Grigliata d’agnello all’aceto balsamico e rosmarino

Arriva il sole e presto comincerà la stagione delle grigliate all’aperto. Il barbecue in america del nord è il perfetto status simbol del benessere della classe media.
Con l’inizio dell’estate, la cucina si trasferisce in giardino o sulla terrazza e gli utensili passano inesorabolmente tra le mani del Re del Barbecue…. l’uomo di famiglia! Maneggiare il fuoco, si sa, non è roba da poco e dalla semplice bistecca alle grigliate più sofisticate, i nostri mariti, che mai oserebbero prendere il nostro posto in cucina, si cimentano in tornei sempre più spettacolari sotto i nostri occhi meravigliati…

Eh si! L’estate è proprio una bella stagione per noi donne … che bello chiaccherare tra di noi con un bicchiere di punch in mano mentre i nostri uomini si danno da fare intorno al fuoco !
La ricetta che vi offro oggi abbina l’agro e dolciastro dell’aceto balsamico alla carne di agnello, rivelandone il sapore particolare che la distingue. Viene servita questa bellissima grigliata con dei coloratissimi peperoni, zucchini e melanzane tagliati a listarelle e pennellati di olio di oliva e aglio tritato, grigliati sulla stessa brace. Apprezzatissime intorno a queste cotolettine sono pure le patatine tagliate a cubetti piccoli e rosolate all’olio d’oliva con aglio e rosmarino, da fare in padella o direttamente nella carta stagnola sulla brace (attenti ci vuole più tempo per le patate!)

Come cucinare l’uovo alla coque

Come cucinare l’uovo alla coque

Noi di Ginger abbiamo più volte sottolineato come le preparazioni apparentemente più semplici siano talvolta complicate nella realizzazione, basti pensare ad un uovo al tegamino. Niente di più facile no? Invece è necessario seguire una serie di indicazioni altrimenti otterrete un uovo strapazzato o un rosso rotto o un bianco bruciacchiato. Altrettanto precisa deve essere la preparazione di un uovo alla coque, i cui tempi di cottura vanno rispettati precisamente altrimenti avrete un uovo sodo o non del tutto cotto.

Quando parliamo di uova intendiamo generalmente quelle di gallina, ma ne esitono anche altre in commercio, altrettanto adatte alle vostre ricette. Le uova di quaglia per esempio, più piccole di quelle di gallina, posso essere cotte anche alla coque o al tegamino, anche se il loro impiego migliore è quello di servirle sode come antipasto o in un’insalata. Anche le uova di anatra possono essere cotte alla coque e sono rinomate per essere particolarmente saporite.

La cottura alla coque è la soluzione più breve per mangiare un uovo quanto a tempi di cottura che possono variare dai due minuti e mezzo ai 3 minuti e mezzo, a seconda di come preferite l’albume. Per prepararlo in modo perfetto basta seguire alcune indicazioni.

Un menù furbo, ovvero giocare d’anticipo

In quante occasioni ci siamo ritrovati a trasformare il piacere di invitare parenti e amici in un corri-corri tra i fornelli per preparare una sfilza di portate? Una cena di lavoro organizzata all’ultimo minuto, una cerimonia da voler festeggiare tra le mura domestiche (siamo a maggio e di bambini che festeggiano la prima comunione o la cresima ce ne sono molti!). Non sempre abbiamo voglia, tempo e denaro per andare al ristorante e così invitiamo sempre molta gente a casa ma poi il desiderio di presentare un menù ricco e vario ci relega più in cucina che con i nostri ospiti. In queste occasioni invece dobbiamo sempre tener pronto un menu furbo: piatti che è possibile preparare con alcuni giorni di anticipo e che è possibile conservare in frigorifero o addirittura congelare senza che nessuno se ne accorga.

Noi di Ginger siamo proprio qui per darvi dei suggerimenti: iniziate con un aperitivo glamour preparando alcuni giorni prima dei cubetti di ghiaccio con dei petali di fiori che congelerete, passate poi ad un antipasto come i pomodori secchi ripieni all’alcamese, possibile conservarli in frigorifero per qualche giorno oppure la celeberrima insalata russa ricordandovi di aggiungere qualche ora prima di servire come pure potete preparare 1 o 2 giorni prima delle squisite barchette al tonno da conservare in frigo.

Passiamo ora ai primi piatti: premetto che quasi sempre i primi piatti possono essere preparati molto tempo prima e congelati, mantenendo la loro fragranza naturale. Con questo sistema avrete la possibilità di servire più di un primo piatto! Vi suggeriamo delle ottime lasagne al pesto, dei cannelloni di magro o ancora, per dare un tocco esotico al nostro menu, prepariamo anche alcuni giorni prima dei ravioli karpfelach che congeleremo e al momento di servire verranno cotti in acqua salata e conditi con del semplice sugo ( preparato la sera prima però!).

Siamo al secondo e qui la scelta è davvero tanta: si può spaziare da un patè di fegatini di pollo (molto chic!) oppure un polpettone con le prugne: si conservano alcuni giorni in frigo e al momento di servire una scaldatina veloce e via! Se volete alternare anche un secondo di pesce preparate in anticipo dei calamari ripieni. E come contorno? un insalata di patate si conserva bene e piace a tutti.

Una veloce guida per preparare ottime frittate

Una veloce guida per preparare ottime frittate
Le frittate sono probabilmente sono una delle ricetta più antiche in assoluto: le uova dopotutto erano uno degli alimenti principali già fin dalle prime civiltà e nel tempo lo sono sempre rimaste in tutte le culture. Le frittate inoltre sono spesso sottovalutate perchè ritenute un piatto troppo semplice, mentre invece possono essere realizzate con ingredienti particolari e rappresentare una portata di sicuro effetto.

Le frittate possono essere anche un modo per far mangiare le verdure ai vostri bambini (mi ricordo che da piccola non mangiavo asparagi, carciofi etc..ma se la nonna ci faceva una frittata la divoravo!). Ma preparare una frittata non è così semplice e l’ho imparato a mie spese dopo averne realizzate di troppo alte, di troppo secche, di troppo “uovo” e quant’altre”. Se anche voi non siete ancora riusciti a preparare una frittata come si deve scorrete questa veloce guida e non avrete più problemi. Seguendo questa guida infatti le frittate non avranno più segreti per voi!

Come preparare la pasta fresca/3: la pasta ripiena

Come preparare la pasta fresca/3: la pasta ripiena

Dopo avervi illustrato come preparare la pasta fresca in cinque semplici mosse e avervi dato qualche suggerimento su come ottenere una bellissima pasta fresca colorata, adesso tocca di diritto alla pasta fresca ripiena. Frutto della più antica tradizione italiana, la pasta ripiena trova nelle regioni italiane diverse realizzazioni e formati. Noi di Ginger proveremo a darvi un’indicazione generale.

Ad essere pignoli, e noi siamo sempre pignoli quando si tratta di darvi dei suggerimenti per le vostre ricette, l’impasto cambia a seconda del ripieno. Se volete farcire la vostra pasta ripiena con della carne allora va bene l’impasto usato per la pasta fresca tradizionale (1 uovo per ogni 100 grammi di farina); se invece il ripieno è di pesce o verdure dovrete apportare alcune modifiche. In questo caso infatti per ottenere una pasta meno soda useremo meno uova ed un po’ di acqua.

Il dosaggio allora sarà 1 uovo ogni 170 grammi, ovvero 3 uova per mezzo chilo di farina. Se poi volete potete realizzare della pasta ripiena colorata, con lo stesso procedimento che usereste per colorare la classica pasta fresca.

Come preparare la pasta fresca/2: la pasta colorata

Come preparare la pasta fresca/2: la pasta colorata

Di sicuro effetto e dal sapore particolare è la pasta fresca colorata, semplice da realizzare quanto la classica pasta fresca se seguirete le nostre indicazioni su come fare la pasta in casa in cinque semplici mosse. Per colorare la pasta fresca basta aggiungere degli ingredienti all’impasto: possono essere verdure, ma anche spezie e aromi.

Dal momento che avrete preparato una bella pasta fresca colorata dovrete fare attenzione al condimento: questo non solo deve abbinarsi bene con l’ingrediente con cui avete arricchito e colorato la vostra pasta ma non deve neanche coprirne troppo il sapore, altrimenti l’obiettivo raggiunto con il vostro lavoro sarà solo scenografico e non di sapore.

Ora vedremo come ottenere i diversi colori:
  • Pasta verde: spinaci o borragine o ortica
  • Pasta gialla: zafferano
  • Pasta rossa: pomodoro
  • Pasta arancione: carote o zucca
  • Pasta viola: barbabietole (la mia preferita, prende una colorazione bellissima!)
  • Pasta nera: nero di seppia
  • Pasta marrone: cacao amaro

Un contorno per ogni piatto: l’Insalata piccante di patate

I contorni sono quasi sempre un problema, non si sa mai cosa proporre! Non tutti amano l’insalata, e noi, qualche volta, non possiamo o non abbiamo vogliamo di preparare cose complicate, che richiedono tempo e applicazione.

Un contorno ideale per situazioni del genere sono le semplici, care, vecchie patate! Starete pensando: ma come non vogliamo complicare le cose e ci mettiamo a friggere patate? Ma no, non intendevo patate fritte! Ma una semplicissima e profumata insalata di patate.

Questa ricetta è molto mediterranea, ha profumi e aromi molto freschi e che, a parer mio, sono un forte richiamo al mare. Semplicissima da realizzare e dal sapore sorprendente, in alternativa alle normali patate bollite: Insalata piccante di patate.

“Popcorn” Cajun, dalla Louisiana a ritmo di blues

Cajun, cucina esotica al ritmo di blues, direttamente dalla Louisiana, profondo Sud degli Stati Uniti. Lo stato della Louisiana è un vero miscuglio multi-etnico, di creatività e arte, e l’arte culinaria di questo popolo non poteva essere da meno.

Come gli abitanti della Louisiana, così anche la cucina, si divide in Creola, quella tipica della popolazione locale di New Orleans incrocio di Indiani d’america, spagnoli, francesi e africani, ed in Cajun, di tradizione franco canadese.

I piatti di questa terra sono coloratissimi, come le chiassose feste di strada sulle note delle bande che suonano dal vivo, e mescolano un incredibile numero di ingredienti e sapori, proprio come le origini del suo popolo.

Un’idea simpatica per una serata spensierata, gli Spiedini di funghi Champignon

Le sere diventano più calde, ed è piacevole incontrarsi con gli amici in casa, sedersi fuori e fare quattro chiacchiere sorseggiando una birra o un bicchier di vino, o, magari, per chi ha un terrazzo o un giardino organizzare una piccola festicciola per pochi affezionati.
In queste occasioni, fa sempre comodo conoscere delle nuove ricette semplici e sfiziose da proporre agli ospiti per potergli dare qualcosa da mettere sotto i denti tra una chiacchiera e l’altra.
Ho rispolverato una vecchia ricetta, sperimentata qualche anno fa per la prima volta, ed adesso diventata molto frequente nella mia cucina, quando gli ingredienti lo consentono, e la ho revisionata per renderla più adatta ad una festa informale, magari in stile finger food: gli Spiedini di funghi Champignon.

Bocconcini di vitello in umido, nobile tradizione popolare

Con il nome bocconcini, in cucina, si indicano generalmente delle piccole porzioni che possono esser mangiate in un unico boccone. Questo termine è usato molte volte nei ristoranti per insignire un’aria più altolocata al popolarissimo spezzatino.

Come si dice, noblesse oblie, gli obblighi della nobiltà! Comunque, a parer mio quando si tratta di pietanze, le differenze di classi si annullano, attorno alla tavola siamo tutti uguali, come sempre del resto, e forse bisognerebbe ricordarlo a qualcheduno che cammina per strada con la punta del naso rivolta all’insù.

Ma non è di questo che volevo parlarvi, torniamo al nostro argomento preferito, la cucina! A voi oggi una ricettina, che veloce, di certo non posso definire, ma gustosissima e molto tradizionale nelle sue mille varianti, lo Spezzatino o Bocconcini di vitello in umido.

Le virtù della cipolla

La cipolla è originaria dell’Asia dove era molto apprezzata dagli Egiziani che la raffigurarono persino nelle loro tombe, e fu introdotta in Europa dai Greci.Trattasi di una pianta biennale che il primo anno immagazzina nel bulbo le sostanze nutritive per utilizzarle poi, l’anno successivo, per lo sviluppo dell’asse fiorale. Esistono diverse varietà di cipolle: alcune si raccolgono in primavera ed altre nel periodo autunno-invernale; possono variare per la forma, per il colore (giallo-paglierino, rosso e bianco), per la dimensione del bulbo e per il sapore. Per conservarle è consigliabile tenerle in un ambiente fresco ed al buio (non in frigorifero).

Le cipolle non sono soltanto un condimento, si prestano anche ad ottime preparazioni che sono dei veri e propri piatti molto saporiti. Se volete rendere le cipolle meno acri e più digeribili, immergetele già affettate nell’acqua o aggiungendo un po’ di zucchero durante la cottura. Consumate cotte, infatti, le cipolle conservano in gran parte alcune delle loro proprietà; sono però controindicate, specialmente se crude, per chi soffre di iperacidità e di ulcera gastrica.

La cipolla possiede molte virtù benefiche: l’azione antibiotica del suo succo, applicato esternamente, è stata dimostrata su vari batteri cause di infezioni della pelle; è espettorante, dato che lo sciroppo di cipolla con un po’ di miele è un rimedio ideale per le affezioni respiratorie, mentre il brodo di cipolla decongestiona la faringe ed è molto utile in caso di tonsillite. Ha anche valore d’ipotensore, diuretico, depurativo: si consiglia a chi soffre di trombosi perché fluidifica il sangue e ne facilita la circolazione. E’ vermifuga ed ipoglicemizzante: abbassa cioè il livello di glucosio nel sangue permettendo di ridurre le dosi di insulina o di farmaci specifici.

Biryani d’agnello, dalla cucina indiana un piatto unico ricco e sostanzioso

Biryani d’agnello, dalla cucina indiana un piatto unico ricco e sostanzioso

In India la mucca è un animale sacro e non può essere mangiato; in compenso nella loro cucina numerose ricette contemplano la carne d’agnello. Una di queste è il biryani, una specie di curry ma un poco più asciutto, in cui il riso accompagna la carne e le verdure. E’ un piatto diffusissimo in India, ma anche in Bangladesh e Pakistan ed il suo nome deriva dalla lingua persiana in cui “beryan” significava fritto o tostato.

Esistono diversi tipi di biryani, da quello vegetariano a quello che contempla l’uso della carne di pollo al posto dell’agnello. La ricetta che vi presentiamo noi di Ginger è quella del classico biryani con l’agnello, che poi potrete tanquillamente modificare a vostra fantasia. I piatti unici della cucina indiana vanno bene anche per mantenere la linea nonostante quello che si può pensare, perchè l’abbondanza di spezie favorisce la digestione e poi perchè un piatto unico sazia subito.

BIRYANI DI AGNELLO (Ingredienti per 4 persone)

L’Insalata di riso integrale con fagioli, un piatto fresco e colorato

Iniziano le giornate di sole, il teporino della primavera e i primi sintomi del caldo! La voglia di mangiare piatti caldi diminuisce, così come la voglia di passare molto tempo in cucina. Così siamo alla ricerca di ricette fresche e rapide da cucinare, che allo stesso tempo siano gustose e nuove.

Ebbene, cosa c’è di meglio di una bella insalata di riso? Facile da preparare, da mangiare fredda e con il vantaggio che se ne facciamo in abbondanza ci assicuriamo il pasto anche per il giorno a venire. Una mia personale variante alla classica insalata di riso è l’ Insalata di riso integrale con fagioli.

Insalata di riso integrale con fagioli (ingredienti per 4 persone)
  • 300gr di riso integrale
  • 100gr di fagioli rossi Kidney
  • 100gr di fagioli Cannellini
  • 8 pomodorini Pachino
  • 1 carota media
  • 1 cipolla
  • qualche foglia di basilico
  • olio extravergine d’oliva
  • sale e pepe

La Cina in cucina: tagliatelle dei dieci tesori

In Cina esistono tre tipi principali di pasta: alla farina di frumento -con o senza uova-, al riso ed alla soia. Queste tagliatelle dei dieci tesori, per la sapiente combinazione dei differenti sapori, sono un esempio di quella ricerca dell’equilibrio e dell’armonia attraverso i contrasti, tipici della gastronomia cinese.

Per preparare questa ricetta in cui la carne viene cotta molto velocemente, è preferibile scegliere dei tagli molto teneri e non fibrosi, come il filetto oppure il roast beef. Per avere un sapore più ricco possiamo inoltre sostituire il manzo con la carne d’agnello. Per i fagiolini, essendo fuori stagione, è preferibile usare quelli surgelati, oppure altre verdure, come zucchine, cimette di cavolfiore o broccoletti.

Questo piatto, nominalmente considerato un primo, rappresenta in realtà un perfetto piatto unico, adatto ad un pasto di mezzogiorno o ad una cena leggera, e può anche costituire un’originale alternativa alla spaghettata di mezzanotte!