Ogni anno in questo periodo veniamo letteralmente sommersi dai fiori di zucca, ma, a differenza di quello che potrebbe succedere con altri alimenti, dei fiori di zucca non ci stanchiamo mai. Perchè? Perchè abbiamo trovato una ricetta che, come spesso succede, non si sa più chi ce l’abbia fornita, la utilizziamo ormai da anni e non l’abbiamo più lasciata. La troviamo così appetitosa che l’abbiamo sostituita a quella che prevedeva la sola pastella in cui immergere i fiori di zucca prima di friggerli.
La ricetta che vi propongo oggi è quella dei fiori di zucca fritti ripieni di acciughe e mozzarella. Già il solo ripieno è gustoso di suo, ma se pensate alla pastella che li ricopre formando una dorata crosticina, non si può resistere. Già al primo morso vi ritroverete in bocca un involucro croccante che racchiude un ripieno filante, davvero non ci sono parole, se non il consiglio di provarli. Certo, non saranno adatti per chi è a dieta, ma io un pensierino ce lo farei ugualmente, daltronde, si vive una volta sola…
Bruschette che passione, le trovo così pratiche, veloci e dalle mille possibilità di condimento che non stancherebbero mai. Ecco perché in casa, soprattutto in estate, le prepariamo molto molto spesso. Ne avevamo già parlato quì e quì, ma ci sono così tante varianti che sarebbe un peccato non conoscerle. Se pensiamo che la bruschetta nasce come piatto povero della cucina nostrana, mi viene da pensare che è proprio partendo da ingredienti semplici che spesso si ottengono delle vere e proprie delizie. Le bruschette su cui ci soffermiamo in questo post sono, quelle al lardo, quelle alle olive, quelle alla scarola e quelle alla greca.
In questo articolo non troverete delle vere e proprie ricette, ma delle idee, degli spunti da cui partire improvvisando con gli ingredienti disponibili in casa sul momento. Vi consiglio di utilizzare dell’ottimo pane, ad esempio quello pugliese o quello toscano, ovviamente il tipo che vi piace di più, magari un po’ raffermo per ottenere risultati migliori. Spero che vi piaccia l’aglio perché, soprattutto nel caso delle bruschette classiche, quelle al pomodoro, tendo sempre a strofinarne uno spicchio sulla superficie delle fette, dona un tocco di sapore in più.
Il riso al forno è uno di quei piatti che a casa mia si mangiava spesso, per così dire, nel senso che era uno dei potenziali piatti domenicali o una soluzione da offrire a delle cene tra amici, ma con il passare del tempo mi sono resa conto che non era affatto un piatto così comune, che molte persone non l’avevano mai mangiato e che il riso viene maggiormente considerato come timballo, se non è risotto, e non come una bella “pasta al forno“!
Questa variante è davvero un ottimo piatto unico e io trovo sia perfetto per l’estate così come lo è l’insalata di riso. Non solo si può preparare con anticipo, e quindi è molto pratico per portarlo a una cena al mare o per averlo già pronto, solo da riscaldare nel forno, dopo una giornata sulla spiaggia, in più è davvero sostanzioso, è un perfetto pasto a sè che può tranquillamente essere seguito solo da una macedonia di frutta fresca o un gelato.
Tesso le lodi del riso al forno, perchè se è preparato bene, non è secco, le porzioni vengono fuori perfette e contornate da un po’ di sughetto e da mozzarella filante, bè, insomma, è davvero una delizia culinaria, casereccio, casalingo, saporito e anche volendone preparare la variante più semplice, riso al sugo e mozzarella, con pangrattato e parmigiano grattugiato, è un piatto che fa sempre la sua figura e sazierà anche i commensali più esigenti.
Se accostiamo un’orata ai finocchi, alle arance ed ai pompelmi rosa, otterremo un secondo appetitoso e leggero. Gli agrumi conferiscono un gusto ed un aroma particolari, donando una freschezza unica. E possiamo così gustare un piatto fresco e leggero che ci allieta il palato. Ad essere sincera non amo particolarmente questo tipo di pesce, ma cucinato così ne mangerei a quintali, altro che bis. Tra le qualità dell’orata oltre il ridotto contenuto di calorie, poco più di 100 per 100gr, ricordiamo la ricchezza di sali minerali ed il ridotto apporto di grassi, che la rendono adatta ad una dieta ipocalorica.
Di conseguenza capiterete il perchè la mangio senza fare troppe storie e la propongo soprattutto durante le serate con le amiche, quando si vuole stare in compagnia e non farsi mancare niente a tavola pur mantenendosi leggeri. Il contorno che consiglio è costituito da patate al forno con erbe aromatiche, un’accoppiata ideale.
TEMPO: 10 minuti + la cottura delle uova | COSTO: basso | DIFFICOLTA’: bassa | VEGETARIANA: no | PICCANTE: no | GLUTINE: si | BAMBINI: si
Abbiamo aperto questa settimana con una ricetta di un’insalata e allora siccome in questa stagione le idee per le insalate non sono mai troppe direi di continuare su questa scia: pertanto questa settimana si mangia insalata! Quella di oggi é una ricetta decisamente più leggera rispetto a quella di ieri, sia negli ingredienti sia nei sapori. Si tratta infatti di un piatto a base di uova sode, spinacini, scaglie di ricotta, mele e noci sbriciolate. In realtà é un bel piatto unico, potete infatti sia consumarlo a pranzo accompagnato da una fetta di pane sia proporlo come leggero antipasto ad una cena informale tra amici, scegliete voi.
Trovo che i panini vadano spesso sottovalutati. Spesso li etichettiamo come due fette di pane con in mezzo una misera fetta di prosciutto, o di altro salume, e di formaggio. E qualche volta è davvero così. Ma utilizzando ingredienti di qualità e che ben si sposano tra di loro, potremmo ottenere una valida alternativa ad un pranzo, con tutti i crismi, valori nutrizionali compresi. E’ il caso della Zingara Ischitana, riduttivo definirla un semplice panino, ma in realtà la base è quella. Si tratta di due fette di pane cafone, che racchiudono delle chicche della zona: fiordilatte e speck, ma non solo…
Tra l’altro un punto a favore dei panini sta proprio nella loro praticità, facili da preparare, anche in anticipo, si prestano ad essere trasportati e consumati in qualsiasi posto, con buona pace di chi non ha la possibilità di consumare i suoi pasti comodamente seduto ad un tavolo. Tornando alla premessa, avendo la fortuna di reperire gli ingredienti tipici del luogo, otterremo una zingara da leccarsi i baffi.
TEMPO: 10 minuti | COSTO: medio – alto | DIFFICOLTA’: bassa | VEGETARIANA: no | PICCANTE: no | GLUTINE: no | BAMBINI: si
L’Estate é la stagione migliore per gustare le insalate, fresche, croccanti e saporite. Tra il caldo e la voglia di stare in forma le mangiamo più volentieri che nelle altre stagioni. In realtà questa insalata di oggi tutto è fuorché dietetica, infatti prevede una combinazione di sapori esplosiva: pere coscia, formaggio blu stilton e petto di anatra affumicato. Il tutto condito con una vinaigrette allo champagne. La ricetta l’ho trovata sfogliando un “Sale e Pepe Collection” proprio sulle insalate e mi ha subito inspirata. Devo dire che l’insieme dei sapori e delle consistenze é davvero straordinario. Tra gli ingredienti trovate il petto di anatra affumicato ma se per caso non riuscite a reperirlo dal vostro salumiere allora potete tranquillamente utilizzare quello fresco.
TEMPO:20min + il tempo di raffreddamento|COSTO:basso|DIFFICOLTA’:bassa
VEGETARIANA:SI|PICCANTE:NO|GLUTINE:SI|BAMBINI:SI
Ci sono diversi tipi di pesto, ma per me quello classico è uno solo: il pesto alla genovese. Ogni anno in questo periodo ne produciamo in quantità industriali (va bene, non esageriamo, ma diciamo pure che è sufficiente per qualche mese). Lo congeliamo in bicchieri di plastica monoporzione in modo da avere delle pratiche dosi sempre pronte da tirare fuori dal congelatore. E all’occorrenza lo utilizziamo.
E così è stato anche nel caso di questa insalata di pasta al pesto, patate e fagiolini. A dir la verità quello impiegato nell’insalata di pasta era proprio fresco preparato in giornata e ciò ha conferito al piatto una freschezza unica, avete presente il profumo di basilico che si sparge in tutta la casa? Il tocco delle scaglie di parmigiano che si sposa perfettamente con il resto degli ingredienti costituisce la ciliegina sulla torta. I vantaggi? Io l’ho preparata al mattino, l’ho condita e messa in frigo. All’ora di pranzo mi è bastato apparecchiare e portarla in tavola.
In generale non amo molto i fritti, vuoi per questioni di gusto, vuoi per ragioni di salute o semplicemente per la voglia di non appesantirsi troppo, quando una ricetta prevede questo tipo di cottura soprassiedo, a volte rinuncio, altre cambio metodo. Ma ci sono dei periodi, tipo questo, in cui una voglia improvvisa ed incontrollabile di quella crostiscina saporita si impadronisce di me, ed allora perchè non cedere?
Così è stato con le crocchette di tonno e besciamella, in questo caso la cottura è prevista nel wok, avete presente quel tipo di padella protagonista del metodo di cottura più “in voga” in Asia? Ecco le crcocchette di tonno e besciamella andranno fritte li, ma se non l’aveste in casa non temete, una padella profonda andrà più che bene. Le crocchette di tonno e besciamella costituiscono un secondo super appetitoso, a patto che vi piaccia il tonno. Una valida alternativa potrebbero essere i gamberetti. Ultima cosa, utilizzando la besciamella pronta, come previsto dalla ricetta, dimezzerete i tempi di preparazione per un piatto veloce e rapido.
TEMPO:10 min+ 1ora e 1/2 di cottura|COSTO:basso|DIFFICOLTA’:medio-bassa
VEGETARIANA:SI|PICCANTE:NO|GLUTINE:SI|BAMBINI:SI
Devo ammettere che consumato da solo, soprattutto se al naturale, non mi faccia impazzire. Ma se iniziamo a parlare di quello intero e cremoso, o meglio ancora di quello greco, ecco che le cose cambiano. Se arricchito con la frutta, con il miele, con i cereali o (ed ecco che esce fuori la golosona che c’è in me) con le gocce di cioccolato, allora inizio a farci un pensierino. Sto parlando dello yogurt, alimento che utilizzo spesso in cucina, insieme alla ricotta, soprattutto per la preparazione dei dolci.
In questo caso però ho deciso di impiegarlo in una preparazione estiva si, ma salata: la crema di pomodori. Si tratta di un piatto freddo che può essere consumato sia come contorno o come primo piatto, magari accompagnato da formaggi e salumi. Non escludendo comunque di poterlo gustare tiepido accompagnata da crostini di pane. Il sapore acidulo dello yogurt contrasta piacevolmente con la dolcezza dei pomodori, provatela.
TEMPO:10min + 20 min in forno|COSTO:basso|DIFFICOLTA’:bassa
VEGETARIANA:NO|PICCANTE:NO|GLUTINE:SI|BAMBINI:SI
Queste sono in assoluto le polpette più sfiziose che io abbia mai assaggiato. Sono così fresche, quell’aroma di limone dato dalla scorza grattugiata aggiunta all’impasto le rendono così piacevoli che è impossibile fermarsi dal divorarle tutte. La ricotta contribuisce a renderle leggere ed alla fine del pasto ci si alza da tavola appagati e contenti. Quando si dice delizie del palato….
Possono essere cotte sia fritte in padella che al forno, soluzione che preferisco di gran lunga alla prima. Possono essere servite su un letto di insalata verde accompagnate da fettine di limone, oppure infilzate negli stuzzicadenti ed intervallate da pomodorini e mozzarella a cubetti. Io le preparo molto molto spesso, soprattutto in questo periodo. Sono davvero di rapida esecuzione.
TEMPO: 20 minuti + 40 minuti la cottura | COSTO: medio | DIFFICOLTA’: bassa | VEGETARIANA: si | PICCANTE: no | GLUTINE: si | BAMBINI: si
So che non é proprio la temperatura ideale per gustare i funghi, ma visto che si trovano praticamente tutto l’anno e che spesso si mangia l’insalata di funghi crudi con la rughetta allora ho pensato ad un diverso abbinamento funghi-rughetta daproporvi. E mi é venuta in mente questa buonissima tarte agli champignon che potete preparare per un Brunch domenicale o anche come antipasto mentre arrostite la carne sul barbecue. In realtà la base potete riadattarla a qualunque verdura -zucchine peperoni cipollotti – però devo dire che questa base con i funghi sta davvero bene, se poi la gustate accompagnata da un insalata di sola rughetta condita con una leggera vinaigrette sarà una vera goduria.
A volte quando si parla di insalate si pensa ad un misero piattino con quattro foglie contate di lattuga ed al massimo dei pomodori. Mi è capitato spesso parlando con altra gente di capire che per molti l’insalata si riduce ad un triste piatto di accompagnamento. Non nel mio caso. Io adoro le insalate, e non perdo occasione per arricchirle facendole diventare meno monotone di quanto in effetti si rischi. Molto spesso le consumo come piatto unico unendo magari del petto di pollo grigiliato in modo che non manchino i valori nutrizionali di base in una corretta dieta.
Nel caso dell’insalata Waldorf, potremmo utilizzare qualsiasi aggettivo meno che triste. Gli ingredienti presenti creano insieme una coreografia di sapori e di colori che la rendono appetitosa e stuzzicante, un ottimo pasto estivo insomma. Finocchi, mele rosse, uvetta, noci e insalata rossa: questi gli ingredienti principali dell’insalata Waldorf.
Non servono tante parole per descrivere questo cake salato. Partendo dalla ricetta base, per me ottima già di suo, si possono creare varianti gustose, cosa che puntualmente faccio, sostituendo e variando gli ingredienti. Questa è stata la volta di cipolle e pancetta (la stessa confezione che andava consumata nel post precedente, metà in questo cake e metà nella torta salata con le zucchine). Divagazioni a parte questo tipo di preparazioni così rustiche in famiglia piacciono parecchio e difatti i cake salati spariscono all’istante.
Rimane morbido per giorni, ammesso che non lo consumiate tutto subito, e all’occorrenza può anche essere congelato. Un’altra variante che mi sento di suggerirvi è quella con olive e tonno testata qualche giorno fa. Tra l’altro avendo pazienza può essere cotto negli stampini monopozione o tagliato a cubetti e servito come antipasto.
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