Lo Spumante italiano non è più solo una bella promessa, ma una realtà affermata capace di competere, e battere, il più famoso di tutti i vini con le bollicine, lo Champagne.
Il The Champagne & Sparkling Wine World Championships 2019 è stato un autentico trionfo per i nostri vini, capaci di portare a casa ben 163 medaglie, mentre la Francia si è fermata a 110.
Italia batte Francia 163 a 110, e lo fa in modo netto, con il produttore acclamato e super premiato. I numeri delle vendite davano ormai ragione alle bollicine italiane, ma mancava ancora un trionfo in una competizione diretta, per suggellare la crescita esponenziale nelle vendite, con quella della qualità.
Lo Spumante nella competizione
La competizione ha visto una netta vittoria dei nostri vini, che hanno vinto 71 medaglie d’oro delle 185 in palio, mentre la Francia si è fermata a 61. Ancora più grande il divario nelle medaglie d’argento, con 92 medaglie contro le 49 francesi.
Una manifestazione, quella organizzata da Tom Stevenson, tutta tricolore, con vini pregiati ma anche abbastanza economici, che sono riusciti a tener testa a prodotti più famosi e costoso.
È lo stesso organizzatore a focalizzare l’attenzione dei produttori su una qualità che non necessariamente deve corrispondere a prezzi da guinness:
“negli ultimi sei anni ho cercato di incoraggiare i produttori a focalizzarsi sulle etichette che potrebbero vincere la medaglia d’oro o quella d’argento. Che non significa necessariamente concentrarsi sui vini più costosi”.
È stata una gara che ha entusiasmato, con molti confronti incerti fino all’ultimo, come nel caso del Miglior produttore 2019, che ha visto trionfare la cantina Ferrari proprio sul filo di lana contro uno dei simboli della Champagne, Louis Roederer.
Il Trento Doc delle Cantine Ferrari ha entusiasmato la platea e fatto il pieno di medaglie, portando a casa ben 27 ori e 19 argenti. La viticoltura trentina sta avendo quella crescita esponenziale che i cugini d’oltralpe non riescono più ad avere.
Lo sviluppo della viticultura nella regione è in pieno boom, mentre i produttori francesi non crescono. Se il Trentino ha raddoppiato la sua presenza al campionato di quest’anno, la Francia è rimasta al palo.