguardo in profondità su innovazione e direzioni del mondo della cucina.

In soli cinque anni, Identità Golose è diventato uno dei leader a livello mondiale eventi culinari, ora per la prima volta si terrà al di fuori dell’Italia, con il lancio di Identità London. Mentre Identità Golose presenta più di un forum internazionale,  tutti gli sfozi di Identità London si concentreranno sulle migliori e affascinanti realtà e novità della cucina italiana contemporanea, con una particolare attenzione per la qualità e la tecnica.

Sarà pronta Londra a tutto questo fermento?

Che domande. La città conosciuta e rinomata per il suo dinamismo e multi-culturalità nell’ ambito ristorazione, Londra è sicuramente una scelta naturale per  l’espatrio e l’espansione di Identità Golose. Scopo degli organizzatori di questo G8 del gusto è anche evidenziare la qualità della gastronomia emergenti d’Italia.

Datemi un cucchiaio e solleverò il mondo

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Sempre per la serie benedetto sia il food design e tutti i suoi seguaci, ecco un’altra interessante proposta per sostenere la generazione del pratico e multiuso. Grazie a yanko design, avevamo già scoperto il cake-sharer ( contenitore che si trasforma in piattino coltello e forchetta). Adesso vi segnalo una variante sullo stesso tema, il cucchiaio sempre a portata di mano.

Curiosa questa scatola di cartone che contiene prelibatezze e custodisce un cucchiaio pronto all’uso. Proprio un asso nella manica, oserei dire. Come del maiale non si butta via nulla, anche questo packagin è stato progettato per avere più funzioni. L’idea viene dalla Cina e dai suoi designer: Won-Jae Lee, Jun-Yong Lee, Sang-Jun Hahn, Sun-Kyu Kim e Yeo-Wool Kang.

Un po’ insostenibile leggerezza del niente che è stata prontamente adattata alla necessità principale, alla conseguenza primaria dello shopping gastronomico compulsivo: vedo, compro, vorrei mangiare ma devo aspettare di arrivare a casa per avere gli strumenti per consumare. Adesso, gioia e dolore di potersi abbandonare al raptus alimentare e degustare sul posto il lauto pasto tanto desiderato.

In pratica il cucchiaio è stato estrapolato dallo spazio vuoto che si crea dal manico della scatola, il ben evidenziato da fotografia come  dead space. Basta staccare la linguetta seguendo le linee tratteggiate e piegare. Ecco pronto il cucchiaio.

Di seguito tutte le varie fasi illustrate sul come estrapolare lo strumento dalla scatola: