Durante la Florence Cocktail Week, il contest “Reverso Martini” ha portato una ventata di novità nel mondo della mixology, ribaltando la tradizionale concezione del Martini. Ideato da Gintastico in collaborazione con il Frantoio di Sant’Agata d’Oneglia, l’evento ha posto l’oliva taggiasca al centro della scena, elevandola da semplice guarnizione a ingrediente fondamentale per la creazione di cocktail innovativi.
Cosa ci ha detto il “Reverso Martini”
L’obiettivo primario era quello di esaltare l’equilibrio tra gin, vermouth e le peculiarità aromatiche dell’oliva ligure, dando vita alla migliore “Oliva sotto Martini”. Nove talentuosi bartender provenienti dai migliori locali fiorentini si sono sfidati a colpi di shaker.
A trionfare è stato Nicolas Di Maria del Caffè Concerto Paszkowski, con la sua audace creazione “Game, set, match… oliva”. La sua complessa ricetta univa Orange Bitter, Havana, Veritas e un insolito battuto di origano, sedano, finocchietto, peperoncino, aglio e olive taggiasche in salamoia. La giuria, composta da esperti del settore, ha premiato il suo cocktail per equilibrio, tecnica, originalità e capacità evocativa. Federico S. Bellanca di Gintastico ha sottolineato come il “Reverso Martini” non sia solo una competizione, ma un vero e proprio manifesto per rivalutare il ruolo dell’oliva nella mixology contemporanea.
Serena Mela del Frantoio di Sant’Agata d’Oneglia ha espresso grande soddisfazione nel vedere l’oliva taggiasca esaltata con tale intelligenza, auspicando che questo sia solo l’inizio di un percorso più ampio. La serata è proseguita con un after party all’insegna della sperimentazione, dove bartender di spicco hanno proposto cocktail inediti ispirati all’olio extravergine d’oliva e alle olive taggiasche.
Un ulteriore omaggio alla Taggiasca è arrivato dallo chef Marco Stabile, che ha creato un gelato al Martini con olive taggiasche. Il “Reverso Martini” si configura come un format di successo capace di aprire nuove prospettive per la mixology italiana, dimostrando come un ingrediente tradizionale possa essere fonte di innovazione e creatività.
L’evento promette di tornare, con l’obiettivo di valorizzare ulteriormente elementi spesso relegati a ruoli secondari, proiettando il gusto verso orizzonti futuri. Spesso vengono sottovalutati alcuni ingredienti nel mondo dei cocktail, asserendoli a semplici ornamenti, ma che invece costituiscono l’anima centrale della ricetta. L’esempio lampante è arrivato proprio dall’oliva taggiasca, vista come un ornamento nel classico Martini e che invece può apportare un’accezione di gusto principale all’interno del nostro cocktail più famoso al mondo.
La Florence Cocktail Week risulta essere proprio una grande opportunità per scoprire nuovi modi di interpretare i classici cocktail. Quest’anno è stata la volta dell’oliva taggiasca essere protagonista, chissà cosa bisognerà aspettarsi dalla prossima edizione.