Questa ricetta è buona per tanti motivi, sia per sfatare delle regole generali che per pensare a qualcosa di originale e nuovo da servire durante le feste. Partiamo dal discorso delle regole generali, visto che quando si parla di cucina ce ne sono, anche se io trovo molto divertente sia infrangerle che sfatare i vecchi miti, così come credo che ogni ricetta possa in fondo essere personalizzata e nessuno ha il diritto di dirti “no, così non si può fare”, al massimo si può decidere che i classici sono tali e vanno preparati in quel modo, ma ognuno può prendere la sua licenza da chef e decidere che quella variante che sembra tanto una follia rende il proprio piatto speciale, buonissimo, particolare, o semplicemente più buono dell’originale, e allora, che importa?! L’importante è rispettare le tradizioni e sapere che si stanno mettendo le mani magari su un classico culinario. Il mondo della cucina non sarebbe mai cresciuto e non si sarebbe evoluto se nessuno avesse mai osato, o se non si continuasse a farlo ancora adesso.
Tutta questa premessa solo per dire che in questa ricetta vengono unite alle vongole e alla zucchine, del pecorino e del parmigiano, quando noi tutti, quasi tutti, siamo abituati, quando mangiamo un primo piatto di pesce a non portare a tavola anche il formaggio che di solito viene spolverato sulla pasta al sugo (o su tutte le altre in cui non c’è del pesce!). Invece il risultato è davvero ottimo, e potrete provare questa ricetta anche utilizzando delle cozze, che pare si sposino alla meraviglia con il pecorino.
Per quanto riguarda il colore rosso della pasta fresca in foto, potete pensarci voi comprando proprio della pasta colorata, semplicemente. Visto che nella preparazione ci sono delle zucchine potrete prenderla verde, per una questione di assonanza di colori, o rossa come nell’immagine, per giocare con le sfumature, o anche nera, questo magari può andar bene anche se decidete di provare la variante con le cozze. Questi giochi di colori e di abbinamenti possono rendere un pasto natalizio, che rischia di entrare nella routine, più originale di anno in anno.