Sicuramente avrete già sentito parlare delle pettole, una preparazione tipica sia della Puglia che della Basilicata, che si prepara in diverse occasioni, principalmente a partire da San Martino fino a Carnevale, ma soprattutto durante le festività Natalizie. Esistono in due varianti, dolci e salate, e si preparano a partire da un impasto di pasta di pane che viene poi arricchita a piacere secondo i gusti, e fritte in abbondante olio bollente.
In generale l’impasto che accompagna entrambe le varianti è a base di farina, patate, acqua, lievito di birra, e sale, ma c’è una versione più semplice che si prepara senza le patate, io però mi sono mantenuta sul classico utilizzandole. Le pettole dolci in particolare sono buonissime, alla fine, dopo essere state fritte vengono passate nello zucchero semolato.
La ricetta che ho seguito è una versione classica, ma, ripeto, ci si puà sbizzarrire con gli ingredienti, ed anche con i condimenti, in alcune zone vengono servite cosparse di vin cotto o di miele al posto dello zucchero semolato. La particolarità delle pettole è che appartengono alla cosiddetta cucina povera, con pochi e semplici ingredienti presenti in tutte le case si da vita ad una preparazione attesa con trepidazione da tutti e che viene identificata anche con il Natale.