Una cena così non te la puoi perdere. È questo il lancio della nuova iniziativa di Eataly che finanzia la conservazione de L’Ultima cena di Leonardo Da Vinci ospitato all’interno del Cenacolo nel convento di Santa Maria delle Grazie a Milano.
Oscar Farinetti si mette insomma sulle stesse tracce di Diego Della Valle che ha finanziato il restauro del Colosseo o di Bulgari che ha finanziato il recupero del mosaico delle terme di Caracalla o della scalinata di Trinità dei Monti a Roma.
L’iniziativa di Farinetti, con notevole ritorno d’immagine nei confronti di Eataly, prevede di aumentare il flusso di visitatori all’interno dell’ex refettorio, Il dipinto di Leonardo appare infatti rovinato e per cercare di preservarlo è concesso l’ingresso a poco più di mille persone al giorno per pochi giorni a settimana.
Il progetto di Eataly si impegna a pulire l’aria consentendo di proteggere il dipinto e di lasciar aumentare il flusso di visitatori. L’iniziativa sarà lanciata solo ad aprile, ma è già stata anticipata non senza qualche strascico di polemiche. Il motivo? Il Codacons intende vederci chiaro e capire se Farinetti non punti in qualche modo alla privatizzazione dell’Ultima Cena.
Per il momento Codacons, pur lodando l’iniziativa di Eataly intende presentare istanza d’accesso al ministero dei beni culturali e alla Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la città metropolitana di Milano, per poter visionare l’accordo siglato con Eataly e verificarne i dettagli. E in caso di clausole sproporzionate a svantaggio della collettività e a vantaggio del privato, non esiterà a ricorrere al Tar.