Viene utilizzato più o meno quotidianamente a tavola, a casa o al ristorante, ma pochi effettivamente conoscono le corrette modalità di conservazione dell’olio extravergine di oliva. Arriva in nostro aiuto però un vademecum nuovo di zecca, Olio extra vergine d’oliva: un tesoro da custodire messo a punto da Assitol-Associazione italiana dell’industria olearia, Apci-Associazione professionale dei cuochi italiani e l’Unione Nazionale Consumatori.
Rivolto ai consumatori insegna le regole della corretta conservazione dell’olio in casa, al ristorante e sullo scaffale: solo una corretta conservazione consente di poter gustare le caratteristiche del prodotto da un punto di vista olfattivo e nutrizionale.
I consigli sono indicati soprattutto per la casa con una serie di accorgimenti su come conservare al meglio l’olio custodendone la qualità e il sapore.
L’extra vergine deve essere sempre protetto dalla luce e dal calore, perché ne provocano l’ossidazione, deve stare sempre lontano da odori impregnanti troppo forti e non deve subire colpi d’aria o sbalzi termici. Anche se viene conservato in cucina quindi è bene prestare attenzione a questi dettagli.
Si sa: in cucina si va di fretta, ma non bisogna mai dimenticare di tappare per bene la bottiglia dopo l’uso perché in questo modo il prodotto perderebbe le sue caratteristiche.
Vietatissimo anche conservare l’olio vicino ai fornelli: anche questo è un gesto apparentemente semplice, ma che potrebbe danneggiare la qualità del vostro olio.
Prestate sempre attenzione al colore del vostro olio: il colore perfetto esiste e può spaziare dal giallo oro al verde brillante.
Al ristorante ovviamente non è possibile poter osservare direttamente le corrette modalità di conservazione dell’olio, ma è pur vero che è possibile rendersi conto che le modalità di conservazione siano corrette perché il sapore non mente e la buona conservazione dell’olio è ottima garanzia della qualità del locale.