Teroldego Rotaliano vino autoctono del Trentino

Teroldego Rotaliano, vino autoctono del Trentino

Teroldego Rotaliano, vino autoctono del Trentino

Il Teroldego Rotaliano è  un vino autoctono per eccellenza. C’è da quasi mille anni e cresce al meglio in un lembo di terra pianeggiante nel cuore del Trentino, grazie alle bizzarrie di due fiumi che s’incrociano. Essi sono i padri di questo vitigno e nascono da due lati diversi della regione: l’Adige ha caratteri austriaci, il Noce più nostrani. Mescolano le loro acque in questa piana ma, al tempo stesso fanno da linea di confine tra due lingue e culture, quella austro-germanica e quella italica.

vini rossi frizzanti, la lista dei migliori

Vini rossi frizzanti italiani, lista dei migliori

vini rossi frizzanti, la lista dei miglioriSpesso ingiustamente sottovalutati, i vini rossi frizzanti italiani possono essere fonte inesauribile di sorprese e di piaceri. Il fenomeno che si è creato negli ultimi anni è inspiegabile. Si percepisce esitazione tra le persone che apprezzano questo vino, quasi fosse un peccato.

vermentino, vino doc italiano 100%

Vermentino, vino doc italiano 100%

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Il Vermentino è un vino bianco doc prodotto con uva regina delle colline che guardano il Mar Tirreno. Insuperabile come aperitivo o come compagno dei piatti di pesce. Terre diverse, climi diversi, posizioni diverse, pratiche diverse, questa è la biodiversità. Ecco come uno stesso vitigno può dare prodotti differenti in quattro regioni storiche. Il Vermentino Ligure è di casa nostra, ingauno, il Sardo nasce vicino al mare ma ha la parlata Ligure, il Toscano è quello più selvaggio, il Piemontese è il meno conosciuto.

liguria, imperia, vino, ormeasco di pornassio

Ormeasco di Pornassio, vino doc della Liguria

liguria, imperia, vino, ormeasco di pornassio

L’Ormeasco di Pornassio, doc dell’entroterra d’Imperia, in Liguria è un vitigno importato dal Piemonte che colora la riviera ligure di Ponente fin dal 1300. Dalla suggestiva cornice del castello medioevale di Pornassio, si è subito immersi tra i vigneti dell’alta valle Arroscia, estrema appendice settentrionale della provincia di Imperia, in cui nasce questo vino antico: l’ Ormeasco di Pornassio.

malvasia delle lipari: a salina in una vacanza tutta da bere

Malvasia delle Lipari: a Salina una vacanza tutta da bere

malvasia delle lipari: a salina in una vacanza tutta da bere

Sembra che il nome Malvasia delle Lipari derivi da una leggenda cristiana risalente all’epoca della dominazione musulmana, secondo la quale un contadino isolano che trasportava di nascosto un’anfora colma di vino Moscato, imbattutosi in un governatore arabo che indagava sul contenuto dell’anfora, per salvarsi ripose “succo di malva” pregando Dio perché tramutasse il vino in malva, e venne esaudito. A Salina la coltivazione della vite raggiunse nell’Ottocento il suo culmine, quando i produttori di Malvasia per commercializzare il vino che producevano avevano a disposizione una flotta mercantile che contava oltre un centinaio di velieri.

Pantelleria, Salina, Ischia

Vacanze alla scoperta del Passito e del Moscato di Pantelleria

 

vacanze all'insegna dell'enologia.Consigli

Pronti? Si parte. Poco in valigia, solo la macchina fotografica, tanta voglia di mare e di vino,  il costume, qualche bell’abito leggero stile “hippie”, come detta la moda quest’anno. L’obiettivo da raggiungere: un’ isola da sogno, vini da perdere la testa, vacanze che restano nel cuore e nell’anima. Passito e Moscato di Pantelleria. A ciascuno il proprio vino in una piccola e meravigliosa isola.

vini, montagna, CERVIM

Vini di montagna: il CERVIM per la viticoltura eroica

vini, montagna, CERVIM

I vini di montagna occupano meno del 5% della superficie vitata europea e sono prodotti in aree impervie. Stiamo parlando di vini di ottima qualità, che nascono in zone difficili, in cui la coltivazione della vite è definita “eroica” e che le istituzioni come il CERVIM cercano di valorizzare. L’Italia è il paese delle corporazioni, delle associazioni e dei consorzi più o meno solidi che spesso si sfaldano, rinascono o scompaiono, ma che hanno un solo grande interesse in comune, il vino. Uno di questi è il CERVIM sigla corta che racchiude una definizione lunga, centro di ricerca, studi, salvaguardia, coordinamento e valorizzazione per la viticoltura montana. Lunga sì, ma chiara, visto che nella denominazione è già ben evidente il progetto complessivo ed articolato.

bollicine, vino, salute

Vini e salute, anche le bollicine fanno bene

bollicine, vino, salute

Dopo l’ondata di studi che dimostrano gli effetti positivi sulla salute legati al consumo di vino rosso, arrivano interessanti scoperte da tutto il mondo a proposito dei bianchi secchi e con le bollicine.

Negli ultimi anni sono stati pubblicati i risultati di dozzine di studi scientifici che dimostrano gli effetti positivi sulla salute, derivanti da un moderato consumo di vino.

Spumanti e Champagne da tutto il mondo

Vini spumanti e champagne. Primo piano sul mondo delle bollicine

vino spumante champagne

Che sia uno champagne, tra i vini francesi più famosi al mondo, uno dei nostri buonissimi spumanti, o un Cava Spagnolo, è comunque un vino tutto bollicine, frizzante quasi sempre bianco o rosato, che si rifà ad una tradizione nata quasi 400 anni fa.

Spumante o champagne, il significato è lo stesso: spuma che crepita, bollicine che salgono nel bicchiere quasi all’infinito, calici che tintinnano toccandosi per il brindisi. Sono piccoli dettagli di un cerimoniale che appartiene ai momenti più belli di ognuno di noi e che può rallegrare la tavola anche in un giorno qualunque.

Prodotti di ogni territorio che raccontano una secolare tradizione, fatti con una certa uva di un certo vigneto e portano con sé l’esperienza e la passione del vignaiolo e della zona in cui sono nati. In questo Asti, Conegliano, Erbusco, Trento, la Spagnola Tarragona e la francese Reims sono esattamente uguali. Tutti identicamente vicini nel produrre vini spumanti di qualità, spesso con lo stesso metodo, eppure tutti diversi perchè sono un tutt’uno con la loro storia e la loro terra.

DOCG, DOC, IGT: sai che vino bevi?

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DOCG, DOC, IGT, Vino da tavola, per chi non è esperto è davvero facile perdere l’orientamento nel mondo delle sigle e dei disciplinari delle produzioni del vino italiano.

 

DOCG, DOC, IGT & co.Le caratteristiche di un prodotto vitivinicolo devono essere riportate sull’etichetta, così come nei prodotti alimentari, che affronteremo prossimamente. Le sigle descritte di seguito possono aiutare il consumatore finale a scegliere consapevolmente un prodotto piuttosto che un altro.

Ogni singolo disciplinare è chiamato tale perchè racchiude un insieme di “regole” che  tutti i produttori devono rispettare:

 

 

 

  • Nome del prodotto
  • Descrizione del prodotto
  • Indicazione dell’area geografica ed elementi che certificano la provenienza del prodotto dalla tale zona
  • Cenni sui metodi di controllo
  • Specifiche sull’etichettatura

 

Passiamo al lato pratico..

Vino & Giovani, Art de Vivre

Il 21 dicembre, alla Facoltà di Economia dell’Università degli Studi di Roma “Tor Vergata”, torna “Vino e Giovani”, la campagna di educazione alimentare e comunicazione ad hoc per le nuove generazioni di Enoteca italiana e Ministero delle Politiche Agricole, in partnership con il progetto europeo “WinelnModeration. Art de Vivre“, con la partecipazione dell’attore Beppe Fiorello , in veste di testimonial della giornata (info: www.vinoegiovani.it).  Nelle edizioni 2003-2005 e 2008-2009 sono stati 18000 i giovani under 30 coinvolti in tredici università d’Italia e 55000 i contatti sul web, all’insegna dello slogan “Bevi poco per bere bene“, “Per Bacco Ragazzi” e l’attuale “Art de Vivre“.

“Confrontarsi con i giovani ed incontrarli in sedi come le Università- spiega Fabio Carlesi, segretario generale di Enoteca Italiana- in cui avviene la formazione delle nuove generazioni, vuol dire raccontare loro cosa c’è dietro un bicchiere di vino: il lavoro e la passione dei tanti protagonisti del mondo dell’enologia , ma soprattutto una cultura che in Italia ha radici profonde e lontane , e la testimonianza più recente è il riconoscimento da parte dell’Unesco alla Dieta mediterranea, che prevede un bicchiere di vino”.

Un’intera giornata sarà quindi dedeciata all’incontro-confronto con i giovani, per i quali “Vino” vuol dire identità culturale. Recenti studi rivelano che la maggior parte dei giovani italiani bevono per socializzare e non per sballarsi, ed ha ben presente il concetto di moderazione perchè, a differenza dei loro colleghi, in particolare quelli del Nord Europa, che consumano i superalcoolici per trasgredire, sono “figli” della secolare cultura enologica italiana”.