Dal 18 giugno 2009 si festeggia l’International Sushi Day, giornata omaggio alle al cibo giapponese celebrato e amato in tutto il mondo.
L’ordine del Sushi è da ricercarsi nel narezushi che consiste in un antico metodo antico metodo di conservazione del pesce, che veniva originariamente salato e ricoperto di riso e lasciato a fermentare per mesi prima di essere mangiato. Solo dopo arriva il namanare che consisteva in una preparazione del pesce con il riso, prima che cambiasse sapore, in una versione semi-fermentata. Solo fra il 1600 e 1800, il sushi prese la forma che conosciamo oggi a base di pesce crudo, riso cotto mischiato con aceto di riso che viene mangiato con le mani o con le bacchette.
Ne è passato di tempo da quando il sushi veniva considerato un semplice street food perché adesso è stato promosso a comfort food, apprezzato e molto ricercato anche in Italia e che conosce ormai tantissime varianti diverse.
Milano è la città italiana dove si consuma più sushi come confermano i dati emersi dalla piattaforma di consegna di cibo a domicilio Just Eat che ha analizzato la natura degli ordini di 16 mila utenti in dieci città italiane. L’uramaki philadelphia resta uno dei piatti più ordinati a livello nazionale quest’anno solo su Just Eat Italia.
Gli stessi numeri vengono ribaditi anche dalla ricerca condotta da TheFork secondo cui sono oltre 1000 i ristoranti prenotabili online che servono sushi in tutta Italia. E quasi il 9% delle prenotazioni del 2019 sono avvenute in ristoranti che servono questo piatto. Se è vero che la maggior parte dei ristoranti che servono sushi si trovano soprattutto nelle grandi città, The Fork conferma che Milano, resta in testa alla classifica (con quasi 300 insegne di ristoranti di sushi) seguita da Roma e Torino.