Maionese. Io sono un fanatico della maionese. Non tanto perchè la metto dappertutto o perchè utilizzo particolari virtuosismi per combinarla in salse, alimenti e ricettine varie, come si vede spesso nelle pubblicità che vanno in tv. Io sono un fan della maionese come compagna di vita, come riempitivo delle giornate uggiose, come sostitutivo di…quel qualcosa che si cerca ma non si trova mai quando si esplora il frigo.
Il rito è sempre lo stesso: si prende il barattoletto, sia esso un tubo, un flacone di plastica o uno di quegli improbabili formati nuovi (tipo quelli “a testa in giù”, insomma…). Si cerca un cracker, un grissino, del pane in cassetta, un panino avanzato (e pure duro), e giù con cucchiaiate abbondanti.
A chi interessano tutte quelle stronzate nutrizionali…io la scelgo per la forma del barattolo. In vetro, se posso. Ammiro l’eleganza della Helmann’s, i colori decisi della Calvè, o il mito della Kraft, e rifuggo con decisione la maionese fatta in casa. Ma che siamo matti? Con tutto quello che ho da fare…ci mancherebbe pure la maionese. Il mio amico Mirko dice che con il Bimby la maionese viene bene, ma una volta assaggiata la sua caponata, non ho voglia di prestarmi ad altre sperimentazioni. La maionese low cost nemmeno la prendo in considerazione, con quel colorino smorto la vedrei associata bene solo ad un pescetto lesso da ospedale.
Vi dirò: non mi piace nemmeno utilizzarla nelle roba seria. Ah! Ci sono due sole eccezioni: le patate fritte, che veramente a me piacciono con il poutine, cioè gravy+formaggio alla moda canadese (come sarebbe a dire che cos’è il poutine? Non sapete nemmeno che cos’è il gravy? Questo è uno, e questo è l’altro, ignoranti), e una leggera insalata di riso. Per il resto vanno benissimo gli avanzi di pane.
Ho scoperto una maionese nuova, anzi: una vecchia maionese si è vestita di nuovo. Si tratta della Mayò, che da oggi è più leggera. Già la facevano prima. Ed era buona (c’è anche un cavolo di gruppo su Facebook, anche se oggi ne spuntano per qualsiasi idiozia…). Non si tratta di una stronzata come la Heinz che dopo 120 anni di Ketchup improvvisa al volo una bottiglietta furba o del tabasco che passa dalle salse piccanti alle maionesi piccanti con troppa disinvoltura. Ho scoperto che ha una comunicazione divertente (è il mio lavoro…).
La Mayò è buona. E’ della Calvè. C’è lo yogurt magro. E del fatto che sia leggera non me ne frega nulla. E giuro sul barattolo di maionese Gaia da 5kg che ho visto alla Metro (ingrosso per bar e ristoranti) che questo non è un publiredazionale. Però guardatevi il video della Heinz di seguito, che è divertente. E mangiatevi quella buona, che è pure leggera. Se vi frega.