Gli gnocchetti sardi, chiamati malloreddus, sono uno dei formati di pasta più classici della cucina sarda. Si mangiano nelle occasioni più tradizionali e si condiscono con diversi tipi di sughi ma quello che conta davvero è imparare il procedimento per preparare l’impasto perfetto, fatto con ingredienti semplici: farina di semola, acqua e sale quanto basta. La ricetta originale dei malloreddus è antichissima e originaria delle zone centrali della Sardegna e il sugo “alla Campidanese”, a base di salsiccia, pomodoro e pecorino sarebbe il modo più tradizionale per mangiarli, ma visto che ci sono anche altre versioni, io vi propongo i malloreddus al pecorino sardo e zafferano, un piatto corposo ma un po’ più leggero.
Come sempre quando si parla di ricette della tradizione, il procedimento originale per preparare i malloreddus è introvabile. Ogni famiglia ha la sua ricetta, ogni zona della Sardegna ha il suo sugo preferito. In alcune versioni troverete una miscela di farina 00 e farina di semola; in certe ricette lo zafferano è presente nell’impasto, in altre solo nel sugo. Non essendo sarda, ed essendo molto difficile trovare una versione su cui si sia tutti d’accordo, oggi vi propongo una versione base, costruita sulle dosi classiche della pasta fresca. In questo modo sbagliare è impossibile e il risultato è assicurato. Riguardo al condimento, non mi permetto di dare indicazioni sul sugo alla campidanese, molto più elaborato, ma vi suggerisco un semplice condimento a base di pecorino sardo e zafferano.
Se vi piace la cucina sarda, provate la nostra versione dei malloreddus alla campidanese e i malloreddus con le vongole. Se invece qualcuno di voi avesse una ricetta di famiglia per preparare i malloreddus, i commenti e i consigli sono sempre bene accetti!