Pensare che la cucina ere una delle poche delizie dello spirito che ancora non erano state intaccate dalla realtà virtuale! Non credevo possibile ricreare … che termine utilizzare … meccanicamente sapori e profumi, non tutti i sensi possono essere coinvolti dalla realtà parallela creata tramite i computer.
Mi sbagliavo, c’è chi non la pensa come me, com’è giusto che sia, e che ha scelto di promuovere i prodotti tipici della sua regione e del suo territorio tramite un mezzo molto pratico come internet, ma forse un po’ limitativo quando si tratta di far conoscere il gusto, che sicuramente non può esser trasmesso tramite una comune e-mail!
Di chi si tratta? Dell’Assessore al Turismo e all’innovazione del Comune di Parma, che ha deciso di organizzare su internet la tortellata di San Giovanni, tradizionale festeggiamento che nei comuni della Provincia di Parma si celebra con cene all’aperto a base di tortelli, mangiando sotto le stelle, senza nessuna protezione, per prendere la rugiada sulle spalle, segno di buona fortuna per il futuro.
Il passaggio mi sembra un po’ drastico, dalla rugiada delle sere estive al calore delle mura domestiche! Vi chiederete, come avrà fatto a trasportare un evento di questa portate in rete? Niente di più semplice, visto che molte persone vivono una seconda esistenza virtuale nel celebre scenario di Second Life, il mondo virtuale in 3D, l’Assessore high–tech ha scelto di ricreare la sera della tortellata di San Giovanni in questo mondo simulato fatto di pixel.
La scena che si presenta agli occhi di chi osserva-vive il momento della tortellata su Second Life è quella tipica di una classica sagra di campagna, delle persone sedute attorno ad un tavolo che mangiano allegramente in compagnia, la tavola imbandita con ogni sorta di bendiddio della cucina parmense, dai tortelli all’erbetta ai salumi fino alle bottiglie di nocino.
“Un evento della vita reale della città trasferito nel mondo virtuale diventando occasione di promozione turistica e valorizzazione del territorio”, queste le parole dell’Assessore, si ma gli odori? ed il gusto? Non credo si possano trasferire anche quelli. Comunque, ad onor del vero dobbiamo dire che oltre a questa iniziativa, si sono svolte le tradizionali cene all’aria aperta.
Nessun mezzo è migliore della tecnologia per promuovere e valorizzare il cibo e i prodotti agroalimentari regionali, immediato e diretto, con un raggio di larghissima diffusione, ma solo per pubblicizzare e reclamizzare un evento o una manifestazione, non si può pensare di trasmettere via cavo il sapore e poi, come si può pensare di ricreare il calore della gente o di un gruppo di amici che si spostano insieme per andare alla sagra dei tortelli? Viva la tecnologia, ma non esageriamo! Alcune cose vanno fatte di persona, in carne ed ossa per vivere le sensazione sulla propria pelle, usando le proprie papille gustative.