TEMPO: 10 minuti | COSTO: basso | DIFFICOLTA’: media
VEGETARIANA: SI | PICCANTE: NO | GLUTINE: NO | BAMBINI: NO
Cocktail.
Estate, tempo di freschi aperitivi all’ombra del glicine e dell’edera del bersò in giardino. Benedetto sia l‘happy hour, chi lo ha inventato e i cocktail tutti! Già tempo fa abbiamo scoperto come sopravvivere a questo lieto evento socio-gastronomico. Quindi largo alla creatività, addentriamoci nel magico mondo dello shaker alla ricerca di proposte per il cocktail dell’estate.
Questa è la volta di Pimm’s Cup. Aperitivo che si rifà alla tradizione alcolica inglese, la ricetta classica è a base di gin ma proposto anche in altre versioni con scotch, brandy, rum, whisky o vodka.
Come l’ho scoperto? Qualche sera fa per caso, tra le prime zanzare che ti vengono a trovare e l’indecisione tra prendere il solito mojito o negroni che sia. Ho scelto a caso tra i cocktail che il menù proponeva, per provare il brivido dell’incerto. Chiaramente amore a prima vista e primo assaggio, nessuno però ha suputo spiegare il perché e il per come. Odore dolce e carmelloso, in contrasto con la freschezza del cetriolo e il sapore forte della menta. Poi oggi misticamente distillate.com ha svelato l’arcano mistero, rispondendo a tutte le mie domande sul mio nuovo amico.
Un cocktail guarnito dalla classica fettina di cetriolo, semplice ed essenziale nel sapore e nella presentazione davvero lontana ai manufatti barocchi cocktail alla frutta a cui siamo abituati. Nato nel lontano 1840 dalle sante manine di James Pimm, è uno dei cocktail estivi più popolari in territorio anglosassone. Facile facile da preparare, potete preparare grandi brocche da cui poi ognuno potrà attingere, oppure dilettarvi in ogni singolo bicchiere. Sappiate che orientativamente vi serviranno le quantità di seguito indicate, poi naturalmente da rivalutare a seconda dei propri bisogni e personalissimi gusti.