Fondamentale individuare i piatti tipici di Santo Stefano. Come capita per la vigilia ed il giorno di Natale, anche a Santo Stefano c’è la tradizione di riunirsi in famiglia e trascorrere un’altra giornata a tavola per prolungare i festeggiamenti natalizi. Anche in questo caso ci sono delle tradizioni culinarie che variano da regione a regione, ma ancor di più da famiglia e famiglia.
Indicazioni sui piatti tipici di Santo Stefano
Non c’è insomma un menù specifico da realizzare per il giorno di Santo Stefano, anche perché il più delle volte si tende a consumare i vari avanzi che inevitabilmente arriveranno dai due giorni precedenti. Una cosa però è certa per il pranzo di Santo Stefano si sceglie in genere un menù quanto più leggero possibile, proprio per riprendersi dalle abbuffate dei due giorni precedenti.
In genere cosa si mangia a Santo Stefano dipende molto da ciò che è rimasto in frigo, non si ha intenzione di buttare niente e quindi qualche pietanza verrà senza dubbio riproposta durante questo pranzo. C’è chi ad esempio a Natale prepara le lasagne, se avanzano può essere un piatto da riproporre proprio a Santo Stefano, il giorno dopo infatti sono sicuramente più buone.
Se invece è avanzata della semplice pasta, qui si ha modo di riciclarle con frittate o timballi in aggiunta con salumi e formaggi. Proprio per dar modo agli avanzi di essere riproposti durante il giorno di Santo Stefano, può essere utile avere in frigo della pasta sfoglia. Infatti si possono creare quiche o torte salate se è avanzata della verdura oppure si hanno dei salumi affettati che appunto necessitano di essere consumati.
Se invece avete carne e pane in eccesso, spazio a polpette o polpettoni per riciclare tutto e creare un menù di Santo Stefano davvero squisito. Diciamo quindi che durante questo giorno si tende a consumare prevalentemente gli avanzi della vigilia e di Natale, ma in molte regioni il giorno di Santo Stefano non può mancare assolutamente il brodo.
Come già accennato in precedenza c’è questa necessità di mantenersi più leggeri dopo i bagordi del 24 e del 25 dicembre, ecco perché in molte case italiane il giorno del 26 il brodo è davvero il must have della giornata. Che siano tortellini o passatelli in brodo, la tradizione di Santo Stefano è basata molto su questo tipo di ricetta. Brodo, zuppe, minestre, tutte ricette che possono aiutare il nostro organismo a ripulirsi dagli eccessi dei due giorni precedenti. Anche i soliti dolci vengono un po’ rivisitati il giorno di Santo Stefano. Molti pandori infatti vengono riproposti con una farcitura golosa, insomma c’è davvero l’imbarazzo della scelta.