Si chiama colva ed è una ricca macedonia autunnale tipica della regione Puglia: si prepara con una serie di indispensabili ingredienti, vale a dire il grano cotto, l’uva sultanina, (o l’uva) le noci e le mandorle tritate, fichi secchi tagliati a pezzetti, i chicchi di melograno, lo zucchero, il vincotto, le scagliette di cioccolato fondente. È un dolce tipico soprattutto della zona del nord di Bari e di Foggia e viene conosciuto anche come grano dei morti.
Ogni ingrediente fa parte della simbologia che lega la morte alla vita. Qualche esempio? Il grano cotto rappresenta i defunti, mentre i canditi o l’uva bianca simboleggiano la loro anima, i chicchi di melograno dovrebbero ricordare i loro occhi, le noci rappresentano le loro ossa, i fichi il sangue. Viene consumato dai vivi quasi per esorcizzare la morte e vivere pienamente la vita. L’origine della colla però è molto antica: veniva preparato dai greci che lo offrivano agli dei Hermes e Dioniso. Potrete anche variare leggermente la ricetta magari aggiungendo delle mandorle.
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