Foto della finale del Campionato Italiano 2007 con Cristiano Cini, Nicola Bonera e Nicoletta Gargiulo, la vincitrice
Il prossimo lunedì 5 Maggio (a proposito fate ancora in tempo ad iscrivervi si svolgerà la prossima edizione del Concorso Miglior Sommelier della Toscana. Si tratta di uno dei trofei regionali più prestigiosi d’Italia e quello che ha “scoperto” grandi campioni odierni come il Campione del Mondo Enrico Bernardo, il due volte vicecampione italiano Cristiano Cini di Arezzo e anche il sottoscritto vicecampione Europeo 2008, senza contare che molti dei sommelier che lavorano all’Enoteca Pinchiorri, uno dei templi mondiali della sommelerie si sono cimentati in questo concorso.
Quindi un trampolino di lancio notevole per la propria carriera che occorre considerare se si intende svolgere la professione di Sommelier ad alti livelli.
Quindi un trampolino di lancio notevole per la propria carriera che occorre considerare se si intende svolgere la professione di Sommelier ad alti livelli.
Ma come si svolgono esattamente questi concorsi?
Si compongono di una fase eliminatoria scritta in cui occorre rispondere a domande a risposta libera e a scelta multipla sulle nozioni più disparate sui vini ed enologia mondiale. Domande come “Elenca 10 doc della Puglia” o “Dove si trova la regione Tupungato e che vini si producono” sono alcuni esempi di domande “semplici” cui si aggiungono alcune veramente toste come “Elenca tre aziende ungheresi che producono vini bianchi” piuttosto che “Mettere in ordine da Est a Ovest i cinque seguenti vigneti tedeschi”. Domande che prevedono uno studio riconducibile come entità e sforzo a quelle di un esame come Diritto Privato a Giurisprudenza o Anatomia a Medicina…Una preparazione che va effettuata ovviamente senza rinunciare alla propria professione e alla propria carriera “normale” il che significa il più delle volte nottate di studio magari dal fine turno della sera alla sveglia della mattina.
Oltre alla parte nozionistica e culturale ovviamente c’è tutta la parte relativa alla degustazione dei vini che occorre descrivere in maniera scritta (nelle eliminatorie) o a voce (nelle finali pubbliche) ma che in ogni caso prevedono non solo di elencare profumi e riconoscimenti e caratteristiche organolettiche ma anche se possibile di individuare annata, vitigno e zona di produzione.
Oltre alla parte nozionistica e culturale ovviamente c’è tutta la parte relativa alla degustazione dei vini che occorre descrivere in maniera scritta (nelle eliminatorie) o a voce (nelle finali pubbliche) ma che in ogni caso prevedono non solo di elencare profumi e riconoscimenti e caratteristiche organolettiche ma anche se possibile di individuare annata, vitigno e zona di produzione.
Se si passano le eliminatorie (che si svolgono nella stessa giornata ai regionali e il giorno o i mesi precedenti per i concorsi nazionali e internazionli con varie sessioni sempre più restrittive) si accede alla finale in genere pubblica dove si devono analizzare e degustare dei vini (da 3 a 5), alcuni distillati (da 1 a 5). Successivamente occorre in una prova di simulazione di servizio far accomodare due commensali e servire loro un aperitivo (il che significa stappare di solito un vino spumante). Poi è il turno della prova di abbinamento cibo-vino con un menu piuttosto complesso di cucina internazionale cui abbinare vini dalle regioni più disparate del globo (Es: abbinare 5 vini da 5 regioni spagnole diverse) e la correzione di una carta dei vini con errori.
Poi la prova in genere più delicata ovvero la decantazione e servizio di un vino rosso con tanto di candela, piattina, gueridon da utilizzare per effettuare un servizio con tutti i crismi della ristorazione di altissimo livello. Il che significa seguire un protocollo molto preciso di movimenti da “manuale” davanti ad una giuria pronta a notare ogni minima sbavatura e, orrore, ogni minima goccia di vino versato sul tavolo dei commensali.
Se non vi sembra abbastanza, ricordatevi che il tutto si svolge appunto in genere in pubblico su di un palco, spesso ripresi da telecamere che svelano ogni dettaglio di ciò che fate, ecco che ce ne è in abbondanza per scoraggiare molti a partecipare.
Ma soddisfazioni e ricadute positive sul proprio lavoro sono innegabili e non solo per chi vince o si posiziona bene! Infatti lo stimolo che deriva dal mettersi alla prova e dal confronto con i colleghi da soli bastano a farci crescere sempre di più nel nostro lavoro.
O almeno così è stato per me!
Se non vi sembra abbastanza, ricordatevi che il tutto si svolge appunto in genere in pubblico su di un palco, spesso ripresi da telecamere che svelano ogni dettaglio di ciò che fate, ecco che ce ne è in abbondanza per scoraggiare molti a partecipare.
Ma soddisfazioni e ricadute positive sul proprio lavoro sono innegabili e non solo per chi vince o si posiziona bene! Infatti lo stimolo che deriva dal mettersi alla prova e dal confronto con i colleghi da soli bastano a farci crescere sempre di più nel nostro lavoro.
O almeno così è stato per me!