La piadina romagnola è stata per me un mistero per molto tempo. Non riuscivo a capire come prepararla, o meglio, ho letto tante di quelle ricette negli anni da non raccapezzarmi più. Non avendo mai assaggiato l’originale piadina romagnola non sapevo quale dovesse essere il risultato finale e quindi mi affidavo alle ricette che di volta in volta provavo. Poi, dopo avere avuto la fortuna di assaggiarne una in loco (a proposito, ma quanto è buona?) quella di Cotto e Mangiato mi è sembrata davvero un’ottima riproduzione dell’originale.
La piadina romagnola di Cotto e Mangiato si prepara molto semplicemente, così come la maggior parte delle ricette provenienti dalla fortunata trasmissione di Benedetta Parodi. Basta impastare farina, strutto, sale e lievito con il latte nel quale avremo aggiunto del miele. Questo impasto andrà lavorato con dell’acqua, per quanto riguarda la quantità da utilizzare regolatevi con la consistenza dell’impasto, dovrà risultare un panetto morbido.
Fondamentale poi è anche il riposo dell’impasto che dovrà essere avvolto in un canovaccio e risposare non più di un quarto d’ora. Il composto infatti non si deve gonfiare eccessivamente. Infine il momento più gustoso, quello della farcitura della piadina: prosciutto, rucola e squacquerone, la perfezione, ma se avete altri gusti, fate pure, anzi … attendo suggerimenti! Alla prossima.