Insalata di riso con lenticchie, farro e orzo

 

L’insalata di riso è uno dei piatti forti dell’estate, condita come più ci piace resta una delle preparazioni più fresche e gustose.

 

Per una volta immaginate però una variante, che comprenda legumi e cereali, mantenendo sempre quella squisita semplicità che caraterizza questo piatto. Chi ha dubbi sulle proprietà nutritive del riso ricordi che gli orientali ne fanno largo uso nella loro dieta e che l’apporto calorico di questo alimento è particolarmente basso. Condito nel modo più salutare se ne possono mantenere tutti i vantaggi, aggiungendo solo gusto e originalità.

 

L’aggiunta nella ricetta che sto per dare di farro e orzo arricchisce il nutrimento di questo piatto, la composizione di questi due tipi di cereali ricchi di fibre grezze e vitamine garantisce i loro benefici effetti disintossicanti e rinfrescanti. La loro cottura dipende da come sono stati conservati, se possibile è meglio acquistarli grezzi da lasciare a bagno per ammorbidirli, ma anche quelli già decorticati che si trovano adesso in commercio vanno bene. Associati al riso, anche integrale, sono un ottimo modo di variare la dieta settimanale.

 

La preparazione con le lenticchie aggiunge alle proprietà nutritive di questi ricchi cereali anche il giusto apporto di ferro, tanto importante per la nostra alimentazione, soprattutto se si è carenti di questa vitamina o si è in gravidanza. Ecco come preparare l’insalata di riso con lenticchie farro e orzo

 

I vari tipi di riso: dal vialone nano al riso venere

In Italia la coltivazione del riso ha iniziato a diffondersi nelle zone del milanese e del vercellese in epoca piuttosto recente, tra la fine del XIV e l’inizio del XV secolo, e sono tutt’oggi zone di produzione d’eccellenza di questa coltivazione. Proprio grazie alla immediata conversione di tale coltura ed alle buone risposte produttive della campagna piemontese che il riso continuo’ a diffondersi e ad essere apprezzato come piatto quotidiano per larga parte della popolazione. Con il riso si possono realizzare un numero incredibile di piatti diversi, dall’antipasto al dolce e, se cucinato a dovere, sarete sicuri di soddisfare anche i palati piu’ raffinati ed esigenti.

La riuscita della ricetta prescelta e’ comunque condizionata dalla scelta della varieta’ di riso piu’ indicata.
Bisogna tener conto delle rispettive caratteristiche dei tipi di riso che riguardano esclusivamente le dimensioni dei chicchi e le modalita’ di cottura. Sono poco significative invece le differenze tra le proprieta’ nutritive e le varieta’ a disposizione. Le varieta’ italiane di riso sono divise in vari tipi:

  1. Comuni: Le varieta’ piu’ note sono l’Originario e il Balilla. Hanno chicchi piccoli e tondi, adatti per minestre, minestroni e dolci e cuociono in 12 – 13 minuti.
  2. Semifini: riso con chicchi tondeggianti di media lunghezza. adatti per antipasti, risi in bianco, timballi. cuociono in 13 – 15 minuti circa. le varietà più conosciute sono padano, vialone nano, italico r.
  3. Fini: riso con chicchi lunghi e affusolati. perfetti per risotti e contorni, è molto apprezzato per la sua versatilità in cucina. la cottura è di 14 – 16 minuti. Le principali varietà sono s. andrea, europa.
  4. Superfini: con chicchi grossi e molto lunghi, particolarmente adatti alla preparazione di risotti e contorni. Cuociono in 16 – 18 minuti. Le principali varieta’ sono Roma, Carnaroli e Baldo.
  5. Riso Nero Aromatico Venere: appartenente alla sottospecie japonica, il riso Venere, nato nella Pianura Padana, è stato battezzato con il nome della Dea dell’amore e viene coltivato nelle province di Novara e Vercelli. E’ un riso aromatico, profumato, con un sentore di pane appena sfornato, tipico dei risi orientali. L’aroma lo si percepisce già annusando da vicino i chicchi crudi e diventa più incisivo con il calore.

Rotolini di melanzane: un antipasto per le vostre feste

Ispirato dalla richiesta di una nostra lettrice che era alla ricerca di un antipasto sfizioso per una festa che fosse a base di melanzane, mi sono ricordato di un piatto che amavo tanto cucinare qualche anno addietro, e ho pensato di passare l’informazione alla nostra amica!

Si tratta di semplici rotolini di melanzane, ma adattissimi a questo periodo, sono ottimi antipasti o contorni, leggeri, visto che la melanzana non è fritta ma arrostita, e rinfrescanti, grazie all’utilizzo del pomodoro fresco.

La praticità di questa ricetta? Che una volta cotte le melanzane, potete far a meno di accendere il forno e consumare i rotolini di melanzane freddi, soluzione che ho adottato più di una volta nelle sere in cui il caldo era diventato opprimente. Insomma, a me sembrano una buona soluzione, poi sta ai nostri amici giudicare, dopo aver provato!

Crostata di ricotta e kiwi


Molte sono le crostate cucinate in questo periodo: di frutta, con marmellata o con diverse creme. La ricettina che oggi vi presentiamo è formata da ingredienti di stagione, freschi e salutari. Gia in altro contesto abbiamo parlato delle importati proprietà terapeutiche del kiwi e quest’oggi vi diamo la possibilità di realizzare una ricetta con questo frutto che, oltre ad essere davvero bello, fa anche molto bene.
Crostata di ricotta e kiwi (Ingredienti per 4 persone)
  • 250gr di ricotta romana
  • 120gr di biscotti friabili
  • 100gr di burro
  • 85gr di zucchero
  • 2 kiwi di dimensioni medie
  • 1 uovo
  • 1/2 cucchiaino di sciroppo di limone.

Cannoli alla siciliana: origini e ricetta


La leggenda narra che il cannolo prenda il suo nome dalla parola volgare “canna”, ossia “rubinetto” in Siciliano. Ed è proprio così, come dimostratoci anche da vari documenti dell’epoca che attestano senza ombra di dubbio che il collegamento tra il dolce e i rubinetti, dai quali per scherzo si faceva uscire crema di ricotta invece di acqua, effettivamente esiste. E un dolce con una storia così lunga non può che entrare nella leggenda, e arrivare fino a noi così da poter provare quello che provarono i nostri antenati centinaia di anni fa, assaggiando questa prelibatezza.

Il cannolo alla siciliana è una tipica specialità siciliana che viene esportata ormai in tutto il mondo. Sono pochi quelli che non l’hanno ancora assaggiati, e quindi non sanno cosa si sono persi. Ogni luogo ha una ricetta lievemente diversa della preparazione di questo tipico dolce, il quale comunque rimane squisito in ogni caso, quindi vediamone assieme una delle tante varianti.

Piccole delizie ai quattro formaggi

Temo di aver abituato male mia figlia e le mie amiche.

Scherzo ovviamente!!!

Infatti da quando ho cominciato a “chiacchierare” di cucina preparo una quantità notevole di vivande, spesso dimezzando le dosi, e puntualmente distribuendo la maggior parte delle mie elaborazioni ai miei figli i quali sono felici, per qualche giorno, di non doversi arrabattare in cucina per preparare qualcosa che non sia la solita pasta o bistecca.

Spesso regalo qualcosa anche alle mie amiche che, quando mi vedono con un sacchettino sospetto, hanno un brillìo particolare nello sguardo.

Poi aspetto i commenti e le critiche eventuali ed utilissime affinché io possa correttamente postare la ricetta del caso.

Ieri ho trafficato parecchio in cucina anche perché dovendo andare da mia figlia le volevo portare qualcosa di buono equamente suddiviso tra preparazioni dolci e salate.

In casa c’erano vari aromi che spaziavano dall’odore dei formaggi al profumo di vaniglia e non so perché anche il mio gatto profumava di dolce: ancora non capisco come sia successo!

Un contorno semplice e veloce, i Fagiolini alla portoghese

Vi siete mai domandati perche i fagiolini si chiamano in questo modo? Apparentemente hanno ben poco in comune con i fagioli, eppure il nome è lo stesso. Beh, la specie botanica di appartenenza è uguale, ma la differenza consiste nel fatto che il fagiolino viene raccolto e consumato quando è ancora immaturo, quando, cioè, i semi che vi sono all’interno del baccello non sono ancora pienamente sviluppati.

Ecco perché si utilizza il diminutivo fagiolino, si tratta, infatti, di fagioli allo stato iniziale della crescita. Oltre che con il nome di fagiolino questo tipo di verdura, in alcune regioni italiane, è conosciuto con il singolare nome di cornetto, a causa della sua forma ricurva che lo fa rassomigliare appunto ad un piccolo corno.

Esistono differenti tipi di fagiolini, che si distinguono per colore, con gradazioni che vanno dal giallo al verde pallido e dal verde al bruno, e per forma, da quelli più o meno curvi e quelli con sezione rotonda o schiacciata, meglio conosciuti come fagioli del Papa o taccole.

Cucinare i fagiolini è molto semplice, basta sbollentarli per qualche minuto in acqua bollente e scolarli leggermente al dente per ottenere un ottimo ingrediente per insalate o da usare come semplice contorno. Ma a noi piace sempre sperimentare ed oggi vi proponiamo i Fagiolini alla portoghese.

Il risolatte: riso, latte e la ricetta per realizzarlo

Se tornando dal lavoro vi viene voglia di un dessert semplice, saporito e nutriente il risolatte fa per voi. In questo caso o passate al supermercato oppure seguite la ricettina che stiamo per darvi e realizzatelo da voi. Il riso al latte, o risolatte come volete chiamarlo, è adatto sia ai grandi che ai bambini, troppo spesso si ha la tendenza a comprarlo gia fatto ma in realtà gli ingredienti genuini che possiamo metterci noi rappresentano una garanzia di freschezza e genuinità. Ecco allora la ricetta del risolatte, facile veloce e soprattutto buonissimo!
Riso al latte (ingredienti per quattro persone)
  • 1lt di latte
  • 250gr di riso
  • 1 punta di coltello di sale
  • 80gr di zucchero
  • zucchero e cannella in polvere

Il culatello e le varie parti della carne di maiale

Le parti molto richieste nel maiale sono relativamente poche. Solo il 60% della carne di un maiale può essere venduta fresca, della parte restante il 35% viene insaccato. Arrosti, tagliati da cotoletta, prosciutto e spalla, formano solo il 34% di un maiale ben cresciuto. Con ciò si spiega anche il suo prezzo elevato. L’età ed il tipo dell’alimentazione sono decisive per la qualità della sua carne. Nella cotoletta anche un profano diviene intenditore: maiali giovani hanno cotolette più piccole con un bordo di grasso relativamente largo e sono più chiari nella carne; animali più adulti presentano cotolette più grandi con carne rosso scuro e con fibre più grasse.

Nei primi giorni dopo la macellazione la carne di maiale ha il miglior sapore. Il macellaio distingue nel prosciutto il soccoscio, la parte interna, la noce ed il fianco. Questi sono i pezzi più richiesti e più cari. Dal soccoscio e dalla parte interna si tagliano le fettine, particolarmente morbide dalla noce e dal fianco. Il soccoscio non è tanto richiesto come arrosto. La spalla viene divisa in scapola e falso filetto: tutte le parti si addicono eccellentemente per arrosti. La coppa è una parte mista, i cui fasci muscolari sono adagiati in sottili strati di grasso: con l’osso ci dà un arrosto saporito, senza osso e nella stessa qualità è proporzionalmente più caro; tagliata in fette viene offerta come cotoletta di coppa.

Cucinare con il bimby: tiramisù all’ananas

Salve amici lettori, con molto piacere ho potuto notare il forte interesse riscontrato verso l’articolo sul bimby. Immagino quindi che vi sarete di sicuro chiesti che tipo di ricette è possibile realizzare con questo magico elettrodomestico, ed eccovi quindi accontentati. Prima di citarvi qualche ricettina realizzabile con il bicchierone del Bimby ci tengo però a fare una sottolineatura: i metodi tradizionali di cottura conferiscono ai cibi sapori che non è possibile avere con altri metodi; certo il bimby è comodo, veloce ed senz’altro un’ottimo compromesso che unisce praticità e gusto ma ricordatevi che i metodi tradizionali sono tutt’altro.
Detto questo con il bimby è possibile realizzare praticamente di tutto: dai sughi, alle salse besciamelle, al ragù, ai primi piatti, ai secondi fino ai dolci. Quest’oggi vi vogliamo suggerire la ricetta del tiramisù all’ananas realizzata con il Bimby. Se poi vorrete seguirci nei prossimi giorni vi suggeriremo altre ricette da realizzare in maniera comoda e veloce, anzi no….fateci sapere cosa vi piacerebbe cucinare e noi vi diremo come!

Non c’è solo la minestra, ma anche l’Isalata di fagioli

Chi lo dice che fagioli e legumi devono essere considerati degli ingredienti invernali? Generalmente quando si parla di questo tipo di vegetali si pensa sempre alle tipiche minestre, calde e fumanti, ottime per trovare un po’ di conforto nei freddi mesi invernali, ma se cucinati in modo diverso i legumi ed in particolar modo i fagioli diventano un corposo ingrediente per delle insalate dal carattere estivo.

Sarà sufficiente sbollentare i legumi e scolarli leggermente al dente, e poi lasciarli raffreddare per ottenere dei magnifici componenti per formare una robusta e saporita insalata. Aggiungendo i fagioli alle insalate, le rendiamo un piatto unico vero e proprio, poiché soddisfano tutti i principi nutritivi. I legumi sono uno degli elementi base per i vegetariani, ricchi di ferro ed altri componenti, sono tra gli alimenti che riescono meglio a sostituire la carne.

Un’insalata di fagioli può essere un piatto ideale per la stagione estiva, completo e fresco, ricco di energia. Come semplice contorno o come piatto unico è un’ottima soluzione, e poi è semplice anche da portare a lavoro!

Frittatine di patate al basilico… raffinata cucina tradizionale

Oggi frittata! Ve ne abbiamo proposte già diverse versioni, ma la frittata è un piatto di cui non ci si stanca mai. È uno di quei piatti miracolosi, non si sa cosa preparare per pranzo o per cene? Il problema si risolve da solo, ma è ovvio, una frittata!

Frittatone di tutti i tipi sono una delle portate preferite dai bambini, ma sono anche delle fedeli alleate dei vegetariani, insomma le frittate fanno contenti un po’ tutti. E poi, volete forse dire che un bel panino con la frittata della mamma non è uno degli spuntini migliori che si possano desiderare?

Le frittate, o se volete omellette, nome francese con cui sono conosciute in tutto il mondo le frittate, possono diventare uno stuzzicante secondo adatto a cene e a pranzi a cui si cerca di dare un po’ di stile. In che modo? Giocando sulla fantasia e sulla presentazione del piatto! Provate con le Frittatine di patate al basilico.

Semplicità e gusto con le Tagliatelle alla romana

In una delle ultime permanenze a Roma, ho avuto modo di assaggiare un primo piatto molto gustoso e molto adatto per un buon pranzetto o cena estive. Questo primo, secondo me, si presta bene ad esser consumato nei mesi un po’ più caldi perché viene condito, non con una salsa o un condimento cotti e quindi caldi, ma per fare questa ricetta si usa un condimento a crudo, fresco e saporito.

Ho fatto diverse ricerche in seguito per verificare se effettivamente si trattava di un piatto di origine romana, ma sfortunatamente non ho avuto molto successo e non sono riuscito a scovare le origini di questa portata, per questo ho deciso, almeno per quel che mi riguarda, di accettarla come romana.

È un primo molto semplice e non richiede di trascorrere molto tempo al calore dei fuochi della cucina, per preparalo occorrono degli ingredienti di buona qualità, genuini che comunque si possono trovare facilmente in tutte le città. Procuratevi tutto il necessario per preparare le Tagliatelle alla romana.

Pane, amore e…. fantasia. Fatti in casa

Il titolo del post ricorda certamente un film del 1956 o giù di lì che vide protagonista la Lollobrigida e Vittorio De Sica. Sicuramente l’accostamento sembra forse un po’ ardito ma, nella preparazione di questo prezioso alimento c’è proprio l’amore, la passione e la fantasia che si esprime nelle forme che con il pane si possono realizzare.

Il pane che ho confezionato è commestibile ma alcuni panettiere che si “divertono” come me a preparare forme insolite per decorare le loro vetrine, danno una consistenza diversa all’impasto con l’aggiunta di grandi quantità di sale per allungare la “vita” delle loro creazioni.

E’ facile intuire che preparo il pane con l’ausilio del mio fedele mixer e successivamente a mano e non con il supporto della macchina del pane certamente utile per una preparazione programmata e “quasi” senza sorprese. Le forme che si ottengono con questo elettrodomestico sono però tutte uguali mentre a mano ci si può sbizzarrire a volontà come ampiamente dimostrerò in seguito.