Seconda puntata del nostro viaggio nel mondo degli spaghetti. Ieri ci siamo dedicati a un po’ di storia, oggi invece parliamo della loro preparazione. Innanzi tutto, mettiamo l’acqua sul fuoco e prepariamoci a buttare la pasta!
Calcolare una media di 100gr di pasta a persona, se poi avete in programma un pasto sostanzioso chiaramente diminuite le quantità. Portate a ebollizione 1 litro d’acqua per ogni 100gr di pasta. Quando l’acqua bolle salatela. Per immergere gli spaghetti nell’acqua esiste un rituale ben preciso: prendete gli spaghetti, fatene un mazzo unico e teneteli con entrambe le mani, torcete il mazzo leggermente e gettate nella pentola. In questo modo gli spaghetti si apriranno a ventaglio e resteranno verticali e ben separati tra loro. Con un forchettone, meglio se di legno, girateli ogni 2 minuti per evitare che si attacchino.
Per decidere quando scolare la pasta non basatevi eccessivamente sulle indicazioni riportate sulle confezioni. Quei tempi sono puramente indicativi, la pasta, tutta, quella lunga e quella corta, deve essere scolata al dente, ovvero la consistenza deve essere cedevole sotto i denti ma la pasta deve mantenre sempre una certa resistenza. Regolatevi secondo il vostro gusto e quello dei vostri commensali, assaggiare è sempre la mossa migliore.
Una volta raggiunta la cottura giusta spegnere il fuoco e versare un bicchiere di acqua fredda nella pentola. Qui poi ci sono diverse scuole di pensiero: alcuni sostengono che l’ideale sia sempre utilizzare le pentole che hanno al loro interno il cestello forato, che permette di scolare la pasta agevolmente. E’ comodo e semplice il classico scolapasta però, che ha come unico svantaggio quello di disperdere tutta l’acqua di cottura. Utilizzare invece un forchettone, e velocemente, spostare gli spaghetti nella padella o nella pentola con il condimento, vi permettera di manterere una piccola quantità dell’acqua di cottura.
Per quanto riguarda il servirli dipende molto dal tipo di sugo. Se volete farli saltare con il condimento, dopo averli passati in padella, versateli in una zuppiera, o altrimenti se non ce n’è bisogno metteteli direttamente in una zuppiera, in cui avrete prima aggiunto una parte di sugo, unite poi il sugo rimasto e mescolate bene. Infine, se volete decorare i piatti, con crostacei o frutti di mare ad esempio, impiattate gli spaghetti prima di servire, e decorateli come più vi piace.
Concludiamo questo viaggio nel mondo degli spaghetti toccando la nota dolente, quella del loro apporto calorico. Gli spaghetti, come tutta la pasta, contribuiscono a fornire un apporto nutritivo importante, e come sempre, se consumati con moderazione e con condimenti leggeri non rappresentano un carico di grassi e calorie eccessivo. Una nota importante è però quella di non abbinare nello stesso pasto altri carboidrati, come pane e patate.
E da domani, alcune ricette per gustare al meglio gli spaghetti!
[photo courtesy of FotoRita [Allstar maniac]]