Credo che nessun tipo di vacanza sia quanto mai indicata quanto il turismo enogastronomico soprattutto quando si parla dell’Italia e nello specifico delle sue isole, come la Sicilia ad esempio, ricca di bellezze architettoniche e paesaggistiche, sarà un vero piacere scoprirle anche attraverso i suoi prodotti tipici ed i piatti della tradizione, come i cannoli siciliani. E perchè non cominciare in dolcezza? Dubito che qualcuno non li conosca ancora, le famose cialde di pasta fritta farcite di ricotta zuccherata aromatizzata alla cannella con l’aggiunta dei pistacchi e degli immancabili canditi, anch’essi dalle origini antiche.
Così conosciuti da essere esportati perfino all’Estero insieme alla cassata, vanto dei Siciliani. Gli ingredienti base dei cannoli siciliani ci permettono di andare alla scoperta di luoghi suggestivi e di piccole curiosità. La ricotta utilizzata ad esempio, rigorosamente di pecora in quanto più cremosa e gustosa delle altre, ha una marcia in più. Nonostante sia preparata allo stesso modo rispetto alle altre regioni presenta una consistenza soffice e cremosa, dalla struttura fine, ma soprattutto dal sapore delicato.
Altro protagonista, facoltativo a dir la verità, ma che se utilizzato costituisce il non plus ultra, è il pistacchio di Bronte. Nonostante siano stati gli Arabi a diffonderne la coltura in Sicilia intorno al 700, e nonostante cresca selvatico su tutto il territorio e soprattutto nelle provincie di Caltanissetta, Enna e Catania, ha trovato la sua massima espressione sui terreni lavici di Bronte, zona ricca di foreste e di itinerari interessanti oltre che di porzioni di territorio ancora incontaminate.
Infine ingrediente imprescindibile nella preparazione delle cialde dei cannoli è il vino Marsala, prodotto a partire dall’uva bianca nella zona di Trapani nasce da un caso fortuito, il tentativo di stabilizzare il vino con l’aggiunta di alcool nelle botti. La città di Marsala, ricca di bellezze artistiche ed irripetibili ha origini fenicie e nello stesso tempo ha subito nel corso degli anni infulenze greche e romane, arabe e normanne, ma non solo, anche angioine e spagnole. Da non perdere la visita alle chiese, alle grotte e ai santuari. Quì trovate le origini e la ricetta dei cannoli, e quì una variante semplice.
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