In arrivo un marchio per poter identificare senza ombra di dubbio i birrifici realmente artigianali ed indipendenti. Lo annuncia una nota di Unionbirrai, l’associazione di categoria dei birrifici indipendenti italiani in occasione di EurHop, il Salone internazionale della birra artigianale aperto a Roma fino alla giornata del 14 ottobre.
Il marchio dovrebbe arrivare per contrastare la pratica scorretta e ormai consolidata di spacciare per crafty, vale a dire artigianali, prodotti che tali non sono visto che si tratta di prodotti solo ed esclusivamente da supermercato che cercano di emulare le birre artigianali autentiche.
I più distratti si lasceranno allora condizionare e sedurre dalla pubblicità e dalle ricette, ma senza rendersi conto che la maggiore parte dei prodotti del supermercato non non sono birre artigianali.
Ecco allora che per tutelare la lavorazione e identificare al meglio il prodotto, arriva dal Unionbirrai, il marchio di riconoscimento per aiutare il consumatore a scegliere un prodotto che sia effettivamente quello per cui si spaccia, un prodotto veramente artigianale.
Il nuovo marchio contribuirà a identificare il settore produttivo artigianale tutelando i consumatori.
Una birra, per essere veramente”Indipendente e Artigianale” dovrà essere effettivamente prodotta da birrifici indipendenti, da un punto di vista legale ed economico, la cui produzione non superi i 200mila ettolitri l’anno. La birra non dovrà essere pastorizzata o microfiltrata.
Chi rispetterà i criteri richiesti potrà fregiarsi del marchio e ritirarlo dopo eventuali verifiche sulla non-conformità. Un passo importante per l’Italia che arriva dopo i provvedimenti di Regno Unito e Irlanda in Europa, le uniche hanno seguito l’esempio di Australia e Usa.