L’agnello è il piatto tradizionale della Pasqua. Nonostante io non ami proprio questo tipo di carne, penso che la tradizione ha la sua importanza e quindi, oggi vi propongo il piatto pasquale più classico che c’è: agnello alla cacciatora. L’agnello è una carne che causa sempre contrasti accesi tra chi la ama, perchè è molto tenera e aromatica, e chi invece non la può soffrire, anche perchè si tratta di un animale di meno di un anno di età, la cui macellazione causa sempre inevitabili polemiche. Senza entrare nel merito della querelle, resta il fatto che la ricetta dell’agnello alla cacciatora può essere un buon suggerimento per chi ama la carne dell’agnello e non vuole rinunciare alla tradizione pasquale.
La carne d’agnello ha un odore molto forte, dovuto al fatto che si tratta di una carne selvatica, che ha un sapore e soprattutto un’aroma a cui non siamo abituati. C’è chi ama questo profumo intenso e chi proprio non lo può sopportare. Se, come me, fate parte della seconda categoria vi consiglio di “trattare” la carne con una marinatura prima di cucinarla. Le possibilità sono molte e tutto dipende da come deciderete di cucinare l’agnello. Per le ricette più semplici, magari in bianco e senza aromi forti, è consigliabile una marinatura di una notte in un litro di latte, per enfatizzare la dolcezza della carne. Per l’agnello alla cacciatora invece, vi consiglio una marinatura nel vino rosso (aromatizzato con un ramo di rosmarino o due chiodi di garofano) oppure in un litro d’acqua a cui avrete aggiunto 5 cucchiai di aceto bianco e gli aromi che preferite.