L’Andalusia è una delle regioni spagnole più affascinanti, con le sue grandi tradizioni come la Corrida e il gazpacho, un piatto tipico e conosciuto in tutto il mondo. Si tratta di una piatto che evoca il tocco esotico del caldo, dal nome un po’ spagnolo, e un po’ dell’est.
Sembra che in realtà sia di origine portoghese, e che poi sa stato portato nella terra andalusa, dove viene cucinato e consumato freddo dagli amanti delle verdure. Sì, perché si tratta di un piatto vegano, nato prima della parola vegan, quando la gente non pensava certo alla disputa di oggi tra carnivori e vegani.
Semplicemente in molti non potevano permettersi la carne, e quindi mangiava piatti a base di sole verdure. Così nasce il gazpacho, orgoglio e vanto della regione delle bellissime Siviglia, Granada e Cordoba, ma ormai di tutta la Spagna.
Più che vegano è un piatto crudista, uno smoothie lo chiamerebbero gli inglesi. E non è facile farlo, visto che non è una centrifuga di tutto il possibile.
Come farlo bene
Per fare bene il gazpacho bisogna innanzi tutto conoscere gli ingredienti, le verdure e i tuberi da mettere, ma anche gli aromi. Ci sono delle varianti, che è possibile adottare a seconda dei gusti, ma guai a sbagliarsi, per non “beccarsi” uno di quei bibitoni immangiabile proposti dai nuovi guru dell’alimentazione su internet.
“L’olio e l’aceto sono fondamentali”, fanno sapere gli esperti, ma dal “sapore delicato”, altrimenti il gazpacho non verrà bene. Per gli italiani va usato l’olio delicato della Liguria, mentre per l’aceto, quello giusto è il rosso di buona qualità.
Poi pomodori maturi, senza semi, come i pachino ben trattati con il colino. Si deve emulsionare e frullare, prima di farlo riposare bene. Insieme ci vanno l’aglio, lo zenzero, le more, l’anguria e la barbabietola. Ma potete aggiungerci anche i pomodori gialli con un po’ di vino.
C’è anche chi ci mette la vodka per farsi un buon Bloody Mary. Quello andaluso originale si fa con 600 grammi di pachino, 60 grammi di peperone verde, 100 grammi di cetriolo, 2 spicchi di aglio, 100 ml di olio e 40 ml di aceto di vino rosso. Aggiungete anche un po’ di mollica. I pomodori vanno pelati, il tutto va tagliato a pezzi e frullato insieme per molto tempo. Dopo 24 ore di riposo, magiate a volontà.