E’ tornata la voglia di cucinare. Dopo un lungo periodo di stress e noia, questo week-end ho riscoperto il piacere di stare un po’ di più ai fornelli. In genere in cucina stempero il malumore e sforno dolci quando sono triste, ma questa volta mi sono dedicata alle mie ricette senz’altro pensiero se non quello di divertirmi a sperimentare nuovi sapori. Gli involtini di vitello al radicchio e camembert hanno un nome altisonante che forse non rispecchia la loro vera natura: è una ricetta semplice, per niente difficoltosa, ed è rapida. In cucina funziona così, basta trovare gli ingredienti giusti e mescolarli bene per avere un risultato eccellente senza spendere ore in procedimenti impossibili per i comuni mortali. Io non sono uno chef ma i miei involtini hanno avuto un successo degno di un piatto d’autore!
Radicchio e camembert sono il connubio perfetto. Il radicchio trevigiano è in genere abbanstanza amaro e c’è bisogno di qualcosa di delicato che ne smorzi il sapore, senza però diluirlo troppo. Il camembert è uno dei formaggi francesi più famosi, originario della Normandia ma trovarlo potrebbe non essere cosa semplice, dunque se dovete sostituirlo potete farlo con il brie, che ha un sapore e una consistenza molto simili ma si trova più facilmente, anche al supermercato. Scegliete un taglio di carne magro, ad esempio la fesa di vitello. Fatevi tagliare le fette dal vostro macellaio di fiducia e prima di preparare gli involtini, battetele per ammorbidire carne e allargare la fetta da farcire. Gli involtini vanno profumati con salvia e vino rosso.