La Versilia è storicamente un’insegnante, di vacanze. Qui nacquero i primi stabilimenti balneari per gli aristocratici dell’Ottocento, e qui ci sono alcuni tra i migliori ristoranti per Vip, e per chi vuole trascorrere un’esperienza invece di una vacanza.
Le Alpi Apuane a fare da sfondo, la ricchezza e l’eleganza di una terra che si presenta da sola, conosciuta e amata da due secoli per la sua accoglienza e per la sua mondanità. Qui si fa la storia delle tendenze estive, e qui di mangia bene.
Andiamo a mangiare
Le cucine della Versilia sono piene di grandi chef, pronti a servire i Vip industriali, e del jetset. Qui c’è il Bistrot, Fratelli’s, Osteria del Mare, Pesce Terrazza e Pesce Baracca della famiglia Vaiani, che ora si avvalgono, da quest’anno, della genialità di Andrea Mattei.
Nessuna rivoluzione, nonostante Mattei sia appena tornato sul mare, dopo essere stato a lungo “in terraferma” a Siena.
I piatti del territorio sono sempre lì, insieme ai classici del Bistrot, ma l’innovazione c’è sempre, anche se non pretende di essere la padrona. Non si poteva rinunciare, d’altra parte, ad uno dei fritti di mare più buoni d’Italia, così come all’insalata di mare a base di crostacei e calamari.
Immancabili anche gli spaghetti al vino rosso, gamberi rossi e tarassaco e il risotto al nero di seppia. Ma siamo in Toscana e nel menù non bisogna far mancare anche il piccione grigliato (solo brace naturalmente) e il maialino.
Poi bisogna passare da Lorenzo Viani, a Forte dei Marmi, che oggi porta con sé in cucina anche la figlia Chiara. Il pensiero non è sul business, ma sulla tradizione, immancabile, immutabile. Mai lasciare fuori dal menù la crocchetta di patate e pesce, o le bavette sul pesce cucinate alla Viani. Cucinati alla Viani (con tanto di ingrediente segreto) anche i calamaretti al forno.
Anche da Lorenzo si mangia tanta carne della tradizione toscana, e non manca quindi la guancia brasata, oppure l’agnello, rigorosamente serviti sul purè. E non manca nemmeno il fegato e il vino, che qui va anche in Francia, per prendere i grandi della tradizione transalpina, dai Borgogna ai Bordeaux.