Ci sono tantissimi alimenti, salutari e buoni da mangiare, che non conosciamo e a cui siamo poco abituati. Tra questi c’è sicuramente il topinambur – detto anche tartufo di canna – una pianta erbacea perenne originaria del Nord America e del Canada i cui tuberi, nodosi e rossastri con la polpa bianca, hanno un sapore molto simile al carciofo e sono ottimi sia in cucina che per la salute. Il topinambur ha un contenuto calorico estremamente ridotto – pari quasi a zero – eppure è ricco di vitamina A, vitamine del gruppo B, Ferro e Potassio. Contiene anche Arginino (amminoacido immunostimolatore) e Colina, che protegge le cellule dai danni dell’ossidazione e protegge dalle patologie cardiovascolari. Si consiglia di introdurre il topinambur nell’alimentazione giornaliera sia per combattere il sovrappeso, sia per controllare il diabete.
Il topinambur è utile per curare episodi di cattiva digestione, stitichezza, disinfezione del tratto gastrointestinale; è efficace nel controllo degli zuccheri ematici e nella riduzione del colesterolo, ed è un valido supporto per recuperare energie nelle diete ipocaloriche e durante l’allattamento. Preparare i topinambur è molto semplice. Si possono cucinare crudi – tagliati a fettine sottilissime e conditi con pochissimo olio e pepe – oppure cotti al vapore o lessati. In generale, tutte le ricette che contengno le patate si possono preparare utilizzando il topinambur, che potete cucinare seguendo le stesse modalità. Il loro sapore però è leggermente più aromatico di quello delle patate, molto più simile al carciofo. Anche la farina di topinambur è ottima da introdurre nell’alimentazione quotidiana: si può utilizzare – in una percentuale non superiore al 10% – all’interno di tutte le preparazioni a base di farina 00, come il pane e la pasta fatta in casa.
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