A pranzo
Minestrone alla ligure: un aiuto per restare in linea con gusto
Ma come si può arrivare al dolce senza aver già occupato le 1200 kcl previste? Ecco che entra in gioco il minestrone, eccezionale alleato della linea e validissimo aiuto contro il freddo invernale.
Merluzzo, cipolle, olive e polenta gli ingredienti per chi ama mangiare pesce anche in inverno
Come preparare i crostoni di polenta con i finferli
Il colore del cappello dei finferli è giallo, più o meno intenso, destinato a cambiare verso tonalità rossastre una volta che è stato toccato. Fa piacere notare che questi funghi sono considerati tra i più digeribili, e sebbene si sposino perfettamente con panna e besciamella e siano dunque ottimi, ad esempio, con le lasagne, tuttavia possono essere presentati anche in versioni più leggere, attraverso le quali è possibile inoltre apprezzarne al meglio il sapore più delicato di quello del porcino.
La ricetta proposta quest’oggi è di origine trentina, ed abbina ai finferli polenta e fontina, unite a creare un grande equilibrio di sapori in cui il dolce della fontina s’armonizza col fungo delicatamente amaro. In abbinamento si consiglia un vino rosso, il Marzemino su tutti.
Dolci pasquali: la schiacciata toscana
Per gli amanti della linea, l’hamburger light
Come preparare degli ottimi Fagioli all’Uccelletto
L’origine delle definizione “all’uccelletto” è, come per molte ricette della tradizione, avvolta nel mistero…
Il nostro beneamato Pellegrino Artusi era convinto che questo nome insolito fosse dovuto agli aromi usati nella ricetta, i quali sarebbero gli stessi con cui si insaporiscono anche gli “uccelletti”.
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Nuggets di pollo: per i bambini, ma non solo!
Una ricetta ai profumi di Sicilia, le Scaloppine all’arancia e pistacchio di Bronte
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Patè fai da te!
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Mozzarella, in carrozza!
Per chi sta particolarmente attenta alla linea, bisogna ricordare come la mozzarella non sia un formaggio particolarmente magro: comporta infatti tra le 240 e le 250 calorie per 100 gr.. Nonostante questo, oggi ci concediamo lo sfizio di una ricetta veloce e che richiede pochi ingredienti, una ricetta semplice ma non facile, poichè se è pur vero che “fritta è buona anche la carta”, tuttavia friggere bene non è mai scontato: sto parlando- naturalmente- della mozzarella in carrozza.
Prima però, come spesso amo fare, qualche breve cenno su come si procede dalle materie al prodotto finito. Il processo di lavorazione della mozzarella richiede notevole abilità manuale: estratta la cagliata, si procede scaldando parte del siero ad una temperatura sui 50° C per poi versarlo sulla cagliata. Dopo un quarto d’ora è necessario ripetere il procedimento, ad una temperatura questa volta più alta, a 60° C, quindi si lascia riposare per favorire l’acidificazione. In una seconda fase “si fila”, ovvero si taglia la cagliata a fette, di regola sottili e lunghe per poi immergerle in acqua a 90°. Infine si procede alla lavorazione a mano- e qui abitudine ed esperienza la fanno da padrona- per ottenere le forme desiderate. Adesso prepariamo la mozzarella in carrozza.