Curcuma
Inglese: Turmeric; Francese: curcuma; Spagnolo: curcuma; Tedesco: curcuma.
Caratteristiche generali
La curcuma è una pianta erbacea perenne appartenente alla famiglia delle Zingiberaceae utilizzata a scopi alimentari e officinali. Sotto il nome curcuma vanno in realtà 80 specie, la più diffusa delle quali è la Curcuma longa detta anche zafferano delle indie o Turmeric. La spezia omonina si ricava dalle radici della pianta che vengono bollite, seccate in forno e quindi polverizzate. Questa ha caratteristico colore ocra ed un sapore lievemente amaro e piccante. In India costituisce l’ingrediente fondamentale del curry, ma viene spesso impiegata come colorante anche nei paesi occidentali.
Stagione e diffusione
La pianta della curcuma è originaria dell’Asia e vive a temperature comprese tra i 20 ed i 30 gradi. L’India, in particolare la città di Sangli, è il primo produttore mondiale di Curcuma. La pianta è molto diffusa in Asia sudorientale, Polinesia e Micronesia.
Proprietà nutritive, calorie
Valori nutrizionali per 100 grammi di prodotto:
Calorie 354;
Acqua 11.36;
Proteine 7.83;
Grassi 9.88;
Carboidrati 64.93;
Fibre 21.1.
Conservazione
La curcuma viene normalmente venduta in polvere. In questo caso va conservata dentro a un vaso di vetro sigillato in luogo fresco e asciutto per mantenerne più a lungo l’aroma.
Principali impieghi in cucina
La curcuma è largamente impiegata come spezia nella cucina Indiana e Asiatica, come già accennato costituisce infatti uno degli ingredienti principali del curry. E’ ottima aggiunta a zuppe, risotti, pietanza a base di carne e pesce, ma anche a verdure e legumi. La curcuma, al pari dello zafferano, che ha comunque un aroma più intenso, è spesso utilizzata come colorante alimentare e aggiunta a mostarde, brodi di carne, formaggi. Costituisce la spezia principale dei cosiddetti Momos, gli gnocchi nepalesi a base di carne.
Note e curiosità
Quando viene impiegata come colorante per alimenti industriali la curcuma viene indicata sulle etichette con la sigla E100.