Carota (daucus carota)
Inglese: carrot; Francese: carotte; Spagnolo: zanahoria; Tedesco: mohre.
Caratteristiche generali
La carota è una pianta erbacea della famiglia delle Umbrelliferae. Il fusto forma uno stelo fiorale ramificato che termina con un’infiorescenza ad ombrella, mentre la radice, lunga da 5 a 20 cm, è di colore arancione ed ha forma di cono rovesciato. La radice è l’unica parte commestibile della pianta e altro non è se non l’ortaggio cui diamo comunemente il nome di carota.
Varietà esistenti
In base alla lunghezza le carote vengono suddivise in:
- Corte
- Mezzane
- Lunghe
Mentre in base all’epoca di raccolta distinguiamo:
- Carote precoci
- Carote medie
- Carote tardive
Fra le varietà più comuni troviamo:
- Carota comune di Napoli (lunga)
- Carota flakkee (precoce)
- Carota grelot (corta e precoce)
Stagione e diffusione
La carota cresce allo stato spontaneo in Asia, Europa e Nord-Africa, zone dove è ugualmente coltivata. Poichè coltivata in serra è disponibile tutto l’anno, ma in realtà si tratta di un ortaggio tipicamente estivo.
Principali impieghi in cucina
Le carote possono essere consumate sia crude che cotte (la cottura non ne altera le proprietà nutritive). E’ ottima cruda in insalata o cotta al vapore. E’ spesso un ingrediente fondamentale per zuppe e minestroni e viene usata per la preparazione di dolci, zuppe e puree.
Proprietà nutritive
La carota rappresenta la fonte principale di vitamina A per il nostro organismo, grazie all’elevato contenuto di carotene. E’ inoltre molto ricca di potassio e vitamina C e contiene flavonoidi, sostanze antiossidanti che esercitano un effetto benefico sul sistema cardiovascolare.
Calorie e valori nutrizionali per 100 grammi di prodotto
Calorie 41
Acqua 88.29
Proteine 0.93
Grassi 0.24
Carboidrati 9.58
Fibre 2.8
Conservazione
Le carote vanno conservate in frigorifero all’interno di una confezione di plastica non sigillata. Quelle fresche vanno private delle foglie prima di essere conservate.
Curiosità
La carota allo stato spontaneo era nota sin dall’antichità, ma veniva data come foraggio agli animali e non impiegata a scopi culinari.
Pare che prima del XVII secolo le carote fossero di colore viola. La carota come la conosciamo noi si diffuse dall’Olanda a partire dal 1720, qui infatti un gruppo di contadini avrebbe ottenuto carote di colore arancione a partire da un seme proveniente dall’Africa, la selezione successiva di questo tipo di sementi avrebbe così portato alla scomparsa di quelle precedentemente impiegate.