Un libro sotto l’ombrellone è quello che ci vuole per rendere una giornata al mare veramente rilassante. E Kitchen di Banana Yoshimoto è il libro ideale, che tutti gli appassionati di cucina e storie d’amore non potranno non apprezzare. Dopo la morte dell’amata nonna la giovane Mikage rimane sola al mondo; la stanza della sua casa che ama di più è la cucina, un luogo in cui Mikage si sente protetta e che le ricorda l’atmosfera della serenità familiare che oramai ha perduto. Ben presto Mikage accetterà l’invito dell’amico Yuichi di trasferirsi in casa sua, riuscendo a ritrovare il calore degli affetti perduti e un’atmosfera familiare che allevierà la sua solitudine. La cucina di Mikage è il luogo in cui la protagonista sente di trovare rifugio, lo scenario perfetto per la riflessione, le confessioni, i ricordi che la aiutano a vivere il presente.
Anche se è un po’ lontano dalla concezione occidentale della cucina come luogo privilegiato della serenità familiare, Kitchen di Banana Yoshimoto racconta con leggerezza e al tempo stesso profondità di come la cucina possa diventare il luogo ideale in cui elaborare il dolore e in cui riscoprire la forza per andare avanti. In cucina Mikage cerca riparo per ritrovare, anche solo nei ricordi, la dimensione familiare che oramai è perduta per sempre e rendere più leggero il presente. E la cucina diventa, attraverso le parole di Banana Yoshimoto, il luogo perfetto per lasciarsi andare alle riflessioni e per affrontare temi importanti come la solitudine giovanile, il dolore, l’omosessualità. Ma non per questo la cucina è un luogo tetro: tutt’altro. A Mikage piace la cucina: il frigo vuoto o stracolmo di cibo, le piastrelle bianche lucide e pulite o i pavimenti sporchi di pezzettini di verdura, gli strofinacci asciutti, perchè lì si sente protetta. – “Siamo rimaste solo io e la cucina. Mi sembra un po’ meglio che pensare che sono rimasta proprio sola.” – afferma Mikage nell’incipit del libro, per ricordare a se stessa che fino a quando si ha qualcosa da amare non si è mai veramente soli.
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