Torta allo yogurt e cioccolato


La torta allo yogurt rappresenta uno di quei dolci che allo stesso tempo riescono ad essere amati dai grandi e dai bambini, e a cui quasi nessuno sa rinunciare. Adatta alla prima colazione, o ad una merenda rinforzata con qualche piccolo coetaneo, o semplicemente per coccolarsi un po’, la torta allo yogurt è uno di quei dolci soffici e leggeri da cui non puoi fuggire.Di torte abbiamo parlato spesso qui su Ginger, da quelle dai dolci per le feste dei bambini alle complicate torte nuziali, ma spesso la bontà sta nella semplicità delle cose.

La variante che vi presentiamo oggi è ancora più golosa, miscela lo yogurt con un po’ di cacao. Volete riassunti allora i tre buoni motivi per prepararla? Veloce, facilissima da fare e soprattutto eccellente. Una volta letta la ricetta correte in cucina a realizzarla e raccontateci se ha rispecchiato le vostre aspettative.

Torta con yogurt e cioccolato

Ingredienti per 8-10 persone:

Per la tortiera:

  • 20gr di burro
  • 1 cucchiaio di farina

Royal Banana Bread del Château Frontenac a Québéc, Canada

Nell’estate del 1908 il Principe di Galles fece una storica visita alla città di Québec e fu ospitato allo Château Frontenac, probabilmente ancora oggi il più bell’albergo in Canada. Abbiamo già parlato di questa splendida città canadese, di insuperabile bellezza. Comunque, una volta sistemato, Sua Altezza Reale espresse il desiderio di avere una generosa porzione di dolce alla banana come spuntino serale, il che fu fatto con la massima diligenza.
Il giorno dopo l’Aide de Camp di Sua Altezza Reale ando’ ad incontrare personalmente il direttore generale, Tetlor McMahon, al fine di fargli sapere quanto il Principe di Galles aveva apprezzato il suo dolce alla banana.
Da quel giorno, il Royal Banana Bread dello Château Frontenac continua a fare furore coi suoi clienti.
Eccovi la ricetta originale:

Ditelo con… i Fiori di zucca ripieni alla ligure

Fiori di zucca.

Tra i fiori che si usano più comunemente in cucina vi sono certamente i fiori di zucca. I fiori di zucca, o meglio di zucchina, sono diventati un alimento così comune per la grande quantità che ne producono le piante di zucchine e per la possibilità d’uso.

L’abbondanza di questi fiori è tale che occorre tagliarne una parte per far sviluppare meglio quelli che rimangono sulla pianta e sono destinati a diventare zucchine. Per fortuna l’uso che si può fare di questi fiori in cucina è molto vario! Il loro gusto delicato li rende un ottimo accompagnamento per altri ingredienti dal sapore tenue, come ad esempio i gamberi o le patate. Nelle preparazioni tradizionali i fiori di zucca vengono insaporiti abbondantemente con ripieni di formaggio e acciughe, ma oggi vi propongo un ripieno ed una cottura con sapori meno marcati ma altrettanto invitanti: i fiori di zucca ripieni alla ligure.

Gli gnocchi al gorgonzola: specialità romana


Giovedì gnocchi” usiamo dire qui a Roma per poi di solito continuare con “venerdì pesce” e “sabato trippa”. Di tradizione contadina gli gnocchi sono un piatto davvero semplice da realizzare, ma anche qui, luogo che vai, usanza che trovi. Gli gnocchi potremmo definirli un tipo di pasta di forma tondeggiante e piccolina che può essere condita in diversi modi come diverse sono le farine con le quali si possono realizzare. Anche qui la zona di appartenenza influenza moltissimo la ricetta, per esempio, qui a Roma usiamo prepararli con la farina 00 e le . La nonna ricorda sempre che le patate da impiegare per avere buoni gnocchi devono essere vecchie ( e io dico non troppo!), infatti questo era un piatto degli avanzi. Il condimento che vi presentiamo oggi è invece un diversivo rispetto alla salsa di pomodoro, vedrete, piaceranno a tutti!
Gnocchi al gorgonzola (ingredienti per 4 persone)
  • 500gr di patate a pasta gialla e farinosa
  • 150gr di farina
  • 1 uovo
  • 40gr di burro
  • 60gr di gorgonzola
  • 40gr di grana grattugiato
  • sale

Una ricetta per il BBQ: Spiedini di manzo alla Spagnola

Voglia di stare all’aria aperta e di trascorrere delle belle giornate sotto il sole, in campagna o al mare. Eh si, questo è l’effetto dell’estate!
Ma l’aria aperta apre anche l’appetito, e per l’ora di pranzo lo stomaco si fa sentire! E cosa c’è di meglio, quando se ne ha la possibilità, che accendere un bel barbecue. Si cucina stando all’aria aperta tutti insieme a guardare le fiamme che poco a poco si affievolano per lasciare spazio alla brace, rossa e calda su cui cuocere le nostre pietanze.
Per cucinare alla brace è molto semplice, basta avere qualche fettina di carne o della salsiccia e il resto vien da sé. Ma se per caso avete voglia di provare qualcosa di diverso non vi resta che preparare gli Spiedini di manzo alla Spagnola.

Fagottini ai gamberi, rustici al sapore di mare

Poche righe per introdurre la ricetta di oggi, un piatto o meglio una porzione da rosticceria, per usare i gamberoni in modo differente.

Anziché preparare la solita pasta con i gamberoni o un secondo, mi sono divertito a trovare qualcosa di diverso, allo stesso tempo comodo da mangiare e semplice nel gusto.

Cosa ne è venuto fuori? Ebbene non vi resta che seguire le indicazioni per preparare i Fagottini di gambero e farmi sapere la vostra opinione!

Insalata di arance e cipolla rossa di Tropea

Arriva l’estate, il tempo si fa più caldo le giornate si allungano e la voglia di mettersi in costume ci mette in fuga dalla cucina. La paura di aumentare quelle belle maniglie dell’amore che già circondano i nostri fianchi quasi ci impedisce di toccare il frigo come se potessimo ingrassare solo guardandolo.

Eppure una soluzione c’è, non serve per nulla digiunare, anzi, piuttosto che ridursi all’osso per poi riprendere solo con una fetta di pane tutti i chili persi, conviene decidersi a fare un po’ di movimento e soprattutto una sana alimentazione. Ecco quindi venirci in aiuto l’insalata, alimento ricco di sali minerali e vitamine, facile da preparare e comoda da mangiare ovunque. Insalata di arance, questa preparazione è una ricetta consigliatami da un amico un’estate fa, mentre ero in preda all’ansia da pancetta. In alternativa potreste provare anche qualche variante con il pompelmo, per esempio, per le quali valgono le stesse considerazioni nutrizionali.

Un’idea per un secondo estivo: il Pollo al limone

Una simpatica idea per una marinatura nuova che ho trovato in un libro di ricette indonesiane, fresca e molto saporita che si accosta molto bene soprattutto alle carni bianche.

Della marinatura ho già parlato in altre occasioni, ma mi fa piacere proporvi delle ricette nuove e, spero, suggestive che potete sperimentare a casa.

Marinare le carni prima della cottura è un ottimo metodo per insaporire la carne stessa, e renderla più facilmente digeribile, visto che la marinatura interagisce con le proteine e gli altri componenti della carne modificandoli e rendendoli più semplici da scomporre.

Visto che ormai siamo in estate, e lo stomaco vuole faticare il meno possibile, perché non dargli una mano facendo marinare un po’ gli alimenti? Iniziamo con il Pollo al limone.

Spiedini di zucchina e salmone, stuzzicanti e leggeri per una cena in allegria

Sarò un fissato, ma gli stuzzichini da poter mangiucchiare pian pianino discutendo con gli amici e sorseggiando un buon bicchiere di vino sono per me una delle cose migliori da gustare insieme ai miei ospiti per passare una serata piacevole.

La cosa che penso sia più fastidiosa quando si invitano delle persone a cena è doversi alzare in continuazione da tavola per andare a controllare cosa succede in cucina. Perché invitare delle persone in casa se poi io sto per i fatti miei tra i fornelli?

Poi adesso che il caldo si fa sentire, diventa quasi una sofferenza sostare in tavola per lungo tempo, meglio qualcosa da afferrare con le dita, semplice leggera e gustosa, che riempie ma non appesantisce. Tanti assaggini, insomma, che non siano i soliti salumi o formaggi. Cosa preparare per delle occasioni di questo tipo? Provate gli Spiedini di zucchina e salmone.

Il caffè: la sua storia e la sua crema


Sono milioni gli italiani che tutte le mattine amano portare alle labbra una calda tazzina di caffè profumata, ma pochi si saranno chiesti l’origine di questa bevanda e i suoi molti usi. Molte sono le leggende sull’origine del caffè, alcune lo farebbero risalire allo Yemen, altre all’Abissinia, altra ancora all’Arabia, di certo sicuramente c’è soltanto che il caffè mano mano si è diffuso, anche in seguito alla tratta degli schiavi africani, nelle piantaggioni tropicali dell’America meridionale.

In Italia il caffè varcò il nostro confine intorno al 1600 grazie al padovano Prospero Alpino noto botanico e medico, che ne porto’ alcuni sacchi dall’Oriente. Molte sono le specie del caffè più o meno conosciute in Italia; le più note e le più apprezzate commercialmente sono:

Torta di spinaci e crescenza, una torta salata dalle mille virtù

Per le cenette romantiche o per le feste in terrazza vi suggerisco di provare la ricetta di oggi, una rapidissima e saporita torta salata che ho sperimentato qualche tempo fa.
Si cucina praticamente da sola, visto che va messa in forno, in modo tale che mentre lei cuoce voi potete stare in compagnia dei vostri ospiti, senza dovervi preoccupare eccessivamente della cucina.
È molto pratica, infatti può esser tagliata a quadratini e servita con degli stuzzicadenti, in stile finger food, o, se per caso ne avanzasse un po’, l’indomani potrete portarla in ufficio come comodo pranzo al sacco. Provare per credere: la Torta di spinaci e crescenza.

Mozzarella in carrozza light


La mozzarella in carrozza è un piatto sicuramente godurioso ma ricchissimo di calorie, soprattutto per la presenza del fritto. E’ un piatto di origine campana ma diffusosi via via in tutta Italia. Mi ricordo ancora quando, andando a visitare la bellissima città di Verona, di cui mio padre è nativo, ci imbattemmo in una friggitoria che sfornava calde calde mozzarelle in carrozza filanti. Dopo quell’esperienza ho creduto che la mozzarella in carrozza fosse veneta in realtà era semplicemente una contaminazione gastronomica! Se la cosa che vi ha frenato fino ad ora nel fare spesso questo piatto sono state le molte calorie (600kcal. a porzione) provate a ridurle cucinandola in questo modo alternativo. Vi assicuriamo che a perderci saranno solamente le calorie e non il sapore.
Mozzarella in carrozza light (ingredienti per 4 persone)

Le Braciole napoletane al sugo

In Italia ogni regione ha le sue ricette, ma soprattutto i suoi modi di chiamare il cibo. Al sud, in particolar modo a Napoli, questa usanza di ribattezzare i piatti è una cosa molto comune. La cosiddetta braciola napoletana è uno di questi.

In Campania di solito la domenica si mangia il ragù. Quando non è possibile cucinare quello classico che prevede l’utilizzo di diverse parti della carne di manzo, è uso comune prepararlo con le braciole. E’ per questo che va fatta un’importante distinzione, perché nessuno sbagli se si trova a mangiare in una casa o in un ristorante nelle zone di Napoli.

Dimenticate la costoletta di maiale o qualsiasi altro tipo di carne arrostita cui siete abituati quando pensate alla braciola napoletana. Forse non tutti conoscono la preparazione originale di questo prelibato piatto, parente strettissimo degli involtini di carne. Semplice e gustoso, si cucina in maniera veloce e il risultato è eccezionale. Ecco di seguito la ricetta per svelare il mistero di questo tipico piatto partenopeo.

Cassata al forno, semplice gusto di Sicilia

Torta di ricotta, semplice e gustosa

Oggi propongo una ricetta dedicandola a tutti coloro che conoscono la Sicilia e ne sono rimasti colpiti tanto dalle bellezze paesaggistiche e storiche che dalle specialità culinarie, e a tutti i siciliani sparsi per l’Italia.

Spero che preparando e gustando questo dolce, emblema dell’Isola, possano scacciare un po’ la nostalgia e rivivere i sapori e le sensazioni provate nella loro permanenza in Sicilia.

Una versione più leggera e meno edulcorata della tradizionale cassata è la Cassata al forno, molto semplice da preparare e tanto allettante quanto la coloratissima cassata tradizionale.

Il nome cassata deriva da una scodella tonda usata dagli arabi, la quasat, da cui il dolce prende il nome e la forma, ma la maestria della preparazione si deve alle suore, che anticamente in Sicilia svolgevano il ruolo dei nostri attuali pasticceri. La cassata nei secoli divenne un dolce così diffuso che la diocesi di Mazara del Vallo nel 1575 fu costretta a proibirne la preparazione per impedire che le monache fossero distratte dalle pratiche religiose.