Passion Fruit (Passiflora edulis)
Francese: fruits de la passion; Inglese: passion fruit, Spagnolo: fruta de la pasión; Tedesco: passionsfrucht.
Caratteristiche generali
Il frutto della passione, noto anche come maracujà, è il frutto della Passiflora edulis, arbusto rampicante della famiglia delle Passifloraceae.
La pianta, originaria dell’America tropicale, sviluppa due tipologie di bacche: gialle e violacee, a seconda della specie. Queste ultime hanno diametro variabile tra i 4 e gli 8 cm, buscia liscia e sottile, polpa gelatinosa di colore giallo-verde nella quale sono immersi un gran numero di semi.
Per quest’ultima ragione, che lo rende a tratti simile al melograno, il frutto della passione è stato denominato anche granadilla.
Varietà esistenti
Due sono le varietà commestibili di passion fruit: la Passiflora edulis, nota anche come maracujà viola, e la Passiflora edulis flavicarpa, conosciuta invece come maracujà gialla e dai frutti leggermente più grandi.
Una varietà molto apprezzata è la Passiflora edulis simson, coltivata in Africa e in Brasile.
Stagione e diffusione
La passiflora è una pianta originaria delle foreste dell’America Meridionale.
In Italia sono presenti coltivazioni di passiflora soltanto in Sicilia, dove in inverno la temperatura difficilmente scende sotto gli zero gradi.
Valori nutrizionali e Proprietà
100 grammi di frutti della passione (64,5 Kcal) contengono:
10,6 g di carboidrati;
2,4 d di proteine;
1,0 g di grassi.
Si tratta di frutti molto ricchi di fibre e poveri di valorie, ideali per diete ipocaloriche.
La maracujà è inoltre ricca di vitamina A, C, B6, magnesio, ferro, potassio e fosforo.
Conservazione
All’acquisto verifichiamo che i frutti abbiano scorza dura raggrinzita. Quando il frutto è acerbo, può essere conservato a temperatura ambiente per favorirne la maturazione.
Una volta maturo, va tenuto in frigo per massimo 3 giorni.
Principali impieghi in cucina
La maracujà si presta ad essere consumata anzitutto al naturale, tagliandola a metà ed utilizzando un cucchiaino.
Il frutto, inoltre, è ideale per farne ottime marmellate, gelati, salse, dessert, torte e dolci. Il succo, soprattutto in aggiunta a bevande o cocktail, è in grado di migliorarne sensibilmente l’aroma. Consigliamo di provarlo assieme al succo di banana o di mango.
In Brasile la mousse di frutti della passione è un dessert molto conosciuto, mentre in Perù lo si consuma in numerosi dessert o sottoforma di succo di frutta.
Note e curiosità
Il nome di questo frutto deriva dal latino flos (fiore) e passio (passione). Leggenda vuole che fosse scoperto dai gesuiti nel 1610, e denominato in tal modo per la somiglianza dei pistilli dei frutti con i chiodi della passione di Cristo. Altri elementi presi in considerazione furono gli stami, associati al martello, la raggiera corollina, associata alla corona di spine, e i viticci, associati invece alla frusta della flagellazione.
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