Il tabulè (o tabbouleh) è una ricetta di origine araba molto diffusa anche in Sicilia, specialmente nelle zone occidentali dell’isola. Fresco, leggero ma molto saporito, il tabulè siciliano è una rielaborazione molto semplice della ricetta araba che vede come principali ingredienti le verdure e il pesce, come nella perfetta tradizione della cucina di mare siciliana. Nella ricetta tradizionale il tabulè si prepara con il bulgur, un cereale molto simile al cous cous. Il bulgur però non è comune da trovare come il cous cous, quindi io oggi vi propongo il tabulè siciliano secondo la mia personale interpretazione.
La preparazione del condimento del tabulè siciliano è molto facile. In sostanza si tratta di una insalata con verdure cotte e crude e pesce. Io utilizzo i gamberetti (freschi o surgelati) sbollentati e il tonno all’olio di oliva, che sono la soluzione più gustosa e meno impegnativa. Il succo di limone e le foglioline di menta fresca sono indispensabili per ottenere il perfetto sapore di Sicilia, fresco e leggermente acre.
La cottura del cous cous è abbastanza semplice. In genere le dosi dell’acqua calda da utilizzare sono indicate sulla confezione, ma io preferisco utilizzare la stessa quantità di cous cous e acqua calda a cui aggiungo un cucchiaio colmo di olio di oliva e una manciata di sale. La cottura è banale: basta ricoprire il cous cous con l’acqua calda e coprire il contenitore in modo che il cous cous possa assorbire il liquido e cuocersi con il calore. Una volta che avrà assorbito tutto, il cous cous deve essere sgranato con una forchetta. E’ un lavoro che richiede qualche minuto di attenzione e che va fatto per bene, per rendere i granelli ben separati tra loro, per ottenere un risultato corposo ed evitare che il tutto si incolli come succede con il riso quando è scotto.