Issopo (Hyssopus officinalis)
Inglese: hyssop; Francese: hysope; Spagnolo: hisopus; Tedesco: ysop.
Caratteristiche generali
L’issopo è una pianta perenne della famiglia delle lamiaceae. Conosciuta ed utilizzata da secoli per le sue numerose proprietà, è caratterizzata da una base lignificata da cui si dipartono diversi fusti eretti, erbacei nella parte superiore. La pianta, che può raggiungere gli 80 cm d’altezza, ha foglie opposte del tipo allungato-lanceolato, ad apice acuminato, la cui superficie è rivestita di ghiandole sessili. I fiori, raggruppati in verticilli, formano glomeruli raccogliendosi in spighe, ed hanno la corolla azzurro-porpora. Il frutto è formato da quattro acheni racchiusi in un calice persistente.
Diffusione
Coltivato in diverse località, In italia lo si ritrova particolarmente, in natura, in alta montagna, nel settore alpino. Predilige luoghi pietrosi, calcarei ed esposti al sole.
Proprietà
L’issopo ha proprietà antispasmodiche, cicatrizzanti, digestive, espettoranti e risolventi. L’olio essenziale contenuto dai fiori è utilizzato nel settore dei profumi e dei liquori per il suo gradevole odore. La pianta si presta inoltre a numerose applicazioni terapeutiche: usata per sedare tosse ed asma, favorire la digestione, eliminare gas intestinali, sudore notturno, per uso esterno è un buon cicatrizzante ed antidermatico.
Si sconsiglia di utilizzarlo in gravidanza e per gli ipertesi. In dosi elevate può provocare tremori e vasocostrizioni.
Raccolta e Conservazione
Dell’issopo si utilizzano le parti fiorite, da raccogliere in giugno-luglio. La raccolta prevede che venga prelevato il fusto durante la fioritura soltanto per la sua parte erbacea, evitando la base legnosa.
Principali impieghi in cucina
Il sapore, forte ed amarognolo, rende adatto l’issopo ad insalate, zuppe, piatti di carne o minestre, utilizzato con le dovute precauzioni (ovvero in piccole dosi).
La pianta è tra i principali ingredienti del caratteristico liquore Chartreuse, del vermouth, di liquori d’assenzio e dell’acqua di colonia.
Si utilizza per preparare infusi, decotti, sciroppi e tinture.
Note e curiosità
Nella Chiesa Cattolica alcune celebrazioni liturgiche ricorrono anche oggi all’issopo per l’atto di aspergere l’intera assemblea dei fedeli.
La pianta è ripetutamente citata nel Vecchio Testamento, ed era considerata sacra dagli Ebrei, come secondo alcuni attesterebbe la stessa etimologia del nome. Altri, invece, ritengono che l’ezobh, poi conosciuto dai greci come issopos, fosse un’altra pianta.
L’issopo rientra tra gli ingredienti di preparati contro pidocchi, morsi di serpenti e funghi velenosi in alcuni trattati di Plinio, e la tradizione gli attribuisce numerose ulteriori proprietà, tra cui quella di regolare la fase mestruale.