Quando si parla di Natale e di feste, pranzi e incontri del periodo natalizio in generale non posso fare a meno di pensare alla mia terra di origine, la Campania, e con più precisione alla città in cui sono nata, Napoli e quindi a tutte quelle ricette tradizionali che esplodono e prendono forma proprio nei periodi di festa. C’è poco da fare, anche quando si vive per tanti anni lontano dalla propria città, che in questo caso è anche un posto veramente ricco di tradizioni culinarie, molte di esse legate al Natale, la mente ritorna sempre lì, e anche se le feste poi si finisce col passarle in altri posti non si può pensare di non preparare almeno un paio di piatti per sentirsi veramente a casa.
Chiaramente non si può esattamente affermare che un piatto che nel suo nome racchiude un nome così nordico sia una ricetta tipica napoletana! E infatti non lo è! Con tutto il rispetto per la cucina russa io questo piatto l’ho mangiato quasi sempre solo a Natale, in piccole dosi perchè non amo molto la maionese, ma per me è comunque legato alla tradizione natalizia e campana, e più che un antipasto e un piatto di mezzo o un contorno, che si serve il giorno di Natale solitamente, ma anche durante il cenone o per il Capodanno, e va ad accompagnare i secondi di carne o di pesce.
La ricetta, come tutte le ricette del mio vecchio libro di cucina napoletana, non ha delle dosi precisissime, in questo caso solo per la maionese, che vi dico in verità non è nemmeno segnata tra gli ingredienti anche se poi compare alla fine della preparazione! L’esperienza antica della cucina napoletana va ad occhio, molte ricette non hanno nemmeno una dose, ma in questo caso va benissimo perchè siete voi, a seconda dei vostri gusti e di quelli dei vostri ospiti, a decidere quanta maionese utilizzare per completare la ricetta. Tanto il risultato sarà comunque delizioso!