Per gli amanti del sapore agrodolce, i dadini di caciocavallo all’ananas possono rappresentare uno stuzzichino invitante e goloso! Ho preso questa idea da un libro di ricette cinesi rivisitate all’italiana, in occasione di una cenetta con amiche dai gusti particolari e soprattutto vegetariane! L’ho sperimentata su di loro e mi hanno persino chiesto la ricetta! Credo proprio che siano piaciuti!
Dadi di caciocavallo all’ananas (ingredienti per 4 persone)
250gr di caciocavallo
1 porro
12 fette di ananas
1 cucchiaio di grappa
1 cucchiaio di maizena
olio di arachidi
1 uovo
una spolveratina di sale e pepe
Per la salsa:
4 cucchiai di brodo vegetale
1 cucchiaio di Cognac
1 cucchiaio di aceto bianco
1 cucchiaio di maizena
1 cucchiaio di zucchero
Siamo stufi dei soliti antipasti mari e monti?Abbiamo una cena con degli amici e vogliamo stupirli con qualcosa di particolare senza però appesantirli prima delle altre portate? I rotolini di spinaci e peperoni sono l’antipasto giusto per aprire le danze prima delle portate più sostanziose. Coreografica può essere anche la presentazione alternando in maniera carina i rotolini verdi a base di spinaci e quelli rossi con i peperoni. Il mio consiglio è poi quello di servirli su un bel vassoio in argento luminoso così da dare un tocco maggiore di regalità e di benvenuto ai vostri ospiti.
Rotolini di spinaci e peperoni (per 60 rotolini) Per i rotolini di spinaci
650gr di spinaci 60gr di burro 3 scalogni verdi
40gr di farina
250ml di latte
3 uova
10 fette di salmone affumicato
60ml di panna acida
aneto fresco per i rotolini di peperone rosso:
1 peperone rosso di media grandezza
60gr di burro
40gr di farina
250ml di latte
3 uova
2 cucchiai di Parmigiano grattugiato
1 cucchiaio e 1/2 di pasta di olive
Nuove proposte per preparare piccole porzioni stuzzicanti da poter servire come antipasto o per accompagnare un aperitivo, o più semplicemente da presentare come piatti nelle feste, sono, a parer mio, sempre molto ricercate.
Non si può certamente offrire sempre la solita cosa, ma le idee dopo un po’ vengono meno, ed allora cerchiamo aiuto! Ecco perché avere sempre qualche asso nella manica può essere comodo e conveniente.
Per arricchire il vostro ricettario alla pagina stuzzichini e antipasti, vi suggerisco la ricetta degli Involtini saporiti, fatta in occasione di un pasto finger food e considerata un’idea molto valida dai miei invitati.
Questi ovetti facili da preparare possono far parte del repertortio degli antipasti e visto che la Pasqua è vicina, possono essere serviti con successo.
Ho tratto ispirazione da una ricetta pubblicata da un altro blog, ma ho apportato alcune modifiche come ad esempio aumentare la quantità di farina e cambiare il tipo di “profumazione” da aggiungere. Con le dosi che darò di seguito si possono preparare 13 ovetti. Volendo si può dare anche una forma diversa a seconda della fantasia.
Fa caldissimo. Non si respira, ma nonostante di giorno sembra quasi possibile evitare di mangiare, la sera la fame si fa sentire.
Quello che può aiutare, senza appesantire troppo sono delle torte salate. Perfette da gustare anche fredde, sono ideali per un aperitivo, una serata tra amici o anche come piatto unico per una cena veloce.
Ho vissuto per un periodo a Torino, e lì ho scoperto l’arte di cucinare queste deliziose torte salate. Il grande vantaggio è che aldilà delle ricette base per prepararle potete spaziare con la vostra fantasia condendole come meglio credete, con gli ingredienti che preferite.
I piemontesi nelle loro torte salate, che amano chiamare quiche per la stretta vicinanza alla Francia, mettono sempre come ingredienti base il burro, i formaggi e il pepe. Per la pasta di base invece utilizzano indistintamente la sfoglia o la briseè, quest’ultima però se comprata già fatta ha quasi sempre una forte componente zuccherina che la rende perfetta per dolci e crostate.
Una cosa che mi ha sempre colpito molto del periodo torinese è la stupefacente abilità di questa città di essere così elegante, ma anche così fortemente legata alle tradizioni. Due sono i luoghi dove si respira ancora la vecchia Torino, quella più popolare: le balere e le bocciofile. Nelle prime si svolgono serate danzanti a base di liscio, le seconde invece sono dei vecchi club delle bocce, dove oltre a praticare questo sport si poteva, pagando delle quote annuali di associazione, mangiare discretamente a prezzi politici delle ottime pietanze della tradizione culinaria piemontese. Oggi queste bocciofile la sera sono aperte a tutti e offrono ancora a prezzi modici succulenti piatti tradizionali.
La ricetta della torta salata che sto per spiegare mi è stata data proprio dalla proprietaria di una di queste bocciofile, che mi ha raccomandato di dire sempre che non è una quiche ma una torta salata alla piemontese.
Ho in giardino pacchie piantine di ribes che puntualmente ogni anno danno i loro frutti.
Due anni fa la quantità di ribes raccolto è stata veramente grande e ho l’ho fatto in 4 riprese per avere poi il tempo di lavare, sgranare i grappolini, cuocerli , passarli al passaverdura onde eliminare i semini, cuocere in tutto ed invasare a caldo.
La cena sta per giungere al termine, abbiamo preparato sino ad ora pietanze semplici e di stagione, adesso non si può che concludere con un pò di frutta fresca.
D’estate tutti vorremmo cercare di evitare di magiare molti gelati, che per quanto rinfrescanti, tendono a far aumentare la pancia, soprattutto quando sono a base di creme. E allora perchè non sostituire quella bella sensazione di fresco con qualcosa di simile ma un pò più salutare?
Uno dei frutti che meglio accompagnano la tavola durante l’estate è il melone, mangiato da solo o con il prosciutto come piatto unico è sempre un alimento sano e gustoso. Naturalmente ricco di potassio, è anche fonte di vitamine preziose che in questo periodo, con il gran caldo che inizia ad allietare le giornate, sono fondamentali. Perchè sia davvero buono quando lo comprate ricordate che deve emanare un odore dolce e intenso, la scorza deve essere intatta e se picchiettata con le nocche della mano non deve dare alcun suono.
Un sorbetto di melone e kiwi, mi sembra quindi un giusto modo per completare la nostra cena e gustare il fresco dell’estate con tutte le vitamine della frutta.
Se siete arrivati a leggere la terza parte di questa ricetta vuol dire che quello che state mangiando non è niente male e che magari vi va di andare avanti per sapere come procedere.
Il modo più fresco per continuare adesso è con una bella insalata di mele e pinoli, un piatto fresco e semplice da preparare, che risulterà molto piacevole dopo la finta parmigiana di melanzane.
L’insalata di cui adesso vi darò la ricetta merita una parentesi. Da piccola ho frequentato per molti anni d’estate un posto dove c’erano molti pini, e di conseguenza si trovavano in giro tante pigne colme di pinoli. Ho sempre avuto la passione con altri amici di fare a gara a chi ne raccoglieva di più, poi ci mettevano seduti per terra e con dei sassi li spaccavamo e ne mangiavamo a volontà.
Da grande poi, queste insane abbuffate infantili, mi hanno provocato una specie di rifiuto verso i pinoli, e posso assicurarvi che da allora qualsiasi pietanza li contenesse non riuscivo a mangiarla. Poi, un anno fa vengo invitata ad un pranzo e a metà pasto la padrona di casa serve un’insalata, io me ne metto un po’ nel piatto senza badare tanto agli ingredienti, ma al primo boccone sento uno strano gusto agrodolce, non fastidioso, e scambiando le mele per delle patate ne mangio un altro paio di bocconi. Immaginate la mia sorpresa quando chiedendo come fosse fatta mi sento rispondere che non solo quelle che avevo scambiato per patate erano mele, ma che l’altro ingrediente fondamentale erano i pinoli. Mi è venuto da ridere e ho pensato che spesso da adulti continuiamo a comportarci come dei bambini insistendo nel non farci piacere qualcosa che poi invece troviamo deliziosa.
Rimasi molto stupita, ed è per quello stupore che vi ho raccontato questa storia, perchè la bontà di questo piatto mi ha riconciliato con i pinoli, un alimento così semplice che può rendere particolare qualsiasi preparazione culinaria.
Anche se il caldo è ormai è arrivato e non dà tregua, fare una buona colazione deve continuare ad essere una buona abitudine.
Tutti i nutrizionisti invitano a consumare latte, cereali, marmellate e succhi di fruttaper poter affrontare con energia una giornata di lavoro, per la maggior parte di noi, e di gioco e divertimento per i bambini.
Preparare qualcosa di buono e sano da mettere in tavola non porterà via molto tempo e sarà certamente gradito a tutti.
Accendere il forno per cuocere questi panini, per il tempoche indicherò per la cottura, non farà diventare rovente la cucina senza contare che, volendo, se ne può congelare una parte se ne sarà preparato con abbondanza.
Gli ingredienti base sono i soliti ricorrenti in tutte le preparazioni dolci o salate e sempre molto versatili in quanto con piccole aggiunte, a seconda della fantasia di chi prepara, possono dare origine a risultati strepitosi.
Anche la presentazione ha la sua importanza, infatti io ho usato per una parte dei panini degli stampi per muffin che hanno conferito la classica forma e agli altri (quelli con le gocce di cioccolato) la forma di pagnottella.
Nutrire i bambini in maniera sana? D’estate assomiglia spesso a una «mission impossible»: improvvisamente a tavola diventano inappetenti e svogliati, bevono poca acqua, ci chiedono in continuazione gelati e dolciumi e insistono per fare il bagno subito dopo pranzo, rischiando la congestione. E allora, come comportarsi per essere sicuri che anche sotto l’ombrellone assumano tutte le sostanze nutritive di cui hanno bisogno? Quali alimenti si possono concedere e quali, invece, è meglio evitare? Questi, più o meno, i dubbi che assalgono la maggior parte dei genitori all’arrivo dei primi caldi.
Abbiamo parlato di questi argomenti con il professor Gianvincenzo Zuccotti, direttore della Clinica pediatrica dell’Università degli Studi di Milano. Spiega il professor Zuccotti: «Nei mesi estivi i bambini tendono a diventare inappetenti. Questo cambiamento allarma i genitori, che chiedono ai pediatri se non sia il caso di “rinforzare” l’alimentazione con gli integratori. Ma niente paura: la diminuzione dell’appetito quando fa caldo è un fenomeno naturale e passeggero, perciò i figli devono essere assecondati e non forzati a mangiare controvoglia».
Ecco qui una preparazione che concilia il gusto delicato delle ciliegie a quello deciso e inconfondibile del gongonzola.
C’è chi lo ama, c’è chi a cui proprio non piace, e in questo caso lo può sostituire con un altro formaggio a piacere, senza modificare la ricetta.
Almeno una volta vale la pena di preparare questo particolare antipasto di facile esecuzione e, se si riesce, prima che finiscano le ciliegie.
Infatti dopo il 24 giugno, festa di S. Giovanni, patrono di Torino, c’è il pericolo che un “Giuanin” ( vermetto, in piemontese) possa trovare ospitalità dentro questo frutto che, almeno qui dalle mie parti, causa la pioggia di queste ultime settimane , purtroppo non ha un gran sapore.
Spesso e volentieri abbiamo considerato la frutta un semplice fine pasto, buono, gustoso, salutare e anche dietetico. Troppo spesso però al termine di una buona macedonia e, se in passato ci avete seguito, di divertenti spiedini di frutta, si fa accompagnare un dolce come fine pasto. Perchè invece non unire frutta e dessert insieme, senza magari quel surplus di calorie date spesso da creme e cremine?
L’idea che vogliamo darvi oggi è proprio questa: servire la frutta che sia anche un dolce da invogliare anche i bambini a mangiarne. La frutta caramellata è proprio questo! Se poi siete soliti frequentare i molti ristoranti cinesi aperti nel nostro paese avrete sicuramente avuto modo di assaggiare le loro versioni di frutta caramellata, che non sono per niente male. A questo punto, bando alle ciance, munitevi degli ingredienti che stiamo per darvi e via in cucina…
Allora, avevamo appena iniziato a cucinare per la nostra bella cenetta, le bruschette fantasia sono pronte, e a questo punto non resta che proseguire. Anche perchè come antipasto credo abbiano stuzzicato abbastanza l’appetito, ma adesso bisogna passare a riempire un pò la pancia.
Non so cosa ne pensiate ma per me l’estate è sinonimo di melanzane, quelle belle e gustose, dalla buccia nera come la nostra pelle ad un buon livello di abbronzatura, che non riesci a smettere di mangiarle, perchè d’estate sembrano più saporite, e poi sono sempre una verdura e mangiarne un po’ male non fa.
Ecco perchè penso che il modo migliore di proseguire la nostra cena veloce e gustosa sia con una finta parmigiana di melanzane. Detta finta perchè più rapida nella preparazione rispetto alla classica parmigiana di melanzane o alla parmigiana alla ragusana. Ma, bando alle chiacchiere, vi dico subito di cosa si tratta.
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