Dopo Gualtiero Marchesi, il mondo della gastronomia piange Paul Bocuse, il più grande chef francese. Maestro della nouvelle cuisine, Bocuse aveva mantenuto per oltre 50 anni tre stelle Michelin nel suo ristorante fondato dal nonno paterno, a Collonges-au-Mont-d’Or.
Adare l’annuncio della sua morte via Twitter è stato il ministro francese dell’Interno, Gerard Collomb che per molti anni è stato sindaco di Lione: era proprio in una cittadina della provincia di Lione che Bocuse era nato l’11 febbraio 1926.
Paul Bocuse è morto, la gastronomia è in lutto. Monsieur Paul era la Francia, semplicità e generosità. Eccellenza nell’arte di vivere. Il papa della gastronomia ci ha lasciati.
Figlio unico di Georges Bocuse e di Irma Roulier, Paul Bocuse proveniva da un’antica famiglia di cuochi ed è considerato uno dei cuochi più importanti del tutto il XX secolo lanciando il fenomeno della Nouvelle cuisine insieme ad altri colleghi.
Oggi piangono gli chef dall’Eliseo e di tutta la Francia. Bastava il suo nome per riassumere la gastronomia francese nella sua generosità, nel suo rispetto delle tradizioni ma anche nella sua inventiva. La Nouvelle Cuisine di cui fu un padre fondatore, a volte criticato o incompreso, aprì per la cucina francese un capitolo glorioso che oggi le consente di occupare il primo posto nel mondo. Oggi la gastronomia francese perde una figura mitica che l’ha profondamente trasformata gli chef piangono in cucina, all’Eliseo e ovunque in Francia. Ma continueranno a lavorare.
Scrive in un comunicato dell’Eliseo, il presidente francese Macron.
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