“Un dolce per San Gennaro” un nome scelto appositamente in occasione di questo evento che si è tenuto lo scorso 7 settembre presso l’hotel mediterraneo a Napoli. Lo scopo dell’evento è proprio quello di creare qualcosa per il Santo Patrono della Città. Sicuramente all’attenzione è risaltato questo cornetto o’ miraculo nome scelto non a caso che è rientrato subito tra i cornetti più costosi del mondo. Di seguito potete leggere la ricetta fatta di ingredienti preziosi e ricercati.
Sicuramente una ricetta unica, per un prodotto unico nel suo genere e soprattutto tra i più costosi. Perché? Beh vi basterà leggere questa lista di ingredienti per capire come mai ha un costo del genere, oltre al lavoro che c’è stato dietro prima della realizzazione:
- Sfoglia ischitana al cioccolato di Modica
- Impasto di Brioche al succo di lamponi selvatici
- Crema al latte di bufala e vaniglia del Madagascar
- Confettura di lamponi selvatici al pepe rosa
- 5gr di composta di pellecchiella del Vesuvio (azienda L’oro del Vesuvio)
- Spolverata in superfice con liquirizia pura calabra e scaglie d’oro puro 24kt
Dove gustarlo?
Il cornetto è stato realizzato dal pasticciere napoletano Rocco Cannavino, che gestisce già il suo Lab Store a Pomigliano D’arco famoso per le delizie creative e che sicuramente farà parlare ancora di più dopo questo cornetto. Ma non è lì che dovrete recarvi per provare ad ammirare almeno questo prodotto a tiratura limitatissima (solo 30 pezzi) ma al nuovo Lab Store aperto in quel di Napoli il 19 settembre, segnatevi la data. Come potete notare il cornetto sarà servito nella teca celebrativa (foto in alto) al costo di 25€ che comunque sono tanti per il campo “cornetti” a cui siamo abituati su cifre molto più basse.
Cosa ne pensate di queste ricette limitate? Soprattutto trovate giusto il prezzo? Personalmente eventi del genere fanno sempre gola agli appassionati del settore sicuramente, ma la difficoltà di accaparrarsi un assaggio potrebbe scoraggiare chiunque. Comunque è tutto giustificato dai prodotti utilizzati nella ricetta, di cui sicuramente alcuni difficili e costosi da reperire. Un applauso comunque a Rocco che pubblicizza adeguatamente Napoli ed un grazie per aver apportato questa nuova eccellenza gastronomica che va ad unirsi a tante altre per cui la città è famosa