Lasagne al pesto rinforzate

Ho assaggiato questo piatto a casa di una mia amica genovese, ovviamente per via del pesto, e mi è piaciuto molto. Ho quindi riprovato a preparalo io ma con una piccola variante, “un rinforzo”, rispetto alle classiche lasagne al pesto, per renderle più saporite. Può essere anche un’idea per eliminare dei piccoli avanzi di prosciutto cotto e formaggi vari prima che il frigo diventi la loro tomba.

Le lasagne al pesto rinforzate sono un ottimo primo piatto, da servire nei giorni di festa, ideale sia in estate, quando si ha il tempo di preparare il pesto alla genovese ( quello pronto va anche benissimo), che in inverno. Avevo ricevuto, l’estate scorsa una grossa quantità di basilico fresco dalla mia amica Fiorella (quella delle uova) e così ho preparato una bella quantità di barattolini di pesto e li ho congelati.

Direi che queste lasagne sono poco costose, relativamente facili da preparare e, dettaglio non trascurabile, si possono preparare con un anticipo di qualche ora e infornare una mezz’ora prima di mettersi in tavola. Io, come al solito, quando le cucino, ne preparo in abbondanza in modo da congelarne una parte.

I miei figli mi hanno assicurato che, una volta scongelate e riscaldate sono ottime e quindi sono certa di dare un buon consiglio. E allora come dico io: “bando alle ciance” e andiamo a cucinare!!

Tempo di preparazione: circa 1 ora , forse anche meno, compresa la cottura in forno.

Costo: moderato

Difficoltà: media

Ingredienti:

  • Una confezione di lasagne fresche (quella di Nonna Amelia ne contiene 5)
  • Una confezione di pesto pronto o casalingo
  • Parmigiano grattugiato q.b.
  • Olio extravergine (3 cucchiai per l’acqua di bollitura della pasta e 1 per la teglia)
  • 150 gr di prosciutto cotto
  • 1 provola affumicata o normale
  • 400 gr. di ricotta
  • Sale ed eventualmente pepe a piacere


Preparazione:

Queste lasagne, non prevedendo sughi, besciamelle o altri condimenti, devono essere sbollentate per almeno 2 minuti in acqua bollente salata a cui è stata aggiunta qualche cucchiata di olio che eviterà alle varie sfoglie di appiccicarsi.
Occorre usare una pentola larga e bassa in cui mettere a cuocere non più di 3 sfoglie per volta.

Una volta scolate, disporle su dei canovacci puliti ed eventualmente coprirli affichè non si asciughino nel caso dobbiate interrompere la preparazione per un breve lasso di tempo.

Munirsi di una teglia da forno rettangolare della misura della sfoglia o anche più grande, tanto non c’è del sugo che corre.
Nel caso usiate quelle tegliette di alluminio di cui parlavo prima, se fossero più piccole della misura della sfoglia, basterà piegarla a libro.

Ungere con un filo di olio la teglia quindi poggiare la prima sfoglia, cospargerla con un velo di pesto, eventualmente allungato con un goccio dell’acqua di cottura della pasta, e adagiarvi nell’ordine una fetta di prosciutto cotto, delle fettine di ricotta romana sgogcciolata (quella che trovate al supermercato), dei pezzetti di provola affumicata, ma se non piace l’affumicato va bene quella normale ed infine una bella spolverata di parmigiano.
Continuare fino ad esaurimento degli ingredienti.


Consiglio di non sovrappore più di 4 strati di pasta.

Cospargo l’ultimo strato con un filo di olio, sempre extravergine, e con una spolverata di parmigiano e se ne è avanzato qualche pezzetto di ricotta.

Infornare in forno preriscaldato e ventilato a 180° per 30’/35′, avendo cura di coprire la teglia con un foglio di alluminio perchè, altrimenti, la superficie della pasta, essendo poco condita, diventerebbe secca come un cartoncino.

Alcuni minuti prima di sfornare, togliere l’alluminio e far dorare la superficie.